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Qualcuno ha distrutto la stella di Trump a Hollywood con un piccone

Aggiornamento: Austin Clay, accusato di vandalismo e già dietro le sbarre, sarebbe stato rilasciato grazie al pagamento del riscatto di 20.000 dollari da parte di James Otis, che nel 2016 aveva distrutto la stella di Trump con mazza e piccone, come riporta il Los Angeles Times. Secondo TMZ, Otis è impaziente di incontrare di persona il suo compagno di scorribande per poter discutere insieme del loro odio profondo per Trump, del miglior piccone sul mercato e di come programmare il prossimo attacco non appena la stella verrà ripristinata.

La stella di Donald Trump sulla Walk of Fame di Hollywood è stata vandalizzata di nuovo: dopo i graffiti, gli escrementi di cane e il muro di confine costruitole attorno, questa volta qualcuno è passato alle maniere forti, distruggendola a colpi di piccone. Secondo NBC Los Angeles, un uomo si sarebbe avvicinato alla stella alle prime luci dell’alba di mercoledì 25 luglio, avrebbe furtivamente estratto un piccone da un insospettabile custodia per chitarra e avrebbe iniziato a colpire senza pietà, fino ridurla a un piccolo cumulo di macerie.

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La cosa davvero strana, oltre al fatto che l’uomo trasportasse un piccone in una custodia per chitarra ovviamente, è che subito dopo si è recato lui stesso in una stazione di polizia per denunciare la propria azione agli agenti.

L’autore dell’atto vandalico è stato ora identificato come Austin Clay, 24 anni, ma non è chiaro quale fosse il suo movente—anche se, come accade spesso con Trump, gli spunti non mancano: nelle ultime settimane, le minacce via Twitter all’Iran, i rapporti poco chiari con Putin, e l’approvazione delle separazioni sistematiche dei figli di migranti dai genitori potrebbero essere solo alcune delle motivazioni di questo gesto di protesta.

Questa, però, non è certo la prima volta in cui qualcuno decide di sfregiare il riconoscimento intitolato a Trump sulla celebre Walk of Fame, attribuito nel 2007 per il suo ruolo in The Apprentice. Già nel 2016, un uomo travestito da operaio aveva demolito completamente la Stella di Trump con una mazza, dichiarando in seguito di averlo fatto per poter poi vendere all’asta i pezzi e finanziare le accuse di molestie sessuali contro Trump. Se il vandalo di mercoledì dovesse incorrere nella stessa pena inflitta al suo predecessore, rischierebbe la detenzione fino a tre anni—ridotta poi a soli 20 giorni di lavori socialmente utili e una multa da 4400 dollari, secondo quanto riporta NBC LA.

La scorsa volta, era bastato un mese per ricostruire la stella di Trump distrutta, quindi molto probabilmente il nome dell’attuale presidente degli Stati Uniti tornerà presto sulla Walk of Fame, in attesa che altri vandali coraggiosi ci disegnino sopra una svastica, ci piscino sopra o riescano con altri potenti mezzi a distruggerla definitivamente.

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