FYI.

This story is over 5 years old.

News

Guarda questi tizi provare ad arrestare un politico a caso a Roma

Vi ricordate la "rivoluzione" dei Forconi del 9 dicembre 2013? Dopo anni di irrilevanza, ora questi italiani arrabbiati sono tornati in grande stile.
Leonardo Bianchi
Rome, IT

C'è stato un attimo, nella convulsa fase politica che l'Italia ha vissuto negli ultimi tre anni, in cui un movimento puramente gentista è stato capace di dettare l'agenda del paese. Mi riferisco ovviamente alla "Rivoluzione" del 9 dicembre 2013 , in cui migliaia di persone avevano lanciato il guanto di sfida alla Kasta occupando uscite delle tangenziali, rotonde davanti a centri commerciali di provincia, e piazze di città come Torino.

Pubblicità

Il "Coordinamento 9 dicembre," soprattutto a causa delle sue divisioni interne, aveva però fallito su tutta la linea ed era stato ricacciato negli anfratti più negletti della politica e della società italiane. A tenere accessa la fiammella della protesta originaria ci ha sempre pensato l'imprenditore agricolo di Latina Danilo Calvani, che ha radunato i reduci intorno ad un nuovo gruppo—" 9 Dicembre Forconi"—e ripetutamente tentato l'exploit del 2013, con risultati catastrofici.

Ma oggi, finalmente, i "Forconi" ce l'hanno fatta a riprendersi la scena. Faccio una breve premessa: dal referendum costituzionale in poi la pagina Facebook ufficiale denuncia a spron battuto l'avvenuto "+++ COLPO DI STATO +++" (leggi: la nomina del governo Gentiloni) portato avanti da "+++ DELINQUENTI [CHE] HANNO OCCUPATO ABUSIVAMENTE IL NOSTRO PARLAMENTO +++" e che dunque "+++ VANNO CACCIATI E PROCESSATI +++."

"FREGANDOSENE ALTAMENTE DEL VOTO DEGLI ITALIANI, GLI ABUSIVI GOLPISTI STANNO REITERANDO IL REATO CHE LI VEDE COLPEVOLI E GIA' CONDANNATI DALLA CORTE SUPREMA," si legge in un altro status. Con il consueto stile sobrio e raffinato, i "Forconi" hanno anche lanciato un video-appello per "assediare" Montecitorio il 14 dicembre.

Concretamente, come comunicato dalla pagina Facebook con una serie di status RIGOROSAMENTE IN MAIUSCOLO, "l'assedio" si è tradotto in questa cosa: "+++ARRESTATO POLITICO DAI FORCONI A MONTECITORIO+++"

Pubblicità

Il "POLITICO" in questione è Osvaldo Napoli, consigliere comunale di Torino ed ex deputato di Forza Italia. Secondo le agenzie il malcapitato si trovava nei paraggi di Montecitorio per fare un'intervista, quando è stato raggiunto da un gruppo di "Forconi" che hanno iniziato a notificargli "l'atto" dell'"arresto"—il tutto davanti a due carabinieri.

In un primo momento Napoli sembra quasi divertito, pensando di trovarsi di fronte a una specie di scherzo. Quando i "Forconi" lo afferrano fisicamente e urlano "chiamate un maresciallo dei carabinieri!," l'uomo politico inizia a spaventarsi sul serio e le forze dell'ordine sono costrette a intervenire. Un cronista, chiedendo chiarimenti a uno dei manifestanti, si sente rispondere che "c'è un articolo della Costituzione che permette ai cittadini di arrestare i ladri."

L'azione è stata documentata in un video che, in perfetto stile "forconico," è un mix tra il grottesco e l'inquietante.

Poco dopo Antonio Pappalardo—un ex ufficiale dei carabinieri con idee decisamente stravaganti, da anni vicino a Calvani nonché uno dei leader dei nuovi "Forconi"—ha improvvisato una specie di comizio per i vicoli del centro di Roma. "È una cosa veramente assurda che i cittadini arrestino le persone," declama Pappalardo. "Le persone abusive dovrebbero essere arrestate dalle forze di polizia! Ora i poliziotti dovrebbero fare il verbale di questo arresto e consegnarlo agli interessati e trasmettere gli atti alla magistratura."

Commentando sotto il post del video dell'arresto (ora rimosso), la pagina promette che "è SOLO L'INIZIO." E forse hanno ragione: per loro sarà l'inizio di una lunga sequela di denunce. Ma del resto, come diceva Sandro Pertini, quando "il governo non fa ciò che vuole il popolo va cacciato con mazze e 'arresti' sommari in piazza nella convinzione che il codice penale ti permetta di fare una cosa totalmente fuori di testa."

Segui Leonardo su Twitter