Anche nella discografia indie le discussioni nerd sui dischi sono sempre state “privilegio” di uomini - spesso bruttini. Trovatemi una cazzo di rapper donna che spacchi, in Italia. Insomma, questo è quel che è. Se vogliamo che cambi, non servono quote rosa (possono aiutare, ma non sono la soluzione) bensì credo in un lento cambiamento della consapevolezza che ha a che fare con la normalizzazione di una idiozia divenuta normalità. Se una persona vale, vale al netto del sesso che ha ma per le qualità che mette in gioco.
Francamente cerco di non pensare mai "mancano donne nella lineup, ora mi metto a cercare qualche artista femminile", perché mi sembrerebbe altrettanto indelicato che non porsi affatto il problema. Qualche volta mi sono intristito accorgendomi che in un nostro evento ci fossero poche artiste donne e a volte ho provato a porci rimedio… diciamo che mi fa piacere quando riusciamo ad avere qualche artista donna in uno slot importante, come PJ Harvey al Todays lo scorso anno. Quest’anno al Siren avevo preso di mira almeno quattro artiste donne che per motivi diversi non sono entrate. Però in un caso e nell’altro sono cose di cui mi accorgo a cose fatte, perché cerco di fare scelte basate sulla musica prima che sul genere di chi la fa.
Ho contattato anche altri addetti ai lavori per chiedere la loro opinione sulla questione. Dino Lupelli di Elita e Linecheck, Giorgio Riccitelli di Radar Concerti, Andrea Zanata di Home Festival, Ercole Gentile di MusicalZoo e presidente di Italian Music Festivals. Le loro opinioni e parole sono preziose, ma riportarle per intero in questo articolo lo avrebbe reso decisamente troppo lungo. Le trovate tutte a questo link, insieme a quelle non editate di Carlo Pastore, Pietro Fuccio e Chris Angiolini.I festival considerati per creare il campione sono, in ordine alfabetico: Acieloaperto, AMA, Anightlikethis, Apolide, Balla Coi Cinghiali, Beaches Brew, Bleech, Club to Club, Dancity, Disintegrate Your Ignorance, Eleva, Ferrara Sotto le Stelle, Festival Moderno, Firenze Rocks, Flowers, Goa Boa, Handmade, Home Festival, I-Days, Indierocket, Jazz Re:Found, Kappa Futurfestival, La Tempesta Sul Lago, Linecheck, Locus, Lumen, MetalItalia, MI AMI, Mojotic, Movement, MusicalZoo, Nameless, Nextones, No Silenz, Ortigia Sound System, Polifonic, Repubblica Indipendente di Lu, Sherwood, Spilla, Spring Attitude, Rock in Roma, Siren, Tener-a-mente, Terraforma, TOdays, Unaltrofestival, Venezia Hardcore, VIVA!, Ypsigrock, Zanne, Zuma. Elia è su Instagram. Segui Noisey su Instagram e FacebookInutile dire che un po' abituato "all'italiana", dopo cotanta ospitalità, mi aspettassi un report che si sarebbe speso in lodi sperticate. Invece ci ritrovammo con una recensione piuttosto tiepida che puntava il dito su una scarsissima presenza femminile. infatti l'unica ad esibirsi fu un ancora sconosciuta Grouper. Ancora una volta il mondo anglosassone era un passo avanti a noi ed attento ad una visione d'insieme. fu una delusione che mi portò a riflettere sull'importanza di una molteplicità di linguaggi, espressioni e fattori che un festival contemporaneo dovrebbe sempre prendere in considerazione.