Il terremoto che alle 20:57 di domenica ha colpito l’isola di Ischia, procurando danni relativamente ingenti in rapporto al magnitudo, ha sollevato una serie di polemiche sull’abusivismo e sul rischio di costruire case e alberghi in una zona a così alto rischio geologico. Quest’area della Campania, infatti, è costituita da un sistema di faglie attive che si estende tra il Supervulcano dei Campi Flegrei, il Vesuvio e lo stesso Monte Epomeo, la montagna più alta dell’isola — un cosiddetto horst vulcano-tettonico, ovvero un pilastro tra faglie con annesso cratere potenzialmente esplosivo.
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