Ogni appassionato di giardinaggio sa che, per fare crescere bene una pianta, un terreno umido è indispensabile. Sei ragazzi residenti nella Vienne – una provincia della Francia occidentale attraversata da un fiume da cui prende il nome – lo sapevano bene.
I sei sono infatti sospettati di aver messo in piedi una piantagione di cannabis su una piccola isola deserta sulle rive del corso d’acqua, che scorre a est di Poitiers e che funge da irrigatore naturale per i terreni circostanti. Ma la loro avventura è finita questo weekend, quando i poliziotti locali li hanno sorpresi mentre trasportavano il raccolto sulla terraferma.
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Le forze dell’ordine avevano identificato la coltivazione illegale da diverse settimane, come riporta La Nouvelle République, il giornale locale. Incuriositi dal continuo via vai dei sei uomini sull’isola Pinodière, i gendarmi erano già andati a dare un’occhiata all’isolotto fluviale, che si estende per 4 ettari.
Durante il primo sopralluogo le forze dell’ordine avevano trovato numerose piante di cannabis, nascoste dalla vegetazione circostante. Il blitz è scattato al momento del raccolto, diverse settimane dopo: “Quando la cannabis era pronta per essere raccolta, abbiamo messo in atto una sorveglianza continua e abbiamo aspettato l’arrivo dei ‘coltivatori’,” racconta un gendarme locale a La Nouvelle République.
137 piante
Lo scorso sabato sera i gendarmi hanno trovato i sei uomini su un canotto: a bordo c’erano tre grandi sacchi pieni di cannabis. Al loro arrivo a riva, le forze dell’ordine hanno proceduto a interrogarli e hanno sequestrato 8,2 chili della pianta.
Dopo aver effettuato le perquisizioni, il totale dell’erba sequestrata è salito a 13 chili, per un valore di circa 80 mila euro.
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I gendarmi sono poi tornati sull’isola, che appartiene a due privati che erano all’oscuro di tutto, per sradicare il resto delle piante di cannabis — quasi 90 chili di erba per 137 esemplari.
I sei uomini non erano conosciuti alle forze di polizia; contro di loro sono state mosse accuse formali, e poi sono stati rimessi in libertà. Secondo la radio France Bleu, gli uomini hanno spiegato alle forze dell’ordine che la piantagione serviva loro per consumo personale, e che il terreno presentava “tutte le qualità necessarie per far crescere della cannabis.”
Piantagioni a cielo aperto
Benché la coltivazione di cannabis sia illegale in Francia, le scoperte di questo tipo nel paese avvengono con cadenza quasi settimanale. E il mese di settembre è stato relativamente prospero per i servizi di polizia.
La scorsa settimana, i poliziotti di Mougins (nelle Alpi marittime) hanno interrogato un ragazzo di 22 anni che coltivava della marijuana al confine del parco dipartimentale della Valmasque. Diversi escursionisti si erano detti infastiditi da un forte odore di cannabis, cosa che aveva spinto le forze dell’ordine ad andare a dare un’occhiata, fino a risalire al ragazzo, che conservava 19 chili di erba tagliati a casa dei suoi genitori.
Una settimana prima, un uomo di 28 anni era stato arrestato perché coltivava 57 piante di cannabis nel mezzo di un campo dello Jura. A metà settembre, una gang vietnamita coinvolta nel traffico di cannabis è stata smantellata nell’Essonne. Affittavano delle fattorie inutilizzate nei dintorni di Parigi per qualche mese, coltivavano l’erba, raccoglievano e poi si spostavano in un’altra fattoria.
All’inizio del mese la polizia ha trovato in mezzo a un bosco un abitante di Thonon (Savoia): tra gli alberi, l’uomo coltivava 120 piante di cannabis. Il 29enne portava avanti la sua piccola coltivazione da dicembre 2015 e ne traeva importanti ricavi che sperava di utilizzare per trasferirsi in Thailandia.
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