Gli ultimi due secoli sono stati tempi duri per gli esploratori. Gli esseri umani hanno fatto visita a praticamente tutti i posti possibili sulla Terra almeno un migliaio di volte a questo punto e la sensazione è che non ci sia più alcun luogo dove andare che sia completamente nuovo e inesplorato. Presto, però, gli aspiranti esploratori potranno usare un robot per sondare la prossima frontiera — la Luna.
Un team di ingegneri spaziali sta lavorando a un metodo per permettere alle persone di esplorare la Luna senza dover rispondere a tutti quei requisiti antipatici da astronauta. Se il piano ha successo, presto chiunque di noi potrà controllare nanobot lunari altamente tecnologici da quel vecchio computer che abbiamo in camera.
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Il progetto, chiamato Lunatix, è ancora a uno stadio iniziale di progettazione. Se tutto va come pianificato (il team deve ancora capire come finanziare l’iniziativa), avranno un modello funzionante sulla Luna nel giro di quattro anni. I giocatori saranno in grado di pilotare un nanobot — un rover da meno di un chilo e mezzo munito di quattro ruote — in giro per la superficie della Luna, tramite un videogioco installato sul computer di casa. Inoltre, mapperanno le parti della Luna che non sono mai state esplorate dall’uomo.
Stando a Jorge Fiebrich, ingegnere dell’ESA e uno dei fondatori del progetto Lunatix, lui e colleghi hanno scelto di rivolgersi alla comunità internazionale di giocatori di videogiochi sia per la grande quantità di utenti, sia perché potrebbero essere la risorsa economica primaria della loro idea. Le vendite di giochi per PC aumenteranno, secondo le previsioni, fino a 29,4 miliardi di dollari entro la fine del 2017.
Fiebrich e il suo team hanno parlato con alcune aziende di videogiochi, tra cui Valve — creatrice di Half-Life e della piattaforma Steam — e mi ha detto che sono molto interessate alla proposta.
“Abbiamo tenuto colloqui con scienziati, giocatori e utenti incontrati per caso e il feedback che abbiamo ricevuto è stato fantastico,” ha detto Fiebrich. “Le persone sarebbero felicissime di poter controllare un pezzo di hardware vero che si trova nello spazio. Erano tutti entusiasti.”
Gli utenti sarebbero in grado di controllare il nanobot attraverso un programma sul loro computer e vedere attraverso la camera connessa ad esso. Per gestire il ritardo di segnale tra la Terra e la Luna — Fiebrich ha detto che sarebbe circa di tre secondi — il team sta implementando animazioni in realtà aumentata per mostrare agli utenti il processo delle azioni che compiono. “Non vogliamo usare la classica rotellina che gira di Windows, perché è frustrante,” ha detto.
Lunatix ha intenzione di mandare cinque nanobot sulla Luna. Il primo sarebbe venduto al miglior offerente — Fiebrich dice che l’asta partirebbe da circa 15 milioni di dollari — e quella persona avrebbe il pieno controllo del nanobot. Altri utenti avrebbero la possibilità di acquistare turni di tempo sugli altri due rover, che costerebbero circa 500 dollari per 20 minuti.
E per i giocatori che non vogliono affrontare la spesa di un turno, Fiebrich ha detto che stanno lavorando a una versione virtuale che può essere giocata per crediti. (Dato che i bot non potranno essere operativi durante le notti lunari il programma virtuale servirebbe anche a tenere i giocatori impegnati finché i bot non saranno di nuovo disponibili). I due ultimi nanobot potranno essere utilizzati spendendo questi crediti.
“A prescindere da quale sia la tua possibilità economica, avrai la possibilità di controllare il vero hardware,” ha detto Fiebrich.
Fiebrich ritiene che i quattro nanobot disponibili al pubblico possono lavorare per 60 turni al giorno — 240 slot in totale — per due settimane alla volta prima di doversi ibernare durante i 14 freddi giorni di notte lunare, quando la Luna ha ruotato per metà intorno alla Terra e le temperature calano a – 170 °C (I bot sono progettati per funzionare a energia solare).
Mentre gli utenti guidano i nanobot in giro, le telecamere e i sensori mapperanno la superficie della Luna e prenderanno nota di informazioni su temperatura e suolo. I giocatori che esploreranno il satellite saranno, in un certo senso, pionieri.
“Già che siamo lì, perché non raccogliere un po’ di dati e aiutare l’umanità a lasciare questa roccia,” ha detto Fiebrich. “Se non puoi contribuire andando davvero sulla Luna, puoi farlo dal tuo computer di casa, prendendo parte all’esplorazione.” Il loro obiettivo è lanciare i nanobot su uno dei lander Peregrine della compagnia priva di ricerca spaziale Astrobiotic, che intende inviare qualsiasi esperimento o tecnologia sulla Luna o nella sua orbita, purché qualcuno paghi il biglietto multi-milionario per il viaggio. Il lancio del primo lander Peregrine è previsto per il 2019, a bordo di un veicolo United Launch Alliance.
Fiebrich ha detto che i nanobot non saranno in grado di raggiungere il lato oscuro della Luna senza l’aiuto di ulteriori satelliti, dato che si perderebbe il contatto diretto con la Terra.
I nanobot sono stati creati tenendo in considerazione la visione dell’ESA per un Villaggio Lunare. Un’idea tirata fuori per la prima volta dal direttore generale dell’ESA, il suo scopo è sostituire la Stazione Spaziale Internazionale creando un cluster di basi e porti di ricerca sulla Luna da condividere con la comunità spaziale globale (benché non si parlerà di niente di effettivo prima degli anni 2020). Fiebrich ha detto che i dati raccolti dai giocatori potrebbero servire per capire dove mettere questi villaggi.
“Sarei emozionato all’idea di poter controllare un pezzo di hardware nello spazio o sulla Luna,” ha detto Fiebrich. “Ma se sapessi che questa cosa potrebbe addirittura aiutare l’umanità a costruire degli insediamenti lunari più avanti nel futuro — magari ci vorrà qualche anno, magari qualche decennio, non importa. Se sapessi di aver contribuito a questa cosa, diamine, sarebbe fantastico. Ditemi dove devo firmare.”