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La vera guerra tra bande che ispirò I Guerrieri della Notte

Abbiamo parlato con il regista di "Rubble Kings", che ci ha raccontato la sua infanzia tra le gang e come abbiano influenzato la nascente scena hip-hop.

Negli anni tra il 1968 e il 1975 c'è stata una guerra tra gang a New York. I giovani dei cinque distretti, ai tempi espressione di segregazione razziale, passavano la maggior parte del tempo a fare casino e a cucirsi toppe sui giubbotti per far notare la propria appartenenza a una tribù. Dal Bronx al Lower East Side, da Brooklyn a Staten Island, le bande avevano un territorio da difendere e una reputazione da crearsi, mezzi per sentirsi parte della società all'interno di un ambiente a pezzi, post-apocalittico. Lo stile di vita di queste gang è stato immortalato da documentari e film di culto come 80 Blocks From Tiffany's e il famoso I Guerrieri della Notte, che come è noto rubarono l'idea della "conferenza di pace tra gang" da un vero incontro avvenuto negli anni Settanta.

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Shan Nicholson è figlio di questa cultura. È cresciuto negli anni successivi a questo periodo buio ed è stato testimone della pacificazione di quartieri avvenuta con l'emergere dell'hip-hop. Il suo film Rubble Kings, uscito quest'estate, si incentra su quei giorni e sul giro di boa che ha portato alla nascita dell'hip-hop e alla rivoluzione culturale che conosciamo. Gli abbiamo fatto alcune domande sulla sua infanzia, sui graffiti di New York e altro, e lui ci ha regalato il mixtape di Rubble Kings che trovate alla fine dell'intervista.

Un parco giochi di New York negli anni Settanta.

NOISEY: Quando e dove sei nato?
Shan Nicholson: Mi sono trasferito a New York quando avevo cinque anni. Sono cresciuto a Long Island City, nel Queens, nei primi anni Ottanta, quando era un posto molto diverso da ora. Era un quartiere industriale molto grigi a quei tempi. C'era molta prostituzione e molti palazzi abbandonati. Mi ricordo che la gente veniva da noi col furgone ad abbandonare i vecchi divani per strada, e poi se ne andava. Ma a noi ragazzini piaceva il nostro quartiere, quindi prendevamo quel divano e lo usavamo per giocarci per una mezza giornata. Il nostro passatempo preferito era arrampicarci sugli edifici abbandonati ed esplorarli. Cercavamo di sfruttare quello che c'era. Non c'era nulla da fare, quindi ci inventavamo qualcosa.

Shan Nicholson sul treno negli anni Ottanta.

Ho letto che sei cresciuto agli albori dell'hip-hop. Eri abbastanza grande per andare alle feste e pittare i treni?
Non faccio parte della primissima generazione, ma direi di quella subito dopo. Ero un ragazzino nei primi anni Ottanta. Mi ricordo delle feste al parco vicino a casa mia. Mi ricordo che giocavo a baseball e si sentiva "Trans-Europe Express" dei Kraftwerk per ore nel parco. Pareva che la facessero andare TUTTO IL GIORNO! E poi ai tempi NYC era molto più selvaggia: la gente camminava con i boombox a cannone dappertutto. Mi ricordo che c'era musica ovunque, di tutti i tipi. Il mio quartiere era a maggioranza latinoamericana, quindi si sentivano salsa e merengue a ogni angolo.

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Ho fatto in tempo a vedere i treni ricoperti di graffiti, ma quando ho iniziato a pittare nell'88 la generazione prima della mia aveva già smesso. Io faccio parte della generazione subito dopo, in pratica disegnavamo su tutto quello che girava attorno alla metropolitana, stazioni, generatori, tetti, praticamente ogni superficie disponibile in città.

Che cosa ascoltavano le gang tipo Savage Skulls, Seven Immortals e Black Spades? Latin funk? C'erano delle band affiliate? Parlami dei Ghetto Brothers.
Per quel che ne so, le gang erano piuttosto aperte musicalmente. Ascoltavano principalmente rock, ma anche funk e latin funk, ecc. Di sicuro ogni gang aveva il suo inno. Per esempio, Bambaataa mi ha rivelato che l'inno dei Black Spades era "Soul Power" di James Brown. Quando James cantava "SOUL POWER" tutta la gang rispondeva "SPADE POWER!".

I Ghetto Brothers sono i personaggi centrali di Rubble Kings. Erano una delle gang più grosse ai tempi, ma avevano una maggiore consapevolezza politica delle altre bande cittadine. Avevano anche una band latin funk incredibile. I Ghetto Brothers erano anche i responsabili del famoso trattato di pace di Hoe Avenue di cui parliamo in Rubble Kings, quando tutte le gang si ritrovarono e misero da parte le loro differenze per assicurare la pace. La loro storia è fenomenale, fu questa a ispirarmi a creare Rubble Kings.

