Immagine: RCB/Flickr
Per farla breve, la CCW è una sorta di lista internazionale delle armi convenzionali proibite o a uso limitato in guerra. Finora hanno aderito 117 nazioni, tra cui anche l'Italia. Il suo obiettivo “è quello di bandire o ridurre l'utilizzo di tipologie specifiche di armi che sono considerate causa di sofferenze non giustificabili e non richieste ai danni dei combattenti e che colpiscono i civili in modo indiscriminato.” Quindi, in guerra si può uccidere, ma solo seguendo le regole.Ovviamente, i soldati robot sono una novità assoluta rispetto alle armi citate nella CCW—munizioni a frammentazione non rilevabili, mine, armamenti incendiari, laser accecanti e residui bellici esplosivi—e le Nazioni Unite si sono chieste se non sia il caso di inserirli nella lista. Dopo tutto, l'idea di armare un drone automatico con una mitragliatrice anti-fanteria e spedirlo sul campo a falciare tutti i soldati che indossano la divisa del colore sbagliato ha un che di inquietante. Se a sparare è una macchina indipendente, chi è il responsabile delle uccisioni?Nei film—vedi Terminator o Matrix—dare alle macchine il potere di uccidere è sempre una pessima idea. Tuttavia, allo stato attuale delle cose, gli esseri umani sono molto divisi sull'argomento dei robot soldati. Per esempio, all'incontro di Ginevra sarà discusso anche il punto di vista di chi è a favore delle macchine con la licenza di uccidere.
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Ronald Arkin. Immagine: Wikimedia
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Noel Sharkey. Immagine: Stop Killer Robots/Flickr
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Un drone MQ-1 Predator fotografato nel 2008. Immagine: US Air Force/Wikimedia
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