FYI.

This story is over 5 years old.

Attualità

Ho visto 'Barb Wire' nel 2017 per capire l'America di Trump

In questo capolavoro della fantascienza trash del 1996, nel 2017 gli Stati Uniti sono sotto una dittatura fascista e in Canada si prepara la resistenza. Eh?

Come diceva Karl Marx un secolo fa, "la storia si ripete sempre due volte: la prima come tragedia e la seconda come farsa." Non sono un esegeta, ma credo che per "tragedia" intendesse proprio "tragedia" e non "film di fantascienza trash del 1996 con Pamela Anderson protagonista nel ruolo di una supereroina vestita di latex."

Il film di cui sto parlando è Barb Wire. Circa due settimane fa è stato ritrasmesso su Cielo in seconda serata e da quel momento ha iniziato a girare su Facebook un ritaglio di giornale preso da una guida tv in cui ne viene riassunta la trama: ""Gli Stati Uniti, nel 2017, sono sotto una dittatura fascista. C'è chi prepara la ribellione nel vicino Canada. Thriller fantapolitico di azione serrata che non convince anche per la mediocrità degli attori. C'è perfino il finale di 'Casablanca', copiato senza vergogna. Imbevibile."

Pubblicità

Lasciando per un attimo da parte i giudizi, concentriamoci sulla prima parte della trama. Ok, non siamo ancora esattamente al punto di una dittatura. Non c'è ancora una guerra civile e il governo Trump non è ancora dichiaratamente nazista. Ma vista la velocità con cui il nuovo presidente sta rispettando le promesse fatte in una campagna elettorale in cui credevamo non facesse sul serio, non me la sento di escludere che non ci si possa arrivare. Abbiamo ancora 11 mesi.

Comunque sia, qualunque cosa succeda è meglio arrivarci preparati. Così mi sono guardato tutto Barb Wire, per capire cosa ci aspetta e per vedere davvero quali sono le effettive similitudini tra il film e la realtà in cui ci siamo trovati a vivere.

Il film comincia con un cartello: "Steel Harbor, 2017." Ci viene spiegato che "la vecchia democrazia è stata rovesciata dalla tirannia di un nuovo gruppo chiamato il direttorio congressuale," è in corso la "seconda guerra civile americana" e "ogni città del paese è soggetta alla legge marziale, tranne una—Steel Harbor, l'ultima città libera, un'isola sempre più ristretta di indipendenza, un luogo di caos e crimine, dimora di un nuovo tipo di mercenario…"

A quanto pare, questo nuovo tipo di mercenario è Pamela Anderson che, vestita di latex, balla sul palco di un locale mentre viene spruzzata d'acqua con dei tubi. Il pubblico la acclama. Un tizio dice, "Sì, fammi alzare la bandiera in tuo onore, baby" e lei per tutta riposta si toglie una scarpa e gliela lancia contro infilzandolo col tacco a spillo e uccidendolo tra gli applausi dei presenti. Apprendiamo così che non dobbiamo chiamarla mai baby—cosa che ovviamente molteplici personaggi nel corso del film faranno, prima di essere brutalmente uccisi.

Pubblicità

Ma Barb Wire (questo è il nome di Pamela Anderson nel film) non è una spogliarellista. È una cacciatrice di taglie. Si è travestita da spogliarellista per liberare una ragazzina tenuta prigioniera in uno sgabuzzino nelle cucine del locale: la prende e la fa scappare da una finestra—siamo in un grattacielo—con un rampino. (La ragazzina chiede: "Ma che cosa fai?" e Barb risponde: "Hai mai visto Batman?" Fin da subito si capisce che i dialoghi sono uno dei punti forti del film.) Riporta la ragazzina ai genitori, ritira i soldi, monta in macchina e parte verso Steel Harbor—"un lurido buco," la descrive così.

Comunque da queste prime scene gli Stati Uniti di Trump non sembrano messi male. Ci sarà una guerra civile in corso ma almeno ci sono ancora nightclub che offrono spettacoli di lap dance (anche se durante questi spettacoli si può essere uccisi impunemente).

Poi c'è uno stacco. Una scena di tortura. Una donna nuda sdraiata su un tavolo attaccata a dei morsetti. I congressuali (ossia, le forze armate del governo fascista americano) stanno cercando di farsi dire dove si trova la dott.ssa Corinna Devonshire aka Cora D. Cora D è importante perché nel suo DNA c'è la cura per una potente arma biologica, ma è passata alla resistenza e devono trovarla prima che riesca a ottenere un paio di lenti a contatto speciali con cui passare gli scan della retina e fuggire in Canada.

