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Non avete capito niente del Satanismo

E Lucien Greaves, del Satanic Temple, è qui per dimostrarvelo.

Doug Mesner. Foto di Shane Bugbee.

Da più di 25 anni, quale editore, gallerista e, come mi ha definito mia suocera, “uomo più inconcludente del mondo,” cerco in tutti i modi di promuovere il pensiero alternativo. In questi anni ho aperto la porta tanto a liberi pensatori quanto a matti veri e propri. A volte erano i benvenuti; altre, non troppo.

Lucien Greaves del Satanic Temple, che si è presentato alla mia porta più di dieci anni fa, rientra nella prima categoria. Era un giovanotto fin troppo sveglio. Voleva una copia di un libro che avevo pubblicato, Might is Right. Era un tomo vecchio di 100 anni, dimenticato quasi da tutti a eccezione di Anton LaVey, che l'aveva trovato in una libreria da giovane e usato come base per la Bibbia Satanica. Chiesi ad Anton di scrivere un’introduzione, e lui accettò di buon grado in vista dell'opportunità di far nuovamente circolare il libro. Come ringraziamento mi invitò a casa sua e mi fece alto prelato della Chiesa di Satana. Ha anche permesso che io e mia moglie ci occupassimo della sua ultima intervista, condotta pochi mesi prima della sua morte nel 1996.

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L’uscita di questa nuova versione di Might is Right divenne un caso nel mondo underground, ed è questo che portò il futuro leader del Satanic Temple alla mia porta. Solo che il suo nome all’epoca non era Lucien Greaves, ma Doug Mesner.

Quando è venuto a casa mia la prima volta, Doug ha portato con sé un blocco di suoi disegni e scritti. Era roba incredibile e, per mia sorpresa, me li ha regalati. Non molto dopo il nostro incontro, e dopo aver visto e rivisto i suoi disegni, ho fatto stampare una edizione limitata di Might is Right e ho chiesto a Doug di illustrate le intestazioni dei capitoli. Il risultato è stato eccellente. Quando ho iniziato a fare i podcast nel 2002, l’ho invitato a condurre il primo live-streaming di 24 ore. Per un giorno intero abbiamo intervistato ospiti, filosofeggiato e discusso. È stato talmente bello che ne abbiamo fatto un altro l’anno successivo.

Non molto dopo, Doug è stato ammesso ad Harvard. Mi chiamava spesso, scioccato all’idea che i suoi professori lo invitassero a pranzo e a incontrare luminari del calibro di Richard Dawkins. Gli studi di Doug ad Harvard si concentravano sulle neuroscienze, ed è lì che ha iniziato a indagare profondamente—e, a volte, pericolosamente—il mondo dei falsi ricordi legati agli abusi rituali e a rapimenti alieni, addirittura smascherando psicologi e forzandoli a ritrattare, ritirarsi e anche a scappare.

Doug Mesner è diventato un partecipante attivo del Satanic Temple per approfondire il suo lavoro e la sua filosofia, e qui sotto c’è l’intervista esclusiva che gli ho fatto di recente.

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L’autore (a sinistra) con Mesner (a destra). Foto di Amy Bugbee

VICE: Il Satanic Temple è un gruppo satanico o satirico?
Doug: È una domanda che pongono di frequente. Perché non possiamo essere entrambe le cose? Veniamo da una filosofia solida in cui crediamo moltissimo e a cui aderiamo. È il satanismo, e per noi non potrebbe essere chiamato in alcun altro modo se non Satanismo. La nostra metafora di Satana, però, è un costrutto letterario ispirato da autori come Anatole France e Milton—un angelo ribelle contrario alle strutture autoritarie e interessato al mondo materiale. Il satanismo è un rifiuto del supernaturalismo superstizioso. Questo Satana, chiaramente, non ha nessuna somiglianza con l’incarnazione di tutte le crudeltà, la sofferenza e la negatività in cui credono alcuni segmenti apocalittici della cultura giudaico-cristiana. La parola Satana non ha valore in sé. Se uno agisce con compassione nel nome di Satana, ha comunque agito con compassione. La nostra presenza di satanisti civili e responsabili serve a fare dell’ironia sulle paure superstiziose che la parola Satana tende a evocare.

Mi sembra una versione oscura degli Yes Men.
Esatto. Solo che mentre gli Yes Men usano schemi molto teatrali e avvincenti per attirare attenzione su qualcosa, noi giochiamo con le paure irrazionali delle persone in un modo che speriamo le porti a rivalutare quel che pensano di sapere, ridefinire etichette arbitrarie, e a giudicare gli altri per le loro azioni. Credo che dove la ragione fallisca nel convincere, prevalgano la presa in giro e la satira. Anche se alcuni gruppi religiosi sembrano rifuggire lo humor, noi lo abbracciamo.

