Ultimamente la direzione artistica del progetto cantautorale Povia mi hanno fatto un po’ storcere il naso, i fotomontaggi, i video con la webcam del portatile e quell’attitudine DIY marcia ha rovinato tutto ciò che di buono era stato costruito con “Chi Comanda Il Mondo”, il capolavoro di cui anche Barnard si era innamorato.
Quel sottile spazio tra freak di internet, gentismo e musica ormai è un campo di battaglia in cui tutti provano a farsi spazio (ricordiamo, con piacere, l’esperimento “Liberi Marò“), ma da oggi nell’arena c’è un nuovo avversario, che potrebbe cancellare Povia dai vostri ricordi (ma non dal mio cuore).
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Si chiama Matteo ed è una specie di mash up tra Giuseppe Povia e Giuseppe Cruciani, praticamente il sogno di ogni milf italiana che abbia partecipa almeno ad un raduno della Lega, e la sua canzone è la preghiera per un’Italia migliore in cui i carabinieri freddano Amed Kabobo a colpi di pistola: “Rivoglio la mia Italia, rivoglio aria sana: una città libera… CARABINIERE SPARA”.
Il video è qualcosa di meraviglioso e in generale è quattro spanne, qualitativamente parlando, sopra alle produzioni di Povia, ma ciò che ci ha conquistato non sono i suoi manierismi o il bell’aspetto, ma piccoli capolavori lirici come “no, non mi importa del tuo PIL di merda”.
Il suo canale YouTube è una miniera d’oro, ma il suo profilo Facebook non è all’altezza e sfrutto l’occasione (spero che Matteo stia leggendo) per offrirmi come social media manager in cambio di un’opzione del 10% sulle sue future ricchezze.
Questa invece è “Carabiniere Spara” vista dagli occhi del suo autore mentre si finge un ufficio stampa incapace:
Il nuovo singolo di Matteo Greco.. Un grido cupo per far capire che l’Italia ha bisogno di tornare ad essere uno Stato sicuro in cui è possibile uscire di casa liberamente e vivere serenamente: quella stessa serenità che tutti i cittadini chiedono a gran voce dopo tanti sacrifici e tasse copiosamente pagate.
#CARABINIERESPARA