Da questa scena si vedono le prime similitudini tra gli Stati Uniti del film e quelli della realtà—similitudini esagerate, ovviamente, ovviamente, perché si tratta pur sempre di fantascienza. Ma i sistemi pervasivi di sorveglianza e controllo, la repressione del dissenso, l'uso spregiudicato della tortura, gli scienziati che diventano attivisti sono cose che stiamo già cominciando a vedere: nel suo primo mese di presidenza, Trump ha già definito Chelsea Manning "una traditrice," sembra intenzionato a silenziare il dissenso con la scusa di indagare su presunti e non dimostrati brogli elettorali contro di lui, si è espresso in favore della tortura e molti scienziati americani hanno organizzato una marcia contro il suo governo. In più per mesi i giornali simpatici hanno tirato avanti con articoli su "Poutine e altri 23 buoni motivi per cui trasferirti in Canada se sei un americano anti-Trump."

Pubblicità

Persino l'esercito governativo ricorda l'alt-right—anche se in realtà nelle intenzioni degli autori questo doveva essere un ovvio rimando al nazismo. I soldati congressuali si chiamano tra loro "cittadini" per cui a sprazzi tutto il film sembra anche una distopia sul Movimento 5 Stelle.

Comunque: dopo la tortura la scena si sposta a Steel Harbor, dove Barb Wire gestisce un bar. Lo stile (del bar e del mondo in generale) è a metà tra il punk e la mafia anni Trenta: le persone indossano abiti gessati oppure body di pelle nera borchiati, aut-aut, nient'altro.

"Dovevo fare gli straordinari per tenere in piedi il bar," dice Barb a un certo punto (oltre a essere la protagonista del film, è anche la voce fuori campo). "Una vita non facile. Una ragazza non ha molta scelta. E in questo mondo bisogna usare quello che si ha."

Poi c'è questo primo piano.

Ma anche stavolta la prostituzione è solo una copertura per una missione: rapire un tizio di nome Krebs. Per farlo seduce un cliente, va a casa sua, gli fa indossare una tutina di pelle promettendogli sesso sadomaso, lo tramortisce con una pala di legno, fa esplodere un muro (Krebs è nell'appartamento di fianco, l'ha rilevato con degli occhiali a raggi X), scatena un conflitto a fuoco, uccide due persone, si lamenta di essersi spezzata un'unghia.

In tutto questo impariamo alcune verità sul futuro che ci aspetta / sulle politiche sociali che verranno messe in atto dalla nuova amministrazione americana:

Pubblicità

  • all'ingresso dei locali notturni ci sono ancora i guardaroba dove tu lasci le cose e loro ti danno un numerino, solo che adesso le "cose" che la gente lascia sono nel 100 percento dei casi armi di grosso calibro;
  • l'ossessione per la sicurezza è arrivata al punto che per entrare a casa tua devi superare una scansione della retina in ascensore e devi anche dichiarare prima il numero di ospiti che porti con te;
  • d'altro canto gli Stati Uniti hanno fatto passi da gigante per quanto riguarda la regolamentazione della prostituzione e adesso ogni prostituta dev'essere iscritta all'albo con tanto di tessera sanitaria.

Dopo aver catturato Krebs, Barb lo porta al suo committente—un certo Schmitz—e incassa il denaro pattuito, facendosi pagare in dollari canadesi. Poi torna al bar, dove poco dopo la polizia fa irruzione per un controllo: stanno cercando proprio Krebs che (si scopre) fa parte della resistenza e ha una taglia di un milione di dollari (anche in questo caso, canadesi) sulla testa. Ma Barb Wire non ne sa niente.

Da questa scena scopriamo che le politiche economiche isolazioniste di Trump hanno portato nel giro di pochi mesi a un crollo del dollaro talmente forte che adesso la gente preferisce farsi pagare in valuta straniera. Non so se succederà davvero ma in caso succeda mi terrò pronto a vendere allo scoperto.

La sera dopo nel locale arriva una delegazione dei congressuali e facciamo la conoscenza del loro capo che somiglia vagamente a Richard Spencer. Sono venuti a cercare Barb Wire perché vogliono che li aiuti a trovare Cora D. Che ovviamente è anche lei nel locale: Axel, l'uomo della resistenza che la accompagna, è un vecchio amico di Barb e anche lui è venuto a chiederle aiuto.

