
Quando però immigrati, minoranze, movimenti per la casa e di varie lotte sui territori, sindacati di base, e molti altri soggetti sociali hanno indetto due giorni di mobilitazione in Italia (il 18 e il 19 ottobre 2013) contro austerità e precarietà, i toni condiscendenti dei media si sono tramutati in qualcosa di diverso: da un lato in sorda indifferenza; dall'altro in messaggi incontrollati di panico, delirio e caos. Per giorni e giorni, la manifestazione del 19 ottobre è stata presentata esclusivamente come un "corteo No Tav", con il solito falso corredo di massacri urbani e città messe a ferro a fuoco. Il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, recentemente distintosi per la disastrosa gestione del mancato funerale di Priebke ad Albano Laziale, aveva lanciato l'allarme a mezzo stampa: "Il rischio di infiltrazioni di personaggi violenti durante la manifestazione del 19 ottobre esiste, ma spero che siano isolati."

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