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Música

I migliori dischi del 2012 secondo VICE

Basta cazzate: questa è l'unica vera Top 50 di cui abbiate bisogno per questo 2012.

Con l’avvicinarsi della fine del 2012, i redattori di ogni dove si adagiano sulle scrivanie e servono le proprie pappardelle sul passato: conti alla rovescia di top 10/20/30/50/100 della roba che ci siamo beccati negli ultimi 12 mesi. Ma dopo esserci fatti faticosamente strada in supplementi musicali di fine anno che insistono su Lana e Frank Ocean, i nostri occhi diventano delle fessure e proviamo un’intensa sensazione di déjà vu. Non l’abbiamo già visto? Su tutte le riviste/quotidiani/webzine/scatole di cereali? Tipo ogni anno? Per sempre?

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Basta cazzate: questa è l'unica vera Top 50 dei dischi dell'anno di cui abbiate bisogno. ECCO LA GRANDE LISTA del 2012:

50. Qualcuno che ha appena firmato un contratto.

49. Qualcuno che è già stato scaricato.

48. Un rapper che ha fatto cose per cui Chris Brown si taglierebbe le palle dalla vergogna, ma che essendo praticamente sconosciuto, continua a raccogliere la sua losca street cred con i lettori di Pichfork che sono troppo spaventati e confusi da World Star Hip-Hop per poter apprendere sue notizie direttamente dalla fonte

47. Qualunque cosa a cui Thom Yorke abbia dato la sua benedizione.

46. “Mai sentito.”

45. “Ne ho sentito parlare, ma a essere sinceri non l'ho ancora ascoltato.”

44. “Bella Merda.”

43. Kendrick Lamar.

42. Una band erroneamente convinta che avrebbe ottenuto un’impennata di popolarità dopo le Olimpiadi avendo deciso di dichiarare pubblicamente che Danny Boyle e la sua Cerimonia di Apertura potevano andare a farsi fottere.

41. Un artista il cui coming out non è stato bello come quello di Frak Ocean perché ha avuto la sfiga di non lavorare in un genere che odia i gay.

40. I Peaking Lights.

39. Una donna paragonata a Kate Bush per via di una sovrapposizione di fattori: 1) essere una donna, 2) cantare, 3) dare l’impressione di avere difficoltà a fare i conti con la propria vita.

38. Una donna elogiata per aver “spezzato una lancia a favore di una femminilità moderna” (cit.), una lancia che per adesso consiste solo nel produrre dell’indie-pop mediocre a tema ex-fidanzati.

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37. Mac DeMarco.

36. Un album di cui improvvisamente tutti parlano come se lo conoscessero da una vita, nonostante non ne abbiate mai sentito parlare (se non so su The Quietus), e che non interesserà più a nessuno dopo il 31 dicembre.

35-31. Cinque ragazze facili che sono state a letto con qualcuno che è stato a letto con Lana Del Rey.

30. Quelli che ai Mercury Prize hanno votato per i Django Django pur volendo votare per gli Alt-J.

29. Quelli che ai Mercury Prize hanno votato per gli Alt-J pur volendo votare per i Django Django.

28. Una ragazza facile che ha cambiato nome e si è trasferita a Montreal per fare deep house due anni dopo aver cambiato nome ed essersi trasferita a Brooklyn per fare witch garage due anni dopo essersi trasferita a Portland.

27. Una band che ha avuto la gran fortuna di essere nell’iTunes di chiunque subito dopo Grimes, il che le ha offerto la grande occasione di non essere skippata.

26. Il super celebrato ritorno della “leggenda vivente” che, nonostante si goda i festeggiamenti, ha passato i mesi scorsi a pregare che nessuno scoprisse cosa è successo nel suo camerino di Top of The Pop nel 1973.

25. Un "oscuro" produttore post-dubstep che passa le giornate a fare telefonate ai pensionati per conto della compagnia elettrica.

24.  Un artista che i giornalisti musicali hanno deciso di amare perché la sua precedente carriera da giornalista dimostra che c’è ancora speranza per le loro fallite e stagnanti ambizioni creative.

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23. Qualcosa su Not Not Fun che è stato registrato in un incontaminato studio all'avanguardia con la band che suonava accanto ai cessi per ottenere un autentico suono lo-fi.

22. Qualcuno che potrebbe essere stato negli Odd Future, ma che adesso cerca di negarlo.

21. Canadesi che fanno musica canadese.

20. I Toy.

19. Un gruppo di studenti di super-intelligenti, col moccio dal naso e le palle umidicce, i cui testi sembrerebbero indicare che hanno avuto rapporti sessuali mentre dal modo in cui cantano si ha la conferma che sicuramente non l’hanno fatto.

18. Un album di cui un giornalista ha strenuamente scritto che "decostruisce il pop", mentre ciò dimostra solo che il suddetto giornalista conosce pochissimo pop contemporaneo, e si stupisce nel sentire un miscuglio di generi che chiunque ascolti un minimo la radio dà per scontato.

17. I Beach House.

16. Qualcuno che si è smezzato il taxi con Kevin Parker dei Tame Impala.

15. Una band che ha registrato un disco “divertentissimo” e che se sentisse questa descrizione ne sarebbe mortificata, visto che nella realtà erano assolutamente seri e pretenziosi.

14. Bob Dylan o Leonard Cohen

13. Fiona Apple o Cat Power

12. I Dirty Projectors o David Byrne

11. Un "artista pop solare e sognante" che in realtà sogna solo di trucidare animali con un badile.

10. Gli XX o i Chromatics

9. Un album la cui recensione positiva ha costretto l'editor a fare ctrl+F finché non è stato sicuro di avere buttato fuori ogni singola ripetizione della parola "brillante".

8. Un qualche vecchio musicista nero riportato a galla da produttori bianchi tipo Damon Albarn, per ascoltatori "raffinati".

7 – 2. I sei album in cima alla classifica di Gorilla Vs Bear, che quei pigri fannulloni hanno messo lì per nascondere il fatto che hanno passato tutto l'anno ad ascoltare i Muse o i Vaccines.

1. Album dell'anno: Mumford & Sons (Q), Kendrick Lamar Spector (NME), Sven Vath (Mixmag), Andy Stott (Resident Advisor), Neil Young (Rolling Stone), Neil Young (Mojo), Neil Young (Classic Rock), Neil Young (Vita In Campagna), gente che mugugna invasata su loop di rumori concreti (The Wire).