Perché alcune ragazze non si masturbano?

mf_05

Le ragazze si masturbano. Le anziane si masturbano. Le donne si masturbano. Non c’è bisogno di dati scientifici, ricerche sociologiche o sondaggi anonimi per ribadire il concetto. Eppure, quando ho iniziato a scrivere questo articolo—nato perché maggio è il mese della masturbazione—mi sono scontrata con una riflessione personale.

La prima volta che ho sentito parlare di masturbazione femminile avevo 15 anni, e mi trovavo al consultorio per la prima (e unica) lezione di educazione sessuale della mia carriera scolastica. Quando una compagna aveva chiesto “Cos’è l’orgasmo?”, un’altra aveva replicato “È quella cosa che provi quando ti tocchi!”, e, di fronte alle facce sbigottite, aveva aggiunto, “Perché ti tocchi, no?”. A quel punto, l’ostetrica aveva rapidamente chiuso il discorso.

Videos by VICE

Tra amiche non se ne parlava mai, e non succede spesso nemmeno tuttora—badate che non siamo cresciute in convento, ma nella provincia di Bologna. Io stessa ho pensato a lungo di dovere aspettare che a ‘toccarmi’ facesse un uomo, salvo poi ovviamente non sapere cosa chiedere a quest’uomo, cosa mi piacesse, come guidarlo. Col tempo, fortunatamente, le cose sono cambiate.

Oggi, nel mondo online dove mi “muovo” e lavoro, ci sono i podcast di sex empowerment, gli account Instagram di aziende di sex toy e le newsletter di Erika Lust. Anche in quello offline, soprattutto fuori dall’Italia, esistono sempre più luoghi accoglienti e fertili dove i sex toy cadono dagli alberi e si possono dire le parole clitoride e orgasmo senza edulcolarle con “lì” e “venire”.


A proposito di sex toy, sai che VICE ha lanciato una linea con MySecretCase, con vibratoriringplugtoy controllabili a distanza e altro? Vai sullo shop di MySecretCase per vederli (e usa il codice MSC-vice-20 per uno sconto del 20 percento da inserire al carrello).


Ora, mi si potrebbe obbiettare che non è necessario parlarne: l’importante è farlo. Però essere in grado di parlarne in modo aperto e onesto aiuterebbe a smontare pregiudizi e a normalizzare qualcosa che spesso confonde (o addirittura spaventa gli uomini etero) e su cui ancora aleggia un’aura generale di imbarazzo.

Perché alcune ragazze non si masturbano?

“Sia uomini che donne praticano un’autostimolazione già dalla primissima infanzia. Poi peró le donne hanno più difficoltà ad entrare in contatto con la masturbazione,” mi dice la sessuologa Ilaria Consolo, vicepresidente dell’Istituto Italiano di Sessuologia Scientifica e autrice de Il Piacere Femminile, “perché vengono poco incoraggiate a entrare in contatto con i propri genitali, visti come qualcosa di vergognoso o da nascondere: ‘Chiudi le gambe’, ‘Abbassa la gonna’.”

“In alcuni casi,” spiegano le consulenti de La Valigia Rossa, che dal 2010 dialogano con le donne di diritto al piacere, destigmatizzando l’autoerotismo e proponendo diversi oggetti per praticarlo, “ci si priva del proprio piacere perché si prova vergogna nei confronti del proprio corpo, si ha scarsa autostima, poca consapevolezza e di conseguenza diventa difficile entrare in intimità con se stesse. O, nel farlo, ci si concentra su aspetti ‘tecnici’, dimenticandosi della dimensione giocosa, divertente, rilassante e anche seducente di approccio al proprio corpo.”

E aggiungono: “Ci sono persone che ritengono che, quando si ha una relazione, la masturbazione sia superflua o addirittura una mancanza di rispetto verso il/la partner. O, ancora, si perpetuano stereotipi sul fatto che per gli uomini l’autoerotismo sia un ‘bisogno’, per un donna no.”

Come spiega l’illuminante libro Come As You Are, la cui lettura consiglio a tutti, uomini e donne, la sessualità femminile è più context sensitive, sensibile al contesto, inteso come insieme di circostanze esterne e stato interiore. Questo non significa che le donne siano meno interessate al sesso—anzi. Significa semplicemente che la nostra sessualità è diversa da quella maschile, che però viene presa come norma. E quindi anche la masturbazione viene vissuta in modo diverso.

Il mio viaggio verso l’orgasmo e la masturbazione (non che adesso lo consideri concluso, perché grazie a Dio sull’argomento c’è sempre da imparare, ma diciamo che ho staccato molti biglietti) è stato lungo e accidentato e ha incluso un’ostetrica, una consulente sessuale, una psicoterapeuta e diversi sex toy. E se c’è una cosa che ho imparato confrontandomi con tutti questi professionisti della sessualità è che non sono l’unica—e che ci sono consigli che possono aiutare.