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Puoi darmi un po’ di informazioni generali sul Satanic Temple? Vi considerate attivisti?
Il Satanic Temple è stato concepito da un mio amico e un suo collega. Lo vedevano più come una “pillola velenosa” nel dibattito Chiesa/Stato. L’idea era che i Satanisti, affermando i propri di diritti e privilegi laddove i programmi religiosi erano riusciti a imporsi sulla cosa pubblica, potessero dimostrare come quei privilegi appartengano a tutti e possano essere usati per servire un progetto al di là delle limitazioni di una agenda religiosa. In origine il messaggio politico era primario, anche se era chiaro che ci fossero Satanisti riconosciuti che vivevano vite produttive all’interno dei confini della legge, e che meritano tanto riconoscimento quanto ne ricevono i gruppi religiosi. Sono stato chiamato come consulente, viste le mie conoscenze della storia della caccia alle streghe e dei precetti del satanismo. Mentre il pensiero all’origine era che il Satanic Temple dovesse avere un qualche credo in un’entità soprannaturale chiamata “Satana”, nessuno di noi ci credeva veramente. Ho aiutato a trasformarci in qualcosa in cui credevamo davvero e che avremmo abbracciato con tutto il cuore: una cornice filosofica atea che vede “Satana” come un costrutto metaforico con cui contestualizzare i nostri lavori. Ci siamo mossi dal semplice pensiero politico e siamo diventati un movimento sincero che cerca di separare la religione dalla superstizione. In questo senso, sono sicuramente un attivista.

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L'autore nell'atto di strangolare Doug. Foto di Amy Bugbee.

Ti conosco da molto tempo, e il Satanic Temple sembra un’estensione del tuo lavoro e dei tuoi studi. Cosa stai combattendo esattamente, cosa provi a cambiare, o cosa cerchi di dimostrare—qual è lo scopo qui, Doug?
Sono cresciuto all’ombra di quel che oggi è noto ai sociologi come “Panico Satanico”—un episodio imbarazzante di caccia alle streghe nell'epoca moderna. Ero orripilato dalle favole da talk show sulle orde di culti satanici omicidi. Volevo capire cosa ci fosse di vero, e ho iniziato a studiare il tema. C’era qualche tipo di verità nell’idea di culti satanici omicidi? A dire il vero, non esiste una tradizione satanista ininterrotta, nessuna dottrina satanica canonizzata che risale a centinaia di anni fa, fino ai templi biblici. Né un concetto uniforme di Satana. La Bibbia Satanica di Anton LaVey è uscita nel 1969 e conteneva indicazioni della dottrina anti-umana sostenuta da anti-Satanisti isterici. A volte, però, teorici della cospirazione anti-satanisti indicavano alcuni gruppi di presunti “satanisti” come prova delle loro affermazioni. Ho cercato questi presunti culti satanici e non ho trovato nessuna prova sostanziale a sostegno delle accuse mosse contro di loro. Ti ho incontrato, Shane, ed eri un prete della Chiesa di Satana a cui era stato conferito il titolo da Anton LaVey in persona. Io e te abbiamo trovato e intervistato membri della stretta cerchia della famosa Chiesa del Processo del Giudizio Finale, che era accusata di essere uno dei culti “satanici” più pericolosi. Grazie a te, ho incontrato molti auto-proclamati satanisti della scuola LaVeyana e altri, trovandoli un gruppo di persone non più colpiti da nevrosi psicopatiche di altri (e, a dirla tutta, pieno di persone profonde e intelligenti). Ho illustrato un’edizione di Might is Right, il testo da cui LaVey aveva tratto la Bibbia Satanica, e che tu avevi pubblicato—insieme a una prefazione di LaVey—quando guidavi la Michael Hunt Publishing. In tutto quel tempo, non ho rintracciato prove credibili di una rete criminosa satanica.

