Archeologia del porno online

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Archeologia del porno online

Quando Internet era una parola sconosciuta ai più e caricare una foto richiedeva un anno di lavoro, gli hacker si eccitavano con i caratteri.

Tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta, quando Internet era ancora una parola sconosciuta ai più, i fervidi cervelli di futuri programmatori, ingegneri e altri emarginati di ieri e trionfatori di oggi, crearono l’ASCII pr0n, il porno in ASCII, scritto “pr0n” e non “porno” nel più puro, contorto e prudente senso dell'umorismo hacker.

L’ASCII pr0n è arte erotica realizzata a partire da strumenti molto semplici: i caratteri del codice ASCII, vale a dire le lettere dell’alfabeto, i numeri, i segni di punteggiatura e tutti quei caratteri della tastiera che non vengono mai utilizzati.

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Diffusosi principalmente tramite posta elettronica e newsletter, era il primo porno di internet, in un'epoca in cui caricare una foto avrebbe richiesto un anno di lavoro. Semplice e riproducibile su ogni schermo, si trattava di un’espressione erotica che si adattava perfettamente ai suoi creatori, giovani e meno giovani la cui vita sessuale era difficile da spiegare, se non inesistente. Fu creato da smanettoni per smanettoni, quindi non pensate di usarlo per soddisfare una necessità diversa dalla curiosità per l’arte popolare. O magari sto solo sottovalutando la forza della vostra immaginazione.

Con il passare degli anni, le immagini dell'ASCII pr0n, soprattutto quelle più semplici, sono diventate simbolo di un’epoca della cultura hacker tanto oscura quanto meravigliosa.