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Musica

Abbiamo intervistato lo spacciatore dell'Haçienda di Madchester

Vi raccontiamo la storia dell'uomo che ha messo l'acid nella acid house.

La scena legata alla acid house tra la fine degli anni Ottanta e l'inizio degli anni Novanta è diventata inestricabilmente legata all'ecstasy, nell'immaginario collettivo. Il fatto che il termine stesso acid house contenga all'interno la parola acid, per quanto accidentale, è estremamente esemplificativo di questa visione. Anche se è vero che la maggior parte dei primi raver apprezzava gli effetti delle pasticche e dell'MDMA, è anche vero che il prezzo dei è sempre stato estremamente proibitivo, quindi non tutti avevano la possibilità di consumarne a piacimento. Ed è in questa nicchia di mercato che l'acid è entrato a far parte dell'immaginario della acid house, per fornire un'alternativa molto più economica a chi la desiderasse.

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Volevo saperne di più del legame tra musica dance e acidi durante queli anni, quindi ho provato a contattare Mr. A, uno spacciatore di Manchester che era attivo quando la città viveva la sua fase Madchester. L'ho incontrato tramite un amico in comune, l'hooligan Colin Blaney, che una volta mi aveva parlato di questo tizio carico di pozioni, ai suoi tempi. Ecco quello che ci siamo detti sul ruolo degli acidi nella scena rave dei primi anni Novanta.

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THUMP: Secondo te perché tutti si dimenticano sempre degli acidi e si sperticano per raccontare la storia e il ruolo dell'MDMA?
Mr. A: Perché l'ecstasy va molto forte ancora oggi. Anche la qualità è tornata come quella di prima e questo significa che la gente è più portata a relazionarsi a ciò che conosce bene. Non è facile capire gli acidi, sopratutto oggi che non ci sono più molte persone desiderose di prenderne uno in mezzo a un club.

Quanto erano popolari gli acidi, all'epoca?
Direi che il 25% delle persone presenti in un club in cui si suonava la acid house era effettivamente sotto acido. Mentre l'altro 75% si faceva di ecstasy. Chi non poteva permettersi l'ecstasy ripiegava sugli acidi. C'era gente che si prendeva Strawberries, Supermen, Ohms, Microdots e Windowpanes, che era la qualità più forte. Le Windowpanes erano dei pezzettini di roba trasparente, che sembrava plastica. C'era gente che se li ficcava sotto le palpebre perché così l'effetto arrivava al cervello più in fretta.

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Cazzo. Mi sembra parecchio hardcore.
Sì. Io non l'ho mai fatta una roba così! Tutti i diversi tipi di acido, sostanzialmente, facevano la stessa cosa, ma alcuni erano un po' più forti. Si potevano anche comprare qualità di ecstasy molto economiche che venivano tagliate con l'acido e restituivano un effetto a metà tra le due cose. Molta di quella roba aveva dentro anche l'eroina, quindi ti faceva un effetto strano, un mix poco gestibile.

C'erano gruppi di persone nei club che si prendevano l'acido insieme. Si assicuravano di essere con persone con cui si trovavano a proprio agio, così da ridurre al minimo la possibilità di rimanerci sotto. C'era sempre un tizio che si faceva carico del ruolo di leader e tutti gli altri amici lo seguivano in giro per il locale, così che nessuno rimanesse in un angolo perso a fissare il soffitto. Tutti nel gruppo ballavano assieme e gridavano "Aciiiid! Aciiiid!" a tempo di musica. Non scherzo. Era molto importante stare con le persone giuste, perché il bad trip è sempre dietro l'angolo.

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Prendevi mai precauzioni quando dovevi vendere un acido a qualcuno che sembrava a rischio bad trip?
Non ho mai venduto un acido a persone che sembravano pronte a rimanerci sotto, o che arrivavano da sole. Gli acidi sono sicuramente un'attività di gruppo, per quanto mi riguarda.

Quali erano i ritrovi principali per gli appassionati a Manchester, al tempo in cui spacciavi?
Conspiracy, l'Haçienda, il Thunderdome. Tutte bellissime serate. L'Haçienda era un pochino più esclusiva delle altre due e la frequentazione era un po' più normale, c'erano meno criminali. Conspiracy era fico, ma alcune persone sostenevano che fosse troppo frequentato da gruppetti di gang che rompevano il cazzo a tutti. Non che sia mai successo qualche episodio violento: erano tutti strafatti di ecstasy o acido e non hai molta voglia di fare a botte in quelle circostanze. Il Thunderdome era pieno di ladri, hooligans e criminali generici, e infatti mi sentivo a casa in quel posto. Una volta c'è stato un incidente molto grave in cui dei tizi di una gang hanno sparato ad altri tizi direttamente davanti al locale, ma considerata la gente che lo frequentava poteva andare anche molto peggio. A tante persone piaceva il Thunderdome perché gli sembrava essere una versione terra-terra dell'Haçienda.

