Questo articolo è apparso originariamente su VICE Romania
Come tutte le repubbliche socialiste sovietiche, il regime comunista della Romania aveva l’ambizione di superare l’occidente in termini di industrializzazione. Per aumentare la produttività, il governo spesso trasferiva intere comunità contadine da aree rurali ai sobborghi della capitale, Bucarest. Qui questi ex contadini vivevano in appartamenti ed erano costretti a trovare lavoro come operai, ma conservavano le loro tradizioni—facevano ancora il sapone con il grasso animale sui tetti, allevavano animali nei loro appartamenti e cucinavano di fronte a casa come avevano sempre fatto.
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Era ancora così dopo la caduta del regime, nel 1989, quando il fotografo Vali Pană ha cercato di immortalare quel mondo. Il risultato è una serie di fotografie scattate nei primi anni Novanta, in cui si vede una città che si sta abituando ad essere europea, dove nessuno si sorprende se un carretto o una mandria di pecore bloccano il traffico su una soprelevata.