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Nel 2009 sono andato a una conferenza a tema “Abuso Rituale/Controllo della Mente” nel Connecticut in cui ho sentito “esperti” elaborare i loro pensieri sui crimini satanici rituali. Ho pensato che fossero un gruppo limitato di pazzi che si aggrappavano a credenze impossibili, senza far male a nessuno. Quel che ho scoperto invece era una sottocultura deviata di terapisti professionisti, e i loro clienti, che si richiamano a una credenza pseudoscientifica detta “amnesia dissociativa”; la teoria secondo cui alcuni eventi—in particolare abusi sessuali—possono essere così profondamente traumatici che la mente cosciente non riesce a comprenderli, reprimendoli. Questa scuola di pensiero nutre le teorie della cospirazione e letteralmente nella falsa credenza di una minaccia satanica. I clienti sono incoraggiati a “ricordare” episodi di abusi che si presume siano stati nascosti alla loro coscienza e quando le prove non coincidono con questi falsi ricordi, le giustificano come indice di una cospirazione più grande—una cospirazione satanica. Nascondendosi dietro al vessillo della scienza, questi “esperti” in dissociazione hanno tenuto in vita una caccia alle streghe. Persone innocenti sono state condannate e imprigionate sulla base di “prove” portate dalla memoria recuperata di testimoni, anche se si tratta delle stesse “prove” che abbiamo per i rapimenti alieni, ed è lo stesso procedimento “terapeutico” con cui la gente pratica “ritorni a vite passate”. Ho raccolto un corpo di testi, molti dei quali sono disponibili su www.process.org, in cui spiego come questa sottocultura di terapie continui a rovinare le vite di persone innocenti. Quindi uno dei miei obiettivi è di distruggere questa dannosa pratica pseudoscientifica e sfatare il mito di una cospirazione satanica internazionale. Lo scopo più ampio del Tempio è di difendere tuti coloro ingiustamente messi in disparte, demonizzati—vittime dei teorici della cospirazione e dei soprannaturalisti dogmatici. Cerchiamo di affermare i diritti dei non credenti religiosi e degli scettici. Speriamo anche di fornire una cornice filosofica grazie alla quale i nostri membri possano accrescere i propri strumenti cognitivi e non finire vittime di queste forze.

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E che diavolo è un non credente religioso?
Fa parte del nostro scopo di separare la religione dalla superstizione. La religione può e dovrebbe essere un costrutto narrativo metaforico con cui diamo senso e direzione alle nostre vite e ai nostri lavori. Le nostre religioni non dovrebbero richiedere che ci sottoponiamo a credenze soprannaturali  irragionevoli e insostenibili, basate su interpretazioni letterali di racconti accattivanti. I non credenti hanno tanto diritto alla religione—e tutte quelle esenzioni e privilegi che accompagnano una religione—quanto chiunque altro.

Alcuni possono credere, basandosi sui tuoi studi della mente e dalle azioni del Satanic Temple, che il tuo vero scopo sia di diventare il leader di un culto. È quello l’obiettivo reale dell’organizzazione?
Ho studiato e continuo a studiare scienze cognitive. Ho anche una buona conoscenza di culti e di coercizione. Mi concentro, però, soprattutto a insegnare alla gente a riconoscere le influenze dei culti, e a aiutarli a imparare a resistere a influenze coercitive. Vogliamo fornire ai nostri membri la base filosofica e gli strumenti cognitivi per esercitare le loro capacità critiche, così da renderli immuni dai vari ciarlatani mistici che cercano di convertirli in seguaci creduloni. Non vogliamo seguaci. Cerchiamo di crescere e aiutare leader. Non cerchiamo di costruire una struttura rigida e autoritaria—sarebbe l’esatto opposto del satanismo. Il Satanic Temple potrebbe essere descritto come l’anticulto.

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Qual è la differenza tra il Satanic Temple e la Chiesa di Satana?
La Chiesa di Satana era attiva, pare, durante la vita di Anton LaVey, ma sembra essere quasi interamente defunta. Al momento è ridotta a un sito web da cui uno può comprare una tessere associativa, ma non sono a conoscenza di nessuna reale attività. La Chiesa di Satana potrà pure credere di fornire un servizio restando solamente un punto d’incontro per “persone che la pensano allo stesso modo”, ma il valore di questa cosa è stato enormemente diminuito con l’era di internet, ora che questa oscura nicchia di gruppi è facilmente raggiungibile sui social network—senza richiedere una tassa di iscrizione di 250 euro. Credo che queste organizzazioni debbano essere misurate in base ai loro effetti sul mondo reale, e dovrebbero lavorare per migliorare gli obiettivi dei loro membri. Dobbiamo fare il possibile per mostrare il nostro valore ai membri, non il contrario.

L'autore e Doug a un incontro su Might Is Right, 2004. Foto di Amy Bugbee.

Una volta mi hai detto che credevi che la Chiesa di Satana dovrebbe avere lobbisti a Washington D.C. È quello uno degli obiettivi del Satanic Temple?
Certo, lo è. Quando il Nuovo Ateismo ha preso piede, il Satanismo è apparso come un piccolo stupido retaggio degli anni Sessanta—nessuna influenza politica, nessun programma, nessun tipo di rivendicazione. Anche nel caso molto famoso dei Memphis Three, non c’è stata alcuna rimostranza, da parte di organizzazioni sataniste strutturata, per il fatto che l’idea di satanismo, di e per se stessa, fosse usata come una scusa per accusare ragazzi innocenti di omicidio. Questo tipo di inedia è ancora più che inutile—è controproducente. Non ha senso gestire un’organizzazione a meno che non la organizzi. Non ha senso far parte di un’organizzazione se questa non lavora per portare avanti e rendere noti gli obbiettivi dei suoi membri. Stiamo mettendo a punto un fondo legale, stiamo preparando diverse campagne, e rispetteremo i nostri programmi.