Pubblicità

Per farlo decide di andare a parlare con Charlie, il fratello di Barb, un alcolizzato che ha perso entrambi gli occhi in guerra e adesso si nasconde sotto dei Ray Ban da aviatore. Scopriamo che Axel e Barb non sono in buoni rapporti. Scopriamo anche—da un dialogo tra Axel e Cora che è evidentemente solo un modo per spiegare punti oscuri della trama—che Barb e Axel hanno avuto una storia finita male.

Grazie all'aiuto di Charlie, Axel e Cora riescono a mettersi in contatto con la resistenza, il cui capo è Spike, una ragazza che parla con un sintetizzatore vocale attaccato al collo come Steven Hawking. (Il che mi fa pensare che davvero il punto d'inizio della ribellione armata sia stata la marcia per la scienza organizzata per il prossimo 22 aprile.)

"Sei così giovane," dice Cora quando la vede. 
"Forse. Ma sono una dura."

L'unico modo che Cora ha per raggiungere il Canada è usare le lenti a contatto speciali che permettono di passare i controlli della retina. Ma le lenti a contatto, che Krebs stava portando alla resistenza, sono finite in mano a Schmitz. Bisogna recuperarle e c'è solo una persona in grado di farlo (viene proprio pronunciata questa frase). E questa persona è Barb Wire—che nel frattempo si sta ubriacando di Wild Turkey su un divanetto del suo locale in preda all'angoscia per aver rivisto Axel.

Poi arriva Schmitz, che prova a venderle le lenti perché a) il suo acquirente si è tirato indietro e b) sa che i congressuali gli stanno dando la caccia e che è un uomo morto. Lei rifiuta ma lui nasconde lo stesso le lenti nel locale. Intanto i congressuali stanno leggendo il cervello di un uomo morto (uno dei bodyguard di Schmitz).

Pubblicità

La tecnologia di scansione mentale e visualizzazione dei ricordi è avanzatissima, ma le tastiere sono rimaste quelle dei computer anni Novanta. Nei ricordi del morto vedono Barb Wire che consegna Krebs a Schmitz e decidono di perquisire il suo bar per recuperare le lenti e catturare Cora D.

Axel e Cora tornano a trovare Barb per chiederle di aiutarli a trovare le lenti. Si scopre che i congressuali hanno modificato il virus dell'AIDS in modo che uccida in 12 ore e vogliono usarlo per massacrare i ribelli nei "territori liberi". Mi sembra una cosa che Steve Bannon potrebbe fare tranquillamente.

Mentre Axel e Barb si perdono in chiacchiere—discutono, chiariscono, limonano, litigano di nuovo—arrivano i congressuali a perquisire il locale.

Per far scappare Axel e Cora, Barb dice ai congressuali: "Li ho raccolti sul viale. Mi piace un buon menage a trois ogni tanto."

C'è un momento di tensione quando i nazi fanno la scansione della retina a Cora, ma per un provvidenziale intervento del deus ex machina lo strumento di rilevazione si inceppa. Poi comincia la perquisizione e i nazi spaccano tutto a caso. Dissolvenza.

La sequenza si conclude con il seguente dialogo tra Barb e Charlie: "Che stavano cercando?" 
"Delle stupide lenti a contatto."
"Come queste? Di che colore sono?."
"Del colore dei soldi."

Barb vorrebbe vendere le lenti a contatto ma Charlie simpatizza per la resistenza (lo scopriamo perché ancora una volta interviene la voce fuori campo a dircelo) e decide di andare a parlare con i ribelli per consegnargliele. Intanto Barb va da un potenziale acquirente, in una discarica popolata da una banda di motociclisti armati. Il capo dei motociclisti è un nero ciccione che arriva seduto nella pala di una ruspa, mangiando una coscia di pollo. C'è un governo fascista e una rivoluzione, ma gli stereotipi razzisti sono gli stessi di sempre.

Pubblicità

I motociclisti sanno già tutto delle lenti—per dimostrarlo a una certa aprono un frigo, dentro cui c'è Schmitz morto con una mela in bocca—e alla fine si arriva a un accordo: Barb cederà loro le lenti in cambio di 750mila dollari canadesi e una scorta armata per accompagnare lei e Charlie fino all'aeroporto attraverso la "zona non occupata." Occupata da chi non viene mai detto, ma possiamo immaginarlo viste le ultime proteste per il Muslim ban nei principali scali americani.

