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Tecnologia

Il pop fatto dai militari ci regala i videoclip più assurdi di YouTube

Forse non lo sapevate, ma le band formate da soldati hanno imparato a rockeggiare.

Una donna che indossa un berretto militare verde e una giacca di pelle canta davanti a una band in divisa da soldato. In lontananza bruciano dei copertoni e una serie di elicotteri d'attacco vola in formazione sopra di loro: armi mortali che sovrastano la musica. Si vedono soldati correre su un campo di battaglia, carri armati che sparano dai loro cannoni e un convoglio corazzato per trasportare i soldati che avanza mentre la donna continua a cantare e il chitarrista si lancia in un assolone.

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Stiamo parlando di un video musicale che promuove il Servizio di Stato per la Protezione delle Frontiere dell'Azerbaigian, il reparto militare che sorveglia i confini del paese dell'Europa orientale. Si tratta di propaganda ufficiale di stato, prodotta dai militari e disponibile sul canale SBS di YouTube dell'Azerbaigian.

Il tutto compone uno strano mix di temi militari e musica pop, ed è solo la punta dell'iceberg. Dalla Cina, alla Russia, all'Iraq fino agli Stati Uniti d'America, i militari amano spendere soldi per produrre video musicali di grande impatto visivo ma anche involontariamente surreali. In effetti, ci si potrebbe ridere su se non promuovessero messaggi come l'importanza della guerra.

In Sudamerica, le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (FARC) hanno combattuto contro Bogotà per più di cinquant'anni. Durante la lunga guerra, le FARC hanno talvolta deposto le armi per diffondere pezzi rap dove si lanciano in dissing contro il governo e chiedono la pace. Così, per non restare indietro, l'esercito nazionale della Colombia ha pubblicato il proprio video musicale ‘Sword of Honor.’ Questa traccia pop infarcita di autotune racconta la storia di un giovane soldato che sconfigge i ribelli e salva le vittime dei rapimenti prima di tornare a casa dalla sua famiglia molto preoccupata per lui.

Tutti questi video musicali costituiscono in qualche modo una forma di propaganda. Se da un lato le due fazioni colombiane contrapposte cercano di influenzare l'opinione pubblica attraverso la musica, dall'altro la Cina e la Russia usano le canzoni per reclutare nuovi soldati. Ad esempio, l'Esercito Popolare di Liberazione cinese ha scelto dei testi rap militanti per parlare di una guerra imminente abbinati a riprese di mezzi militari in azione e scene di addestramento per coinvolgere i giovani. Questo video dell'aviazione russa sfrutta lo stesso principio — entrambi i paesi hanno ancora l'obbligo di leva militare.

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In termini di puro delirio militare, comunque, nulla raggiunge i picchi dei video musicali prodotti dall'esercito iracheno PER l'esercito iracheno. Uno tra i video più popolare del genere ha totalizzato più di 55 milioni di visualizzazioni.

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Una delle punti di diamante della musica militare in Iraq è Shams al-Maslawe, una cantante che spesso compare vestita di tutto punto con una divisa da soldato. Allo stesso modo, le forze speciali irachene hanno prodotto un video in cui un cantante in tenuta militare esalta le gesta dei soldati mentre brandisce un fucile d'assalto. I militari iracheni adoravano produrre questi video e ogni ramo aveva il proprio set di pezzi super prodotti, potete trovarne ancora molte sulla loro pagina Facebook ufficiale.

L'America, naturalmente, non è estranea al fenomeno dei video musicali militari assurdi. Ricordate quando Katy Perry era entrata a far parte del Corpo dei Marines degli Stati Uniti? Oppure di quando, in California, la Guardia Nazionale ha prodotto un video musicale con protagonisti i suoi soldati? C'è anche un'azienda che lavora per la Difesa che ha pagato una band indie per esibirsi di fronte alle riprese stock di un F-35 Joint Strike Fighter. L'Air Force degli Stati Uniti, invece, ha pubblicato una cover punk del suo inno ufficiale (sì, l'Air Force ha un suo inno) e ha una band ufficiale di nome Max Impact.

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E in Italia com'è la situazione per il pop composto, suonato e interpretato da militari? Come appreso dal sito rivistailitare.it, dalle nostre parti dopo ”un ritardo di anni rispetto alla cultura americana, anche in Italia la guerra e la vita militare stanno entrando nella musica pop. In più, ne sono autori e interpreti i militari che sono stati in missione.” A tenere alta la bandiera del genere in Italia è Rosario Morisco, cantautore e militare dell’Esercito Italiano che ha partecipato a missioni. di pace: Bosnia, Kosovo, Macedonia, Afghanistan. Morisco è arrivato a calcare il palco di Sanremo nel 2008 con il brano ”Signorsì,” che come racconta a Pippo Baudo nel video qui sotto, è stato scritto a Kabul tra le montagne dell'Afghanistan una notte che non riusciva a dormire.

Viviamo in un mondo costruito e mantenuto da un vasto apparato militare-industriale e questi video musicali sono solo una piccola parte della cultura pop creata da quell'apparato.

Questo articolo è comparso originariamente su Motherboard US e la traduzione contiene una piccola aggiunta della redazione italiana. Indovinate quale?

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