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Alcune persone organizzavo anche degli acid party a casa loro, ogni tanto. Semplicemente se ne stavano in botta nel salotto di casa mentre ballavano con gli amici la stessa musica che suonava nei club. Una notte di sballo ti costava cinque sterline messe in mezzo per fare la colletta, economicamente era molto vantaggioso.

Vendere acidi ti ha mai messo a rischio di finire nel mirino di qualche gang?
No, perché non c'era un giro di soldi così grande attorno agli acidi, per cui nessuno è mai venuto a rompermi il cazzo. Tante persone li vendevano parallelamente all'ecstasy, mentre alcuni addirittura vendevano acido per tirare su le 25 sterline necessarie a comprare l'MDMA. Bisogna ricordarsi che all'epoca tutta l'ecstasy era molto, molto costosa, non come oggi. Si potevano fare un sacco di soldi mettendosi a vendere acido, ed è per questo che c'erano tanti casini tra i "rappresentanti" di quel mercato.

Che cos'era meglio prendere secondo te? Gli acidi o l'ecstasy?
Potevi farteli anche entrambi. La musica era già di per sè un trip, quindi andava bene per l'acido, ma era anche molto energica, il che ti aiutava a goderti l'ecstasy. Alcune persone sostenevano che il tempo fosse un po' troppo veloce per gli acidi, e che fosse meglio spararseli con un altro genere di musica, tipo Bob Dylan o i Doors.

Molte persone sostengono che la acid house abbia dissolto le relazioni tra le varie firm di tifosi di Manchester, con storie di hoooligan dello United e del City che la risolvevano tutti abbracciati e strafatti a ballare fino al mattino. Gli acidi hanno avuto un ruolo in questa leggenda?
Assolutamente sì, hanno avuto lo stesso ruolo che ha giocato l'ecstasy. C'erano diversi gruppi da firm di tutte le squadre che da un giorno all'altro hanno smesso di menarsi e hanno cominciato a farsi e ballare. Gli acidi e l'ecstasy hanno sicuramente aiutato a togliere un po' di violenza da quell'ambiente, insieme a tutta la scena acid house che si era formata. Sono convinto che le droghe ti lascino qualcosa dentro anche quando scendono, voglio dire: non puoi passare dall'essere un bambolotto sorridente e abbraccioso a un violento pazzo maniaco. Un po' di quella serenità e allegria ti resta dentro per sempre. Gli acidi hanno aiutato alcune di quelle persone ad aprire la loro mente.

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Non sto dicendo che l'acido e l'ecstasy abbiano cancellato la violenza tra tifosi del City e dello United, ma alcuni membri delle due firm tornavano a casa dalle partite insieme per calarsi qualcosa in comitiva. Si portavano dietro un mangianastri e provavano a godersi l'esperienza il più possibile. Al tempo stesso c'erano una regola non scritta che gli imponeva di evitare la violenza quando si trovavano al Thunderdome o all'Hacienda, e limitare le botte ai giorni delle partite. Non mi sento di affermare che la violenza sia stata fermata dagli acidi o dall'ecstasy, ma sicuramente ha avuto un ruolo nella sua "regolamentazione", se così si può dire. C'erano degli armistizi da dedicare alla fattanza.

Secondo te perché l'ecstasy è rimasta popolare come droga da club, mentre gli acidi sono un po' scomparsi?
Una delle ragione è il calo dei prezzi a cui facevo riferimento prima. Ora che la qualità è migliorata diciamo che la dose vale il suo prezzo. Ci sono anche tante altre droghe che si prendono oggi dentro un club e che all'epoca non esistevano, il che lascia ancora meno spazio nel mercato per gli acidi, anche se restano ancora più economici della maggior parte delle cose che si possono comprare. La gente vuole pippare la cocaina quando va a ballare, una cosa che non capitava mai negli anni in cui "operavo" nei locali. Un grammo di cocaina costava 80 sterline, e non c'era molta gente che possa spendere 80 sterline a serata. Oggi è molto più economica che all'epoca. Diciamo che ai tempi tanta gente si faceva di acidi solo perché comprarli era infinitamente economico.

Credi che ci sarà mai una resurrezione dell'acido?
Tutto può succedere. Di sicuro oggi a Manchester gli acidi sono molto più richiesti che negli ultimi dieci anni.

Grazie, 'Mr. A'.

Noisey Italia