Nel frattempo Charlie va a cercare la resistenza, ma l'appuntamento è un'imboscata dei congressuali. Per impressionarlo, i congressuali calano dall'alto il cadavere di Spike—per un attimo gli sceneggiatori del film si dimenticano che è cieco.

Poi viene arrestato, con l'accusa—cito testualmente—"di aver occultato informazioni sull'ubicazione di speciali lenti a contatto." Un reato molto specifico, che ci mostra qual è stata l'evoluzione delle leggi americane sotto Trump.

A quanto pare la pena prevista è "brutali torture fino alla morte, con seguente esposizione del cadavere in pubblico appeso a un gancio."

Ed è proprio così che lo trova Barb quando lo va a cercare. A quel punto impazzisce, sale a bordo di un furgone blindato pieno di armi da guerra che teneva in garage, raccatta Axel e Cora D e partono.

Ovviamente il ciccione con cui avrebbero dovuto fare lo scambio e che avrebbe dovuto portarli all'aeroporto li ha traditi e venduti ai congressuali. C'è una scena confusa alla fine della quale Barb, Axel e Cora riescono a scappare a bordo del furgone. Segue un lungo inseguimento—credo sia questa la parte del film nominata agli MTV Movie Awards 1997 per la categoria "miglior combattimento."

Pubblicità

Esplosioni. Barb che scende dal retro del furgone su una moto equipaggiata con dei lanciamissili. Il furgone che lancia altri missili. Altre esplosioni. Fiammate. Un breve conflitto a fuoco. Barb che salta in moto tra le fiamme.

Siamo al gran finale del film. Mentre il capo della polizia (che ha tradito i congressuali perché—boh, non c'è un vero motivo, perché serviva alla trama) porta Cora D all'aeroporto, Barb e Axel rimangono indietro a rallentarli. È una parte così piena di nonsense e cliché che l'ho guardata a velocità raddoppiata.

Ecco alcune cose che succedono:

- Axel fa saltare un silos con un colpo di pistola e poi guarda la pistola perplesso;

- Barb combatte contro Richard Spencer, che ride in modo diabolico mentre cerca di ucciderla manovrando un muletto;

- nel frattempo Axel fa a botte con un nazi in cima a una gru (c'è la classica scena in cui rischia di cadere nel vuoto, si aggrappa con le mani, il nazi lo prende a calci, etc) e alla fine lo butta nel vuoto. Il nazi cade per tre piani sequenza, urlando per tutto il tempo.

- per salvare Barb da Spencer, Axel manovra un gru e aggancia il muletto. Così il duello finale tra l'eroina positiva e l'antieroe negativo avviene con loro due in piedi su un'auto sollevata da un muletto che a sua volta è agganciato a una gru che lo fa ruotare sopra l'oceano;

Alla fine Barb riesce ad arrampicarsi sul gancio della gru e sganciare il muletto, che precipita nel vuoto ed esplode.

L'ultima scena del film è, come anticipato, spudoratamente copiata da Casablanca: sotto la pioggia, gli eroi raggiungono l'aeroporto. Cora indossa le lenti e supera i controlli della retina. Insieme ad Axel, sale su un aereo per il Quebec. Barb gli dice addio. Poi decide di partire per l'Europa, per spendere i soldi che ha guadagnato nella transizione (poi saltata) con la banda di motociclisti—che non hanno pagato in contanti ma con una carta.

A un primo livello esterno e superficiale—quando ci si limita a comparare due righe di trama con quello che sta succedendo nel mondo oggi—Barb Wire sembra un film profetico. A un secondo livello, messo nel suo contesto, non sembra niente di più di un filmaccio girato solo per mostrare quanti più scorci delle tette di Pamela Anderson possibile. E ci si potrebbe fermare qui con l'analisi.

Ma a mio parere c'è altro. Sì, le similitudini con il presente sono in parte certamente forzate. E l'intenzione degli autori non era certo quella di fare un commento sociale né tantomeno di prevedere il futuro: hanno semplicemente preso e frullato insieme quanti più cliché della fantascienza possibile, mescolandoli a elementi classici dei film d'azione americani (esplosioni, sparatorie, armi pesanti, battute sceme, tensione sessuale). Certi aspetti del miscuglio che ne è uscito rispecchiano gli Stati Uniti di oggi o indicano in modo plausibile come potrebbero diventare.

Ma non è colpa del film o dei suoi autori: è colpa della realtà.

Segui Mattia su Twitter