Tecnologia

Un astronauta della Nasa spiega come si fanno cacca e pipì nello spazio

Il sistema è così complicato che sulle stazioni spaziali c'è un foglietto delle istruzioni appeso alla porta del bagno.
Giacomo Stefanini
traduzione di Giacomo Stefanini
Milan, IT
astronauta sopra l'italia con un wc
Collage: VICE / Immagini: MORAN e Jan Antonin Kolar, Unsplash. 

Ti sei mai chiesto come fanno gli astronauti ad andare in bagno nello spazio?

L’astronauta della Nasa Christopher Cassidy dice che questa è la domanda che viene posta di gran lunga più spesso a lui e colleghi. Così Cassidy, che fa questo lavoro dal 2004, ha pubblicato un tutorial di 7 minuti.

“La sensazione è molto simile a quella che si ha sulla terra. Ti scappa e basta,” dice Cassidy.

Poi mostra all’obiettivo una piccola cabina chiamata Compartimento Rifiuti e Igiene (Waste and Hygiene Compartment, WHC) che sembra incastrata tra un tapis roulant e una macchina per il sollevamento pesi. Lì si trova un sedile su un secchio di metallo che, secondo Cassidy, può contenere fino a circa “30 depositi.”

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Prima di usare il WHC, gli astronauti devono controllare i pannelli di controllo primari. Per fare pipì devono assicurarsi che le lucine sul pannello formino una V, la quale indica che l’Urine Processor Assembly (UPA) è in funzione.

Gli astronauti urinano in un imbuto attaccato a un tubo che ha un sistema di risucchio dei liquidi. La pipì può anche andare nel secchio, ma Cassidy spiega che l’UPA solitamente è configurata in modo che i membri dell’equipaggio non debbano sobbarcarsi il compito di cambiare i secchi.

Fare la cacca è più complesso. Il sedile ha un diametro di circa 15 cm ed è coperto con un sacchetto di plastica. Usando un pacchetto di fave e funghi, Cassidy fa una dimostrazione di come la cacca passa dal buco e finisce nel sacchetto di plastica. Poi ci butta della carta igienica, chiude il sacchetto e usa una sbarra di metallo per spingerlo giù nel secchio. Dopodiché mette un nuovo sacchetto sul sedile per chi verrà dopo di lui e chiude la tavoletta.

Il procedimento consta di diversi passaggi, quindi c’è un foglietto con le istruzioni a disposizione di chi si trova a bordo.

Il problema delle funzioni corporali degli astronauti continua a essere un problema affascinante per gli umani sulla Terra. A giugno, la NASA ha lanciato una sfida aperta a tutti per progettare dei WC compatti che si potessero utilizzare sia in condizioni di assenza di peso che di gravità lunare.

Il progetto si chiamava Lunar Loo Challenge e i vincitori del premio in denaro di 20 mila dollari sono stati annunciati il 21 ottobre scorso. Il progetto scelto si chiama THRONE (Translunar Hypercritical Repository) e potrebbe essere usato dalla prima donna a mettere piede sulla Luna nel 2024.