FYI.

This story is over 5 years old.

Tecnologia

In questo videogioco i Furby sono più inquietanti che mai

Dietro gli occhi teneri del pupazzo che ricevi per Natale si nasconde qualcosa di sinistro, grottesco ed estremamente irritante.
Immagine: Waygetter Electrionics

Alle volte è noto con il nome di Hatchimal, altre con quello di Furby, ma ogni 2-3 anni la sua storia si ripete puntualmente. I mesi che precedono il Natale sono alla mercé di un prepotente mostriciattolo peloso che blatera parole senza senso tutto il tempo, e diventa l'oggetto dei desideri natalizi di qualsiasi bambino del paese. Nel nuovo gioco Tattletail, l'orrore prende forma concreta, e il giocatore deve sopravvivere diverse notti in compagnia di robotici servi del male alti una spanna e mezzo.

Una collaborazione tra la vignettista Geneva Hodgson, il creatore di Wobbledogs Tom Astle, e Ben Esposito di Arcane Kids ( che ha usato i Furby e la cultura che li circonda nei suoi giochi già altre volte), Tattletail elabora la formula dei Weeping Angel [mostri appartenenti al folklore della serie di fantascienza inglese Doctor Who, ndt], che è estremamente popolare nei videogiochi horror di oggi, e la mescola con la giusta dose di "sarebbe divertente se non facesse una paura nera," in piena nostalgia anni Novanta. Il gioco ha inizio qualche sera prima della notte di Natale, nei panni di un protagonista adolescente, non riesci a resistere alla tentazione e ti intrufoli nello scantinato scalcinato di casa per aprire i regali in anticipo. Ed ecco il cosetto peloso e dagli occhi troppo grandi che desideri da sempre, un Tattletaildoll, che tuba e gorgheggia come hai sempre sperato. Ma scartare questo regalo ti fa finire dritto sulla lista dei bambini cattivi, e non te la caverai con una semplice calza piena di carbone.

il tuo Tattletail non è arrivato solo. Da qualche parte nella tua casa c'è anche Mama Tattletail, un pupazzo alto quanto un aspirapolvere che gira la testa a 360° come la bambina dell'Esorcista. È stata proibita nei negozi per ottime ragioni, che il giocatore scopre molto in fretta. Mama Tattletail non vede sempre i suoi figlioli, ma con quelle enormi orecchie da pipistrello riesce sicuramente a sentirli. Una notte dopo l'altra, devi prenderti cura del tuo Tattletail, dargli da mangiare, ricaricarlo, pettinargli il pelo, giocarci e tenergli la luce accesa così non si spaventa, perché l'ultima cosa che vuoi è sentirlo lamentarsi e piangere, cosa che attira l'attenzione di Mama, mostro dal carattere molto meno comprensivo. Così, come nella vita reale, la sfida più grande è capire come zittire le urla sfinenti del popolare giocattolo degli anni Novanta, prima che tu o lui veniate fatti a pezzi.