FYI.

This story is over 5 years old.

Musica

Guarda in anteprima il nuovo video di Pula+

Si chiama "Cerchio di Fuoco" e ha letteralmente dentro un pugno a tutti gli stereotipi che circondano la figura del rapper.

Quel drago di Pula+ ha quasi finito di scrivere il suo quinto album, Featuring Pula, che ha deciso di finanziare con una campagna su MusicRaiser. Il suo nuovo video è per un pezzo tratto proprio da quel disco, e oggi ve lo facciamo vedere in anteprima. Si intitola "Cerchio di fuoco" ed è una sorta di viaggione autobiografico in cui Pula ricorda alcuni momenti imbarazzanti della sua carriera per capire bene il loro ruolo nella sua vita, e culmina con un bel pugno sul mento.  Trovate il video qua in fondo, dopo la spiegazione che Pula stesso ci ha regalato: è un'analisi approfondita del testo e della sua visione, che abbiamo deciso di riprodurre qua sotto integralmente.

Pubblicità

"Cerchio di fuoco" è il primo estratto dal mio nuovo album, Featuring Pula, che ho intitolato così perché ci sono io in tutte le canzoni… direte "ovvio, certo" e in effetti è così ma ci sono io nel senso che ci sono come non ci sono mai stato. Non a caso, questo è un pezzo in cui parlo di me e per me. Penso che sarebbe figo che ogni artista, ogni tanto, facesse qualcosa di simile, così, oltre a offrire musica, si metterebbe sul piatto la propria esperienza di vita, senza la quale, la canzone (bella o brutta che sia) rimarrebbe vuota.

Il brano affronta, appunto, temi personali, a partire dal mio approccio alla musica fino ad arrivare alla terza strofa in cui parlo di un episodio avvenuto quando avevo 14 anni: ero ubriaco e in paranoia per un live che stavo per fare in questo locale, sono andato nel bagno a pisciare e, una volta fatta, ho visto una pozza di urina per terra… ho pensato fosse mia e l'ho asciugata tutta anche se, indubbiamente, era di chiunque fosse entrato in quel cesso quella sera. Insomma, uso questo episodio per parlare dei sensi di colpa all'apparenza insensati, per dire che si può pagare anche per qualcosa che non si è fatto, e questo mi fa incazzare, prima di tutto con me stesso.

Così, a un certo punto arriva la scena madre del video, quella in cui mi tiro un pugno sul mento, un uppercut (e mi sono fatto male sul serio), e questo succede subito dopo la seconda strofa, perché in quei versi gioco a essere in pieno l'artista, Pula+, infatti metto gli occhiali da sole, inizio dicendo "è il ritorno dell'originale…" eccetera. L'uppercut riporta tutto alla realtà, quel pugno sono io che amo e odio me stesso, un po' come in Fight Club (che mi ha ispirato) uccido una parte di me, dandole al tempo stesso tutta l'importanza che merita. Ed è un pugno che taglia il brano, come a sancire uno stacco tra me personaggio e me persona reale, dando vita alla massima sincerità d'espressione. In altre parole ho voluto dare un pugno a tutti gli stereotipi del rapper, dell'artista infallibile e con questo nuovo disco sancisco, in pratica, il nuovo inizio della mia vita musicale.

Questo brano è una confessione e le immagini del video mettono in scena questa cosa ritraendomi mentre parlo a uno smartphone—il confessionale dei nostri giorni—all'interno di una palestra, il classico luogo da circolo degli alcolisti anonimi, dove ci si confessa senza preti. Lo smartphone ha realmente ripreso la scena che è andata in diretta sulla mia pagina Facebook. Il video, diretto da Francesco Coia e Dimitrije Roggero, è la ripresa della mia confessione allo smartphone, avvenuta davanti a tutti, il mio sfogo pubblico, di fronte ai miei fan e a chi era connesso e magari ha schiacciato play.

Contribuisci all'album di Pula+ su Musicraiser. Segui Noisey su Facebook e Twitter.