Come ‘imparare’

Ho parlato con l’educatrice sessuale Anna Castagna di come si comporta quando da lei arrivano donne che non si sono mai masturbate: “È un percorso diverso per ognuna: la sessualità è un abito cucito su misura e non funziona per tutte. Di solito iniziamo da: conosci la tua vulva? Prima di tutto devi imparare come sei fatta. Prendi uno specchio e guardati.”

Il secondo consiglio è cercare di concentrarsi unicamente sullo stimolo fisico: “Concentrati solo su quello, sulle sensazioni fisiche. Ascolta attentamente il tuo corpo. Gioca con diversi stimoli senza arrenderti se all’inizio ti sembra di ‘non sentire niente’. Potrebbe essere d’aiuto anche creare un setting specifico, un microclima che ti rilassi e metta a proprio agio. Infine bisogna destrutturare le idee legate alla masturbazione—tipo il tempo di durata. Ognuna ci mette il tempo che ci mette. E ricordati che l’appetito vien mangiando: dopo le prime volte, le più difficili, la voglia cresce.”

Un altro importante reminder è che “nella masturbazione non è tutto fisiologico né tutto psicogeno: alcune disfunzioni della pelvi rendono impossibile raggiungere l’orgasmo.” Accrescendo così lo stress legato all’atto e facendo allontanare ancora di più il piacere. E in quei casi può essere utile una valutazione del pavimento pelvico.

Quando si masturbano le ragazze?

Dalle testimonianze sulla masturbazione raccolte tra mie coetanee, sembra che il porno sia tra i contesti preferiti nelle sessioni autoerotiche di tutte—da quello mainstream a quello cosiddetto femminista o alternativo. “Molte donne si eccitano solo con il partner perché hanno bisogno di uno stimolo sessuale visivo, in presenza, e da sole hanno un calo di eccitazione. Consiglio a tutte di esercitarsi e provare a creare attivamente le risorse della masturbazione, sia attingendo a un archivio di ricordi, sia attivando l’eccitazione anche con film e libri erotici,” mi spiega Daniel Giunti de Il Centro Integrato di Sessuologia Il Ponte.

Aggiunge Ilaria Consolo: “Molte entrano in contatto con desiderio ed eccitazione con fantasie di vita vissuta, altre con fantasie totalmente inventate. Le più diffuse sono essere preda del desiderio di uno sconosciuto o l’esibizionismo. Alcune vengono da me spaventate per le loro fantasie ma è necessario ricordare che nelle fantasie non c’è necessariamente un desiderio represso.” E conclude: “Il piacere sessuale non è un dato di fatto: è necessario concederselo e meritarselo.”

Fermo restando che per qualsiasi problema o dubbio legato alla sessualità è sempre bene rivolgersi a un esperto, online si trovano diversi contenuti utili che possono aiutare ad avvicinarsi alla masturbazione, a viverla meglio, o semplicemente a farsi un po’ di cultura. Il sito omgyes è stato costruito partendo da una ricerca su un campione di 2000 donne e mostra tecniche di masturbazione con video dettagliati (e completamente de-sessualizzati) e contenuti interattivi in cui, tanto per dirne una, vi trovate a passare il dito sul disegno di una vulva e ottenere un feedback virtuale di gemiti. Sul sito di Betty Dodson, guru americana della masturbazione, si può imparare la sua tecnica del “Rock ’n roll Orgasm” che pare essere efficace per il 93 percnto delle donne.

E cosa succede se scelgono di non farlo?

Infine, ricordiamoci che masturbarsi è una cosa bellissima ma non è obbligatoria. Trovo particolarmente appropriate le parole dell’ostetrica e consulente sessuale Giulia Ranzani, che scrive su Instagram: “Se un tempo ci si sgomitava alla vista di “quella che lo faceva” ora sta nascendo un’altra forma di bullismo: stigmatizzare “quelle che non lo fanno”! – Ma sei sfigata? Non sai cosa ti perdi! Ma perché non lo fai, sei matta? – Questi commenti sono figli di una società della performance, che vuole sempre tutt* ganz* e sul pezzo. Mai timoros*, mai con dubbi, mai controcorrente! […]”

I magazine femminili ci bombardano con articoli del tipo “Dieci orgasmi femminili da provare altrimenti sei una sfigata” o “Venti sex toy in cui spendere il tuo stipendio” ma poi facciamo fatica ad ammettere di masturbarci con il nostro compagno. La masturbazione non è una performance: è un piacere (con innumerevoli benefici collaterali). Non masturbarci perché non ci va (specialmente in questo periodo) è ok, se non ne sentiamo il bisogno e siamo soddisfatte così. Sempre per usare le parole di Emily Nagoski, la cosa più importante della tua sessualità è come ti senti riguardo alla tua sessualità.

Segui Giorgia su Instagram.