La mia ultima relazione seria è durata più o meno un anno e si è svolta per lo più in casa. Non starò qui a spiegare il motivo, anche perché il punto è un altro: per quanto mi sforzi di ricordare, in tutto quell’anno sono quasi certa di non avere mai usato il bagno di casa sua. E per “usare il bagno” intendo farci la cacca. Non solo perché c’era un silenzio inquietante e la camera subito attaccata al bagno era quella di sua sorella—che dal primo momento mi è sembrata un po’ schizzinosa—ma perché sostanzialmente non mi sentivo a mio agio. Ci è mancato poco che diventassi una di quelle ragazze che scappa con una scusa qualsiasi da casa del fidanzato per andare a fare la cacca nel bar di fronte. E sì, “quelle ragazze” esistono.
Mi imbarazzava stare più di qualche minuto al bagno, e ancora oggi è così quando frequento qualcuno e quel qualcuno è nelle vicinanze—non importa se siamo a casa mia o a casa sua. Quindi il problema non è nemmeno che preferisco fare la cacca a casa mia.
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I maschi imparano ben presto a celebrare il loro processo di evacuazione. Si inventano un sacco di sinonimi per l’atto e in gita scolastica chi fa la scoreggia più potente è il più figo. Ma tra ragazze non è così. Le ragazze, almeno per il modo in cui vengono viste ed educate, devono esere “carine”.
Quelle che ruttano, scoreggiano o osano parlare degli svuotamenti del proprio intestino sono poco femminili. E questo è il motivo per cui per molte ragazze non c’è nulla di peggio che farsi scappare una puzzetta davanti al proprio ragazzo o stare più di dieci minuti in bagno, essendosi premurate di aprire i rubinetti per mascherare i rumori.
Certo, emettere flatulenze davanti a qualcuno a cui si vuole sembrare impeccabili può creare disagio—ma forse il problema è proprio questo. Le donne dovrebbero davvero mostrarsi perfette e misteriose per tutta la durata di una relazione, anche a discapito del proprio benessere fisico? In un mondo ideale, no. Spesso, in pratica, purtroppo sì.E nella maggior parte dei casi è per un’idea che imponiamo a noi stesse.
Esistono pagine e pagine di forum interamente dedicate a donne disperate che non sanno cosa fare. Ragazze che devono sopportare atroci mal di pancia o scappare di mattina presto dalla casa del proprio ragazzo per andare al bagno.
Perciò, ci sono davvero persone che mettono a rischio una relazione per questo motivo. Ma su