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La Chiesa di Satana ha recentemente scritto del Satanic Temple senza menzionarlo direttamente. Sembra che stiano cercando di distaccarsi dal Satanic Temple a causa dei suo legami con la vita ultraterrena nei suoi rituali? Siete dei satanisti spirituali, atei o il Satanic Temple contribuisce a migliorare la filosofia di LaVey, un po’come LaVey ha migliorato Might is Right di Ragnar Redbeard?
Hanno frainteso quello che stiamo facendo, ma non è interamente colpa loro. Qualcosa che ho spiegato in varie interviste con i media—ma che non è quasi mai venuta fuori alla fine—è che io non credo nel soprannaturale. Invece, quando abbiamo fatto la nostra messa rosa sulla tomba della madre del fondatore della Chiesa Battista di Westboro, Fred Phelps, giocavamo sulle sue stesse paure superstiziose. Ironicamente, la Chiesa di Satana non ha mai rinunciato al soprannaturale, come noi.

E, sì, approfondiamo LaVey. LaVey è un punto di partenza eccellente, ma il suo lavoro era un prodotto del suo tempo, ed è necessario ricontestualizzarlo alla realtà dei giorni nostri. LaVey era attivo in un tempo in cui gli Statu Uniti erano in una spirale pericolosa di violenza. Come risultato, la retorica di LaVey tendeva verso alcune politiche di Darwinismo Sociale dello Stato. Dal 1995, la violenza negli Stati Uniti—e, di fatto, nel mondo intero—era in declino e ora siamo nella posizione di valutare cosa sta funzionando e dove avevamo sbagliato prima. Certamente la presenza della polizia contribuisce, ma crediamo anche che un governo autocratico porti alla violenza sociale. Troviamo anche che il Darwinismo Sociale, interpretato in termini brutali, sia controproducente e basato su un'interpretazione semplicistica della teoria dell’evoluzione. Lavoriamo meglio quando siamo in gruppi, in cui altruismo e compassione sono premiati. Siamo animali sociali. Detto questo, però, credo in un sistema che lavori con metodi meritocratici. Inoltre, la vendetta è un impulso naturale, senza cui la giustizia non avrebbe mai funzionato. Dovremmo fare del nostro meglio per alleviare il dolore di chi soffre, chiunque sia—ma anche essere diligenti nel punire le malefatte di chi si comporta ingiustamente.

Cosa puoi dirmi del documentario che stai girando? è il progetto che ha lanciato il Satanic Temple, giusto?
Quando il Satanic Temple è stato concepito, l’idea era quella di preparare un documentario dalle nostre varie azioni, per dare nuova spinta al dibattito Chiesa/Stato. In quel senso, abbiamo tenuto una manifestazione a sostegno di una proposta del governatore della Florida Rick Scott, un decreto che permetteva la preghiera a scuola. Mentre altri gruppi erano irritati e offesi che Scott portasse avanti un programma conservatore e cristiano, abbiamo messo in atto una manifestazione satanista ringraziando Rick Scott per aver sostenuto un decreto che  permettesse il satanismo nelle scuole, facendo sì che molti bambini che altrimenti non sarebbero mai venuti a conoscenza del credo satanico lo incontrassero in classe. È servito a ricordare che la libertà religiosa si applica a tutti, e che gli Stati Uniti sono una nazione basata sul pluralismo religioso. Con quella mossa abbiamo generato molto interesse genuino da parte di persone in cerca di un satanismo rilevante e attivo politicamente. Diventavamo sempre più una organizzazione matura e con una missione profonda. Ora—anche se stiamo ancora filmando—non abbiamo ancora definito il progetto intorno al Satanic Temple. L’idea del documentario è diventata secondaria.

Molti satanisti hanno problemi di ego… Cosa succede se non riesci a raccogliere fondi sufficienti per realizzare un progetto in grande scala?
A quel punto andremo avanti con il prossimo progetto, o troveremo un altro modo per raccogliere i fondi. Può sembrare un cliché, ma non c’è niente di male nel non raggiungere un obiettivo, solo nel non provarci. Non abbiamo, e non lo faremo, messo a repentaglio l’intera organizzazione per un solo progetto. Ci sono alcune cose che potrebbero non andare come previsto, e altre che colpiranno sicuramente il segno. Continueremo a lavorare comunque.

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