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Tecnologia

L'evoluzione spiega: perché esistono gli uomini?

In natura il sesso non è affatto il modo più veloce per riprodursi, ma allora perché molte specie lo usano?
Immagine: Justin R/Flickr

Maschi: a che cosa servono? Non è una domanda scontata—l'esistenza del sesso maschile è oggetto di una vera e propria indagine scientifica.

Da un punto di vista di soppravvivenza della specie, i maschi sono necessari solo perché forniscono sperma. Alla luce di questo fatto, il sesso sembra un metodo di riproduzione vagamente inefficace, a confronto con la riproduzione asessuata. Metà della prole prodotta è a sua volta incapace di ospitare direttamente le nuove generazioni, e i genitori devono diluire i loro geni per il piacere. Senza contare la seccatura del dover cercare un compagno appropriato di partenza.

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Allora perché l'evoluzione ha consentito che la riproduzione tramite due genitori persistesse, se pare tanto inefficace? Perché facciamo ancora sesso? Perché non abbiamo solo femmine in grado di riprodursi da sole?

In un articolo su Nature, alcuni biologi introducono una teoria che svelerebbe l'arcano: l'esistenza dei maschi e del sesso permette la selezione sessuale, che serve a conservare una specie sana e tenerla così lontano dall'estinzione. Per verificare questa ipotesi hanno usato popolazioni di scarafaggi.

La selezione sessuale aiuta a eliminare gli "individui deboli" da una popolazione.

La selezione sessuale è un tipo di selezione naturale in cui i membri di una specie (in genere i maschi) competono per riprodursi con altri membri (le femmine)—pensate ai pavoni che sfoggiano le loro piume. Questo squilibrio è dato in linea di massima dal fatto che le femmine hanno in genere bisogno di investire sforzi maggiori nella riproduzione e sono più limitate per quanto riguarda il quanto spesso possono provarci—anche se i dettagli cambiano di specie in specie, ovviamente. In questo articolo, i ricercatori scrivono che questo tipo di competizione crea "filtri per il successo riproduttivo, così che solo un sottogruppo di maschi raggiunga la paternità." L'idea dietro la selezione sessuale è che a riprodursi sono quelli con le condizioni genetiche migliori. In una mail, l'autore Matthew Gage della University of East Anglia ha spiegato che "serve a eliminare i 'geni cattivi' da una popolazione." Piccole mutazioni nel DNA possono comportare effetti negativi in una specie; se i maschi con le maggiori possibilità di riprodursi sono quelli con il minor carico di mutazione, il futuro della specie sarà geneticamente migliore.

I ricercatori hanno messo alla prova questa teoria allevando popolazioni di scarafaggi della farina (quelli che spesso infestano le dispense) in ambienti con condizioni diverse tra loro solo dal punto di vista della selezione sessuale. In alcuni casi, il rapporto tra maschi e femmine era di nove a uno, il che comportava una competizione spietata, in altri casi invece era l'esatto contrario.

Tribolium castaneum, lo scarafaggio della farina oggetto dell'esperimento. Immagine: Public Domain/Wikimedia Gli scarafaggi sono stati tenuti in situazioni diverse per sette anni, con un ricambio di circa 50 generazioni. Per vedere chiaramente quanto sani fossero gli scarafaggi prodotti, i ricercatori li hanno incrociati tra loro—pratica che aiuta a vedere le mutazioni, perché le conserva nella discendenza. "Quello che abbiamo scoperto è che le popolazioni con percorsi di alta selezione sessuale presentavano un carico di mutazione minore, perché quando li abbiamo incrociati hanno conservato la loro idoneità e scampato l'estinzione," ha scritto Gage. "Al contrario, le popolazioni con storie di bassa selezione sessuale hanno perso in fretta la loro idoneità nel corso degli stessi incroci consanguinei e si sono estinti in poche generazioni." Ovviamente, gli scarafaggi sono solo una specie, altre specie potrebbero presentare differenze consistenti. Gage suggerisce che le specie in cui i maschi sono maggiormente coinvolti rispetto alla loro prole—per esempio se ne prendono cura—, potrebbero rappresentare un'eccezione—anche se la selezione sessuale potrebbe comunque giocare un ruolo, non avrebbe effetti così diretti come per gli scarafaggi, che si riproducono molto con partner diversi. L'articolo offre lo stesso un approfondimento sperimentale interessante sul perché il mondo si disturba a produrre maschi; questo genere di selezione sessuale può esistere solo se la riproduzione sessuale che conosciamo noi esiste, e necessita di maschi. Una specie composta solo da femmine perderebbe il benefico filtro genetico dato dall'essere esigenti nella scelta di un compagno.