I libri con in regalo l’erba legale stanno facendo già inca**are la destra italiana

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Della cosiddetta erba legale ci sono almeno quattro cose da dire: 1) da quando è scoppiata nel giugno 2017, secondo alcuni studi lo spaccio illegale nel nostro paese sarebbe diminuito del 14 percento; 2) a livello legale in realtà non si può fumare, e qui un avvocato ci ha spiegato cosa potrebbe succederti in caso contrario; 3) è indubbio che si sia creato un business fiorente attorno, tanto che persino il Canada se n’è comprato un pezzo; e 4) per alcuni partiti, specialmente di destra, parlare di cannabis light è una scusa per dire o fare cose dalla dubbia utilità.

Uno di questi è il flashmob del 23 maggio organizzato da Fratelli d’Italia davanti a una Feltrinelli in piazza Colonna a Roma, e intitolato “Droga spacciata per cultura.” Il motivo è la scelta della suddetta libreria e di molte altre (anche online) di vendere al pubblico i libri della collana ‘Read&Weed – Grandi Autori in erba’ di Plantasia, ideata da Francesco de Figueiredo, a sua volta art director della casa editrice Nero.

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In “omaggio” a ogni singola copia dei primi tre libri della collana—estratti da classici come L’Odissea di Omero, I paradisi artificiali di Charles Baudelaire, Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll—ci sarà sempre un grammo di cannabis legale, con THC inferiore allo 0,2 percento. La prima tiratura è di 18mila copie, e quindi di 18 chilogrammi d’erba legale totali in omaggio. Il prezzo di ogni copia è di 15 euro.

“Plantasia distribuisce già da tempo l’erba legale nei tabaccai in Italia, abbiamo pensato quindi di espandere il mercato alle librerie con un prodotto editoriale ad hoc. Così abbiamo messo insieme le due competenze complementari: Plantasia ha curato il prodotto in omaggio, e NERO le pubblicazioni e il canale distributivo,” mi spiega Francesco de Figueiredo. “La letteratura è da sempre il campo delle visioni immaginifiche: derive oniriche, alternative alla realtà, indagini psichiche, un prodotto che associasse un certo tipo di letteratura alla canapa ci è sembrato assolutamente plausibile per il mercato libraio.”


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Al momento, sul versante del mercato, sembra che le catene Mondadori e le librerie associate saranno le uniche a non distribuire i libri. Marina Berlusconi, in una nota, ha dichiarato infatti di sentirsi “profondamente dispiaciuta come editore e prima ancora come madre per quanto accaduto relativamente al volume della collana Read&Weed, pubblicato dalla casa editrice Plantasia. Volume che la Mondadori non metterà in vendita nelle librerie con il suo marchio.”

Il Moige, tramite un comunicato stampa, ha inoltre sottolineato “che è inaccettabile che da ieri in alcune librerie online venga regalato un grammo di cannabis a chi acquista un libro della collana “’Read & Weed’.” Secondo l’associazione l’iniziativa vanificherebbe “tutti gli sforzi educativi miranti a dissuadere i nostri ragazzi dall’uso di stupefacenti”; dimostrando come, ancora una volta, si faccia di tutta l’erba un fascio.

Proprio per chiarire le differenze, Francesco de Figueiredo spiega che “sullo sfondo dell’iniziativa c’è la ricerca di normalizzare la canapa legale e le droghe leggere in generale e dimostrare attraverso la pubblicazione di testi inerenti al tema della lisergia, che certe sostanze hanno sempre fatto parte della nostra storia e della cultura collettiva.”

Del resto, l’iniziativa puramente culturale e commerciale si muove “all’interno delle regolamentazioni e le normative indicate dallo stato italiano e dalla Comunità Europea. Demonizzare e strumentalizzare un’operazione del genere dimostra solo tendenziosità.”

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