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In cerca dei corpi tra le macerie di Gaza

La breve tregua di sabato ha permesso a migliaia di palestinesi di tornare a casa, tra la devastazione causata dall'invasione israeliana della Striscia e il conteggio delle vittime che ha superato il migliaio.

Questo articolo è tratto da VICE News.

La breve tregua di sabato ha permesso a migliaia di palestinesi di tornare a casa, tra la devastazione causata dall'invasione via terra della Striscia di Gaza da parte di Israele.

I residenti si sono ritrovati ad attraversare montagne di macerie che poco ricordavano i quartieri che si erano lasciati alle spalle. Alcuni erano lì per recuperare i pochi oggetti personali sopravvissuti ai bombardamenti, mentre altri perlustravano il quartiere in cerca dei corpi di familiari, amici e vicini di casa ancora intrappolati sotto i detriti.

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Ad Abasan al-Kabira si cercano corpi tra le macerie di una casa colpita da un F-16 israeliano.

Il corpo carbonizzato di Ibrahim Suleiman Giblan Giblan, trovato fuori dalla sua casa sabato mattina. Abasan al-Kabira, sud della Striscia di Gaza.

Una ruspa scava tra le macerie a Shujaiya in cerca dei resti di Hassan Abu Heen, 81 anni, Abdelrahman Ziad, 25, e Osama Abu Hein Zager, 28.

Carri armati israeliani in un'area sgombera di Shujaiya.

"È la guerra più sporca che abbiamo mai visto," dice Ibrahim Abu Teir, fuori dalla casa distrutta di suo fratello ad Abassan al-Kabira, nel sud della Striscia. "Quella del 2008 e del 2012 non erano niente in confronto."

A Shujaiya residenti scavano tra le macerie nel tentativo di recuperare i pochi averi sopravvissuti a una settimana di attacchi.

Da quando i residenti hanno abbandonato la zona, domenica scorsa, il quartiere Shujaiya di Gaza City ha assistito al feroce fuoco incrociato dei soldati israeliani e dei miliziani palestinesi, oltre agli attacchi di carri armati, droni e F-16 israeliani. Quello che una volta era uno dei quartieri più densamente popolati di Gaza è ora un cimitero di corpi ed edifici.

Come a Shujaiya, gli scontri diretti e la pesante campagna di bombardamenti israeliani sono ricominciati anche a Beit Hanoun, una città sul confine nord-orientale della Striscia di Gaza. Gli ospedali e le scuole sono piene di fori di proiettile, quando non sventrati dai carri armati.

Sabato pomeriggio i residenti sono riusciti a estrarre un corpo dalle macerie di quella che una volta era una casa nel centro di Beit Hanoun. Il nome dell'uomo è sconosciuto, ma gli addetti alle ricerche hanno detto a VICE News che sotto ai cumuli di macerie c'erano molti altri corpi. Purtroppo le ricerche sono state interrotte al tramonto, con la fine del cessate il fuoco temporaneo. I corpi sono stati lasciati lì ad attendere.