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Barack Obama: l'intervista di VICE News - Trailer

Barack Obama ha concesso un'intervista esclusiva al fondatore di VICE, Shane Smith, per discutere dell'accordo sul nucleare con l'Iran, del riscaldamento globale e della politica estera americana.

Imbarazzo. Questo quanto espresso dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama rispetto ai senatori repubblicani che hanno cercato di eludere la sua autorità in politica estera attraverso una lettera aperta inviata questo mese ai leader iraniani. Nella lettera, i senatori dichiarano che qualunque accordo sul nucleare tra i due paesi potrebbe essere invalidato una volta che Obama avrà lasciato l'incarico.

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L'accordo sul nucleare è stato uno dei temi toccati da Obama questo martedì nel corso di un'intervista esclusiva col fondatore di VICE Shane Smith, accanto ad altri argomenti cari al pubblico americano come la politica estera di Washington, l'accessibilità all'istruzione universitaria e il riscaldamento globale. L'intervista integrale verrà pubblicata su VICE lunedì 16 marzo.

A proposito dell'Iran, Obama ha spiegato che l'intrusione dei senatori nella delicata diplomazia estera e le evidenti mancanze di rispetto per il ruolo della presidenza non rispecchiano la condotta americana.

"Mi sento in imbarazzo per loro," ha commentato Obama riferendosi ai 47 firmatari della lettera, che includono la leadership repubblicana al Senato e i potenziali candidati alle presidenziali del 2016 Ted Cruz (Texas), Marco Rubio (Florida), e Rand Paul (Kentucky). "Scrivere una lettera all'ayatollah—il leader supremo dell'Iran, che ritengono un nostro acerrimo nemico—e sostenere una tesi del genere: non fate accordi col nostro presidente, perché non c'è garanzia che lui li rispetti… è una cosa che non ha precedenti."

Martedì sono intervenuti a sostegno della lettera anche altri repubblicani, tra cui l'ex Governatore del Texas Rick Perry, il Senatore della Pennsylvania Rick Santorum e il Governatore della Louisiana Bobby Jindal, il cui nome è stato quindi aggiunto alla lista dei firmatari.

I membri del caucus del Partito Repubblicano hanno cercato di ostacolare il raggiungimento di un accordo con l'Iran sul programma nucleare della Repubblica islamica. E sempre a marzo, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha tenuto un discordo al Congresso, dichiarandosi contrario all'accordo. Il presidente della Camera John Boehner lo aveva invitato ad esprimere le sue osservazioni senza prima consultare l'amministrazione Obama.

La lettera aperta dei legislatori repubblicani sottolinea che un accordo sul nucleare raggiunto senza l'approvazione del Congresso potrebbe non durare.

Nella lettera si specifica che "quanto non approvato dal Congresso è un mero accordo esecutivo… Basterebbe un colpo di penna del prossimo presidente per revocare un simile accordo esecutivo, e i futuri Congressi potrebbero modificare i termini dell'accordo."

Nonostante ciò che nell'intervista a VICE ha descritto come un "approccio spietato alla politica," Obama continuerà a adoperarsi per raggiungere un accordo con l'Iran. "Sono pronto a valutare tutte le opzioni necessarie a impedire [all'Iran] di ottenere armi nucleari," ha detto, "ma l'opzione migliore in assoluto consiste in una risoluzione a livello diplomatico."

L'intervista completa col presidente Obama verrà pubblicata lunedì 16 marzo.