Pubblicità
Pubblicità
Charles Mudede: Sì, e in questo momento mi trovo proprio a Enumclaw, per vedere come sono cambiate le cose. Ho visto che hanno tolto il cartello dalla fattoria in cui si sono svolti i fatti––è l'unico segno tangibile di rimozione che ho notato. E ovviamente nessuno vuole parlare di quello che è successo.Dopo l'introduzione della legge, quando la bestialità è diventata illegale, tutti ripetevano che cose del genere non sarebbero mai più successe. E che io sappia, da allora non ci sono stati arresti per bestialità. La comunità zoofila si è spostata altrove. Quando ho parlato con alcune di queste persone, tutti mi hanno detto che non avevano la minima intenzione di infrangere la legge. E in parte è per questo che non si è mai sviluppato un circolo di sfruttamento della prostituzione. Dopo che James Michael Tait è stato fermato si è trasferito in Tennessee [dove nel 2009 è stato arrestato e accusato di maltrattamenti sugli animali].A Enumclaw c'è una vera e propria cultura del cavallo. Ed era difficile distinguere tra passione per i cavalli e zoofilia, se non in caso di scandali. Se Pinyan non fosse morto quelle persone sarebbero ancora lì e nessuno sospetterebbe nulla. Per la gente che fa sesso coi cavalli quello era un paradiso.Durante le riprese di Zooavete cercato altre comunità zoofile?
Sì, ma non ne abbiamo trovate. Quello che si può dire è che il gruppo di Enumclaw era molto ben organizzato. Tait era molto attento a chi poteva farne parte e chi no. Senza una figura del genere la comunità non avrebbe retto.
Pubblicità
Anche loro con la sua morte hanno perso moltissimo. Dal punto di vista di chi ha un problema morale col sesso coi cavalli potrebbe essere una brutta cosa da sentire, ma ci hanno perso eccome: la stabilità, un diversivo, un momento a cui aspirare nel corso della settimana. Hanno perso la loro comunità, perché la morte li ha messi tutti allo scoperto.Parlando con quelli dello Stato di Washington ho avuto l'impressione che per loro Mr. Hands fosse un po' uno smidollato. Era un intellettuale, un ingegnere che lavorava alla Boeing. Loro avevano esperienza, ma lui era arrivato da poco, lo consideravano una persona debole. E sono certi che abbia rovinato il loro mondo. Scaricarlo all'ospedale è stato come darlo in pasto alla stampa e al mainstream, e al tempo stesso è stato un modo per mettere fine a quello che avevano.Ma come funziona esattamente il rapporto?
Si mettevano in posizione e aspettavano che arrivasse il cavallo. A volte usavano anche un feromone, di quelli impiegati per la riproduzione dei cavalli.E capitava mai che gli zoofili diventassero parte attiva?
Loro no, ma ci sono varie tipologie. Loro usavano stalloni e tori, mai mucche. Erano ossessionati dal pene, non parlavano mai di vagine. Se non ricordo male facevano sesso anche tra loro.
Pubblicità
Avevano le loro preferenze! Individuavano il cavallo con molta forza, quello con il pene più grande. Era come andare a un'asta di cavalli. E poi c'erano i tori. Uno degli intervistati mi aveva detto che avrebbe voluto mangiarselo una volta avvenuta la penetrazione. L'ho trovato piuttosto inquietante, ancora più degli altri. Per molti era un modo per far vedere che erano forti, in grado di resistere a qualcosa del genere. C'era anche chi fantasticava sui delfini, che apparentemente hanno un pene molto grande.Dan Savage [di The Stranger] e io non riuscivamo a deciderci: era una fissazione per gli animali o per i peni enormi? È una domanda che ci ha tormentato per tutta la lavorazione a Zoo, e alla quale non ho mai trovato una risposta. Ed è una cosa che potrebbe inficiare la loro identificazione di zoofili. All'epoca ci interessava lavorare sulla morte di Mr. Hands e sulla comunità di cui aveva fatto parte. Ma oggi ho la netta impressione che la loro venerazione per i peni potrebbe non aver mai avuto a che fare coi cavalli.
Il cavallo che ha ucciso Mr. Hands si chiamava "Big Dick," no? Non "Nice Horse," o "Beautiful."Ma noi dobbiamo guardare a Coyote, la voce narrante del documentario. Lui era un vero zoofilo, gli interessavano anche i cani. Per lui era amore. Mentre magari per gli altri era più un fetish. Personalmente non penso che Mr. Handy fosse uno zoofilo. Gli piacevano le cose estreme e il dolore. Nel film non se ne parla, ma aveva avuto un incidente in moto che gli aveva provocato dei danni cerebrali e una perdita di sensibilità. Quelli del suo circolo pensavano che questa cosa di farsi penetrare dai cavalli fosse un modo per tornare a sentire qualcosa. Praticava anche il fisting, usava i dildo… ma non credo gli interessassero davvero i cavalli.È rimasto in contatto con alcune delle persone che avete intervistato per il film?
A loro piaceva Robinson Devor, il regista. Continuano a scriversi, si sentono. Era molto più sensibile di me. Io ci ho parlato e li ho messi in contatto con Rob, ma era lui quello che li ascoltava e non rideva.Pensa che da allora sia cambiato qualcosa nella percezione della zoofilia?
No, è ancora un tabù proprio come lo era dieci anni fa. Nessuno vuole parlarne o anche solo pensare che esista. Eppure esiste.Segui Zach Sokol su Twitter.