FYI.

This story is over 5 years old.

Stuff

La pagina Wikipedia di Razzi è una bomba, ma lui non fa ridere per un cazzo

Molti di noi conoscono Razzi solo attraverso l'imitazione di Crozza, ma come è arrivato a occupare il posto che occupa? Per scoprirlo mi sono messo a leggere la sua pagina Wikipedia.

Col tempo, anche a causa dei "fatti li cazzi tua" pronunciati a favore di camera e delle sue interpretazioni canore, per la quasi totalità della popolazione italiana l'immagine di Antonio Razzi è arrivata a coincidere quasi perfettamente con il Razzi impersonato da Crozza, quello delle gite in Corea del Nord e dei "Ma no, questo non credo." In pratica, l'imitazione ha fatto il giro fino a sovrapporsi nelle nostre menti al personaggio originale, col risultato che ogni sua esternazione viene interpretata nel quadro della macchietta da commedia dell'arte.

Pubblicità

Ho iniziato a pensarci seriamente dopo l'ultimo suo intervento condiviso su tutti i social, quello nella discussione sul ddl Cirinnà in cui—tra le altre cose—non riesce a pronunciare la parola "psicofisico." Razzi fa ridere, e tutti ridiamo di Razzi, ma chi è effettivamente Razzi, e come è arrivato a occupare il posto che occupa?

Di fronte a questa domanda ho fatto quello che farebbe ogni persona ragionevole: sono andato a cercare la risposta su Wikipedia. Questo è quello che ho trovato, e che personalmente mi ha fatto passare la voglia di ridere.

La pagina Wikipedia di Razzi

RAZZI È UN TESSITORE

La prima cosa che emerge dalla pagina Wikipedia è che Razzi ha conseguito il diploma in un istituto tecnico commerciale e la sua professione è quella di tessitore. Nel 1965 è emigrato a Emmebrucke, in Svizzera per svolgere la sua professione presso la ditta Viscosuisse, una fabbrica produttrice di filati per uso industriale.

Questo dato è verificato anche dal suo ricordo, in cui sostiene di rivedersi a 17 anni alla dogana, dove le forze dell'ordine lo fecero spogliare per valutare se avesse malattie. Forse è da allora che il nostro ha sviluppato i suoi disturbi con le dogane; comunque sia, superati gli efferati controlli della truce polizia svizzera il giovane Razzi ha cominciato una sfrenata ascesa nel mondo dell'affarismo.

RAZZI È ENTRATO IN POLITICA PER SCHERZO

La scheda di Razzi sul sito del Senato. Grab via

La parte della voce dedicata alla biografia di Razzi è piuttosto stringata: solo una decina di brevi frasi, quasi tutte dedicate alla sua carriera politica. Da quel poco che si riesce a capire, l'attivismo politico di Razzi è nato verso gli anni Settanta ed è incentrato sull'amore per la sua terra natale: l'Abruzzo.

Pubblicità

Nel 1977 Razzi è infatti entrato come socio nel Centro Regionale Abruzzese di Lucerna, e nel 1985 ne è diventato presidente. Ha mantenuto la carica fino al 2007 ed è stato probabilmente per via di questo suo impegno civile in rappresentanza del popolo abruzzese che nel 1994 è stato nominato Cavaliere dell'ordine al Merito della Repubblica Italiana "su proposta della presidenza del Consiglio dei Ministri." Da quel momento, la sua carriera politica è decollata.

Dall'ottobre del 1999 all'aprile del 2010 è poi stato presidente della Federazione Emigrati Abruzzesi in Svizzera, mentre nel 2000 è diventato responsabile all'estero per l'Italia dei Valori di Antonio di Pietro. Sempre con l'Italia dei Valori, nel 2006 è stato eletto deputato.

Probabilmente, è stato alla Camera che ha scoperto i limiti dell'appartenere a un unico gruppo politico: ha cominciato infatti a gironzolare per Montecitorio stringendo mani a destra e a manca e a farsi paladino della lotta alla corruzione politica. Nel settembre 2010 è arrivato a denunciare pubblicamente una presunta compravendita di deputati da parte di Berlusconi, allora Presidente del Consiglio, affermando che gli era stato proposto il "pagamento del mutuo, un posto nel governo e la rielezione sicura."

HA AVUTO UN PESO FONDAMENTALE PER LA STORIA POLITICA ITALIANA

Antonio Razzi con Silvio Berlusconi. Immagine via Facebook

Una delle parti più approfondite e più amaramente esilaranti della pagina Wikipedia di Razzi è quella che descrive le controversie legate al personaggio e le sue prese di posizione—e, paradossalmente, tra queste "controversie" c'è anche un episodio che ha cambiato le sorti della politica italiana degli ultimi anni.

Pubblicità

È il 14 dicembre 2010 e tra scontri di piazza e scissioni interne al centrodestra in Parlamento si vota la sfiducia al governo Berlusconi. Oltre alle opposizioni, anche UDC e FLI hanno annunciato che voteranno a favore e la caduta del governo sembra inevitabile. Nel frattempo Antonio Razzi ha lasciato l'Italia dei Valori per passare a Noi Sud, e in quell'occasione vota a favore del governo. Con 311 voti a favore e 314 voti contro, il governo Berlusconi si salva; a fare la differenza sono proprio due parlamentari di Noi Sud, che da quel giorno diventano celebri: Scilipoti e Razzi.

Nella pagina di Wikiquote in cui sono raccolte numerose citazioni di Razzi c'è un riferimento a un video della trasmissione Gli Intoccabili, in cui l'onorevole, ripreso da una telecamera nascosta, sembra essere abbastanza consapevole del peso della sua scelta e dichiara di averla fatta esclusivamente per il proprio tornaconto personale: "Se io e Scilipoti andavamo di là per un voto cadeva, cadeva Berlusconi."

Invece di cadere, da quel momento Berlusconi diventa il principale referente politico di Razzi—se non proprio il suo datore di lavoro, stando a quanto riportato sulla pagina. Ad esempio c'è una dichiarazione in cui Razzi afferma di essere "di proprietà di Berlusconi, quello che lui mi dice io faccio." E in effetti la sua fedeltà sembra incrollabile: in occasione dell'elezione del Presidente della Repubblica Razzi ha dichiarato di essere pronto a votare anche Totò Riina, se Berlusconi gliel'avesse chiesto.

Pubblicità

RAZZI E KIM JONG-UN

La mia sezione preferita della pagina Wikipedia di Razzi è quella dedicata ai suoi "Rapporti con la Corea del Nord." Nonostante il regime di Pyongyang sia considerato da più parti orribile e oppressivo, Antonio Razzi ha infatti espresso più volte il suo apprezzamento per l'operato del dittatore Kim Jong-un.

Stando a Wikipedia—tra l'altro è interessante notare come quasi la metà delle note a margine contenute nella pagina rimandino a questa sezione—Razzi ha spesso avuto parole di lode per Kim Jong-un, definendolo un "moderato" che "sta cercando di portare un po' di democrazia in quel paese." Messo di fronte alle fonti dell'ONU sulla presenza di campi di prigionia nel paese, avrebbe detto che "ci sono serre di pomodori grandissime, mai viste così grandi, saranno quelle, le scambiano per lager."

Ovviamente la voce su Razzi è lungi dall'essere esaustiva, e del resto è difficile racchiudere un personaggio così complesso in una serie di informazioni. Per esempio, non c'è alcuna menzione di "Onorevole operaio," il surreale documentario sulla sua vita realizzato nel 2007 da TSI, la tv della Svizzera italiana.

Ma dopo aver raccolto una discreta quantità di informazioni sul suo conto, mi è parso che non ci fosse molto più da ridere. Sia perché probabilmente dietro la figura macchiettistica del senatore si nasconde un vero professionista della politica, sia perché è triste che proprio in questo modo sia riuscito a diventare una specie di simbolo o personificazione della politica italiana.

Segui Leon su Twitter