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Μodă

Come essere trendy in Corea del Nord

A Pyongyang, i canoni della moda sono gli stessi da almeno 40 anni. Che il 2012 sia l'anno della svolta?
Jamie Clifton
London, GB

Il Leader Supremo Kim Jong-un in fibrillazione durante la Settimana della Moda maschile di Pyongyang.

Nel 2004, il governo del fu Kim Jong-il aveva messo in piedi un programma tv intitolato Tagliamoci i capelli secondo lo stile di vita socialista che illustrava le norme a cui adeguarsi per non essere considerati uomini spregevoli e socialisti al di sotto dei canoni. Lo spettacolo era costituito principalmente da una troupe che prendeva in giro alcuni passanti perché i loro capelli coprivano leggermente le orecchie—un GRANDE tabù della moda—per poi far comparire in sovrimpressione i loro indirizzi privati, perché, be’, non avrebbero mai imparato la maledetta lezione a meno che l’intero Paese non avesse saputo dove vivevano.

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Ormai sono passati quasi dieci anni, ma a giudicare dall’abbigliamento e dalle pettinature viste alle recenti audizioni per il socialista più triste di tutta la Corea del Nord, pare che nel frattempo non siano intervenuti grossi cambiamenti in fatto di stile. Incrociamo le dita di mani e piedi, allora, affinché il 2012 sia l’anno in cui i pinocchietto raggiungeranno finalmente Pyongyang. Nel frattempo, tutto quello che possiamo fare è sognare, e continuare a tenere d’occhio il panorama modaiolo nordcoreano al di qua della zona demilitarizzata. Per ora, comunque, ecco una guida a cosa indossare se volete essere i più stilosi del reame.

I CAPELLI SONO DI VITALE IMPORTANZA

Sapevate che la lunghezza dei vostri capelli è fortemente correlata alla vostra intelligenza? Be’, è proprio così! Secondo una fintissima ricerca condotta dal governo, se fate crescere i vostri capelli oltre il centimetro, quei piccoli bastardi egoisti che saltano fuori dai follicoli inizieranno a fregarsi tutte le sostanze nutritive destinate al cervello, finendo per uccidervi. Peggio ancora, risulterete trasandati, e, ovviamente, “Se un compagno è incapace di vergognarsi per il proprio taglio di capelli, come ci si può aspettare che quest’uomo, con un atteggiamento così trascurato, possa compiere il proprio dovere?” Logica impeccabile, ragazzi. Einstein aveva una testa di capelli selvaggi, e sappiamo tutti che era un coglione. Se siete incerti sul da farsi, attenetevi all’interpretazione da lesbica spazzolata del Midwest proposta con successo da Kim Jong-il.

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NO ALLE MARCHE

Il governo nordcoreano è profondamente e assolutamente filoamericano, eppure in Corea del Nord è impossibile vedere qualcuno con un paio di Nike e una lattina di Coca-Cola. È una cosa che mi ha sempre dato da pensare, no?! Comunque, la morale è questa: evitate di indossare qualunque capo che presenti un marchio occidentale, perché, A) tutti i vostri amici rideranno di voi, e B) la vostra famiglia potrebbe finire ai lavori forzati in Russia.

DONNE, NIENTE PANTALONI

Nessuno può negare che Kim Jong-il sia stato buono con il suo popolo. Sappiamo tutti quanto le donne disdegnino i pantaloni, quindi cosa ha fatto il Grande Leader? Ha obbligato le nordcoreane a indossare la gonna, e tutto per sollevarle dalla noiosa trafila quotidiana di fingere che dei banali pantaloni resistenti sarebbero più caldi e comodi di una gonna di cotone da quattro soldi (che fa pure venire il prurito). Che volpone!

NIENTE JEANS, PER NESSUNO

Chiediamo scusa per le foto piene di Kim, il fatto è che i nordcoreani non sembrano attratti dalla possibilità di riempire internet di foto che li ritraggono.

Checché ne dicano i cholo o le mamme col SUV, la Corea è il regno indiscusso dei chino. Se volete avere qualche possibilità di rimediare una scopata nordcoreana, dovete assolutamente impossessarvi del classico paio di pantaloni in twill color salvia-kaki-beige. L'importante è di evitare i jeans a tutti i costi. Non importa se la Corea del Nord fa qualche soldo esportando denim, indossare quella roba vi renderà all'istante il peggiore essere umano filoamericano nel raggio di chilometri e chilometri. Vi sentirete davvero soli.

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COLLO DI PELLICCIA E PIUMINI

Se quest’anno snobberete Magaluf per un viaggio a Pyongyang—o qualunque altra ridente località nordcoreana—mettete in valigia piumini, cappotti con colli di pelliccia e giacche imbottite da pensionato. Credo che il criterio di scelta del soprabito sia lo stesso adottato negli anni Novanta per un concerto di Nas, fatta eccezione per il piccolo inconveniente di rischiare l'espulsione se si indossa troppe volte il capo sbagliato.

SCARPE PULITE

Una scarpa consunta è sinonimo di corruzione, capitalismo e di ogni grammo di negatività che l’Occidente abbia mai messo insieme, quindi assicuratevi che le vostre siano pulite e lucidate. Le calzature in cattivo stato chiamano altro sporco, e lo sporco è il principio della distruzione. Ma voi, miei cari, non volete che la Corea del Nord vada a scatafascio trasformandosi in un territorio libero in cui le persone potranno indossare tutto il cazzo che vogliono, vero?

LA MODA MILITARE È SEMPRE INEVITABILMENTE “IN”

Ehi Coco Chanel, avrai anche detto che la moda passa, ma avevi torto marcio se ti riferivi alla Corea del Nord. Qui lo stile militare è in voga dal 1948, e niente fa pensare che verrà abbandonato per fare spazio a quelle stupide mode occidentali come i jeans. Tra le usanze nordcoreane c’è addirittura quella di vestire i bambini da militari per le occasioni speciali come i compleanni, esattamente come in Occidente i bambini vengono vestiti da Spiderman. Solo che i bambini occidentali non saranno mai in grado di sparare ragnatele dai polsi, mentre la maggior parte dei giovani nordcoreani passerà un discreto numero di anni nell’esercito, dieci dei quali sotto l’ordine del celibato obbligatorio.