Musica

Tutto quello che sappiamo sugli arresti per la strage di Corinaldo

I colpevoli sarebbero sei ragazzi tra i 19 e i 22 anni, che derubavano il pubblico di concerti e serate in tutta Italia e usavano lo spray urticante per fuggire.
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Immagine via Twitter - Vigili del Fuoco

Sabato 3 agosto i carabinieri di Ancona hanno arrestato sette persone in quanto ritenute responsabili della strage di Corinaldo avvenuta a dicembre 2018, in cui sei persone morirono schiacciate dalla calca prima di un concerto di Sfera Ebbasta. A causarla era stato l'uso di uno spray urticante al peperoncino che aveva fatto scattare un momento di panico collettivo. Per fare ordine nella questione, abbiamo messo in ordine tutti i fatti riportati dai giornali negli ultimi giorni.

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CHI SONO GLI ARRESTATI E DI COSA SONO ACCUSATI?

Come riportato dal Post, gli arrestati sono tutti residenti in provincia di Modena. Secondo l'ordine di arresto del gip di Ancona, facevano parte di una banda che derubava persone in discoteca in giro per l'Italia. Sei di loro hanno tra i 19 e i 22 anni: si chiamano Ugo Di Puorto, Raffaele Mormone, Badr Amouyah, Andrea Cavallari, Moez Akari e Souaid Haddada. È stato inoltre arrestato il proprietario di un "Compro Oro" di 65 anni. Secondo i carabinieri, inoltre, faceva parte del gruppo anche un ragazzo di 25 anni morto lo scorso aprile in un incidente stradale.

Per tutti l'accusa è di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti con strappo e rapina; il sessantacinquenne è inoltre accusato di ricettazione, i sei ragazzi di omicidio preterintenzionale e lesioni personali.

CHE COSA È SUCCESSO LA SERA DELLA STRAGE?

L'accaduto della sera della strage è stato ricostruito dal gip Carlo Cimini. I sette erano arrivati alla Lanterna Azzurra di Corinaldo verso le 23:50. Divisi in due gruppi, avevano cominciato a tentare di derubare i presenti, sottraendogli oggetti come collane, catenine, bracciali o orologi. Dopo aver rapinato cinque persone, però, qualcuno li aveva notati: uno di loro, Ugo Di Puorto, ha quindi usato lo spray urticante come diversivo per riuscire a fuggire. Questo ha generato, come risaputo, un momento di panico collettivo: i presenti hanno cominciato a riversarsi fuori dalla discoteca e, dati anche problemi con le vie di fuga e i sistemi di emergenza, sei persone sono rimaste morte schiacciate nella calca.

COME, DOVE E DA QUANTO OPERAVANO I COLPEVOLI?

La procura ha scoperto che tra ottobre 2018 e luglio 2019 i colpevoli avevano usato la stessa strategia del concerto di Sfera Ebbasta per compiere decine di rapine in giro per l'Italia, sempre a concerti e DJ set di musicisti molto famosi, informandosi sui locali, sulla loro capienza e sui parcheggi disponibili. Tra i luoghi in cui hanno operato ci sono stati Roma, Milano, Padova, Bologna e Disneyland Parigi.

Spesso, come ha spiegato Repubblica, si facevano accompagnare da un cinquantenne che fingeva di essere un loro genitore, obbligato ad accompagnarli dietro minacce e percosse. L'ordinanza di arresto parla di "calci, pugni, percosse mediante l'utilizzo di mazze da baseball o spegnimento di sigarette sul suo corpo". Quest'uomo ha poi denunciato uno dei membri del gruppo, portando gli investigatori verso l'individuazione dei colpevoli.

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COME SONO STATI INDIVIDUATI I COLPEVOLI?

Oltre alle testimonianze dei presenti e alla denuncia del cinquantenne che ha denunciato uno di loro per percosse, la procura di Ancona è arrivata all'identità dei colpevoli a partire da un precedente: qualche mese prima un gruppo di ragazzi era stato fermato e trovato con cinque catenine appena rubate. I sospettati erano stati quindi sottoposti a intercettazioni telefoniche, ad accertamenti e alla sorveglianza delle loro automobili. I carabinieri hanno analizzato i loro tracciati telefonici, scoprendo così che la sera della strage si trovavano tutti a Corinaldo alla Lanterna Azzurra.

Repubblica ha riportato alcuni virgolettati tratti dalle "centinaia di ore" di intercettazioni: "Siamo andati a una festa fra e son morte 6 persone". "Vecchio, spray, iniziava a tossire fra, la gente che urlava, la gente che iniziava a cadere, io ho saltato tre persone fra, ho passato certe cose fra". "Andavamo avanti a sgasare. Io le facevo… per riuscire anche a non pagare fra, lo usavamo anche per non pagare. Mamma mia fra ci aveva preso la mano!" "Ti ricordi a Firenze, in Toscana, entravi… eri il maestro dello spray".

Nelle intercettazioni, i ragazzi dicono inoltre di aver incontrato Sfera a un Autogrill la sera della strage: "Se non era stato per i morti te lo giuro […] lì, gliela faceva"; "Io lo schifo proprio come persona, ci stavo per litigare in Autogrill, lo stavo per bussare quel figlio di […]".

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