I Seven Immortals del Bronx

Quando ho intervistato Parris Mayhew del leggendario gruppo hardcore Cro-Mags, mi ha detto che si sentiva al sicuro all'interno del quartiere essendo cresciuto nella zona dei Savage Skulls, perché loro in un certo senso proteggevano gli abitanti. Avevi la stessa sensazione negli anni Ottanta?
Quando ero ragazzino io non c'erano più bande di fuorilegge nel mio quartiere. Però sì, per molte piccole comunità le gang rappresentavano le istituzioni locali, e proteggevano il proprio quartiere. Si svilupparono negli anni Settanta, proprio nel mezzo dell'esplosione dell'eroina, così cacciavano via gli spacciatori e i tossici. E poi in alcuni di questi quartieri la polizia praticamente non si faceva mai vedere, quindi le gang funzionavano da polizia in un certo senso. Se qualcuno ti rapinava, potevi rivolgerti ai capi locali per avere giustizia. Nel famoso documentario 80 Blocks from Tiffany's si vedono i membri di varie gang (principalmente Nomads e Savage Skulls), afro- o latinoamericani, che portano bandiere con la svastica, elmetti da SS e cose del genere. Come se la procuravano, quella roba?!
Il fatto è che molte gang di quei tempi si ispiravano agli Hell's Angels e altre bande di motociclisti. Si identificavano con la cultura e lo stile di vita "fuorilegge". Citando DSR, uno dei membri del cast di Rubble Kings, "gli Angels erano ribelli e cercavano di scioccare la società, così ci siamo detti che potevamo farlo anche noi. Perché noi avevamo davvero qualcosa contro cui ribellarci". Quindi le svastiche e l'estetica da fuorilegge avevano questo significato. Alla fine volevano solo scioccare e spaventare la gente, così presero possesso di questi simboli, e li usarono per il loro scopo.

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Thee Bachelors (Bronx) che scavalcano una recinzione

Esistevano anche gang anti-razziste? Come si dividevano il territorio?
La maggior parte delle gang di cui ci siamo occupati nel Bronx e a Brooklyn erano miste dal punto di vista razziale. C'erano anche gang a maggioranza bianca nel Bronx del nord, come i Ministers, i War Pigs e i Golden Guineas. Per il territorio ci si combatteva ferocemente, in alcuni quartieri i confini tagliavano anche gli isolati. Tipo che non potevi oltrepassare un certo bidone delle immondizie in un certo isolato perché rischiavi di invadere il territorio di qualcun altro. Folle, no? Quanti anni avevi quando hai cominciato a collezionare dischi e a fare il DJ?
Ho iniziato a collezionare dischi a diciott'anni. A quei tempi producevo beat, quindi lo facevo principalmente per campionarli. Collezionavo soprattutto vecchio soul e funk, rock, jazz, ecc. Più avanti ho cominciato a fare il DJ e sono diventato davvero ossessionato dai vecchi break e dalla disco, ecc.

I Dukes da Brooklyn, pronti per calare sulla città.

Se dovessi scegliere cinque dischi fondamentali per rappresentare la New York dell'epoca, quali sarebbero?
Posso parlare solo per me stesso, ma nella mia esperienza alcune delle canzoni fondamentali che hanno avuto un vero impatto sulla mia formazione e su NYC sono:

1. "Planet Rock" - Afrika Bambaataa & Soul Sonic Force: Questa canzone ha semplicemente cambiato tutto. La si sentiva dappertutto, e pareva che fosse il ritmo di New York per tre anni di fila.

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2. "The Bridge" - MC Shan: Ho passato la giovinezza a poche strade di distanza dai projects di Queens Bridge, quindi questo era un inno dalle mie parti. Sembrava uscire da ogni auto che passava di lì, da ogni boombox appoggiato sul marciapiede. Era ovunque. Fu anche il pezzo che scatenò la beef tra BDP e Juice Crew, che negli anni Ottanta fu una roba importante.

3. "Straight Out The Jungle" - Jungle Brothers: Si tratta sempre del mio gusto personale, ma quando questo disco è uscito è cambiato tutto. C'era qualcosa di totalmente nuovo e fresco nella produzione e nell'atmosfera di questo pezzo.

4. "Break For Love" - Raze: Ho scelto questo disco perché rappresenta quando ho cominciato ad andare nei locali. Il pezzo era suonato dappertutto, fece un po' da introduzione alla house music per i ragazzini cresciuti con l'hip-hop.

5. "Hot Music" - Soho: Anche questo pezzo mi riporta al periodo dei locali. Lo associo alle feste Giant Step dei tardi anni Ottanta e primi Novanta. Quando partiva la gente automaticamente formava dei cerchi e si scatenavano le dance battle. Era un pezzo underground ma attraversava le barriere tra le diverse scene. I ragazzi hip-hop lo adoravano, quelli house lo adoravano… tutti lo adoravano.

Raccontami dell'impatto di un film come I guerrieri della notte, con il suo fedele seguito da tre decenni, e di come ti ha influenzato.
I guerrieri della notte è senza dubbio un classico per i newyorkesi. Tutti quelli che conosco l'hanno visto almeno una volta da ragazzini. Girando Rubble Kings, alla fine di ogni intervista abbiamo chiesto a ogni membro del cast che cosa ne pensasse de I guerrieri della notte. La maggior parte sorrideva e diceva: "Quella roba non poteva succedere nella realtà. Se tu avessi sparato a uno dei nostri, non saresti arrivato nemmeno alla stazione, figurarsi fino a Coney Island".

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Hai nostalgia del periodo pre-gentrification?
Questo è un argomento molto delicato per me. La risposta breve è sì. NYC aveva una magia che si è certamente persa. C'era un senso di pericolo e di opportunità ad ogni angolo ai bei tempi. NYC si è lasciata guidare dalla cultura del denaro e si è lasciata assimilare un po' troppo dal resto per i miei gusti. Mi piaceva la grinta che aveva quando ero piccolo.

SCARICA RUBBLE KINGS: The Mixtape QUI

Visita il sito ufficiale di

Rubble Kings

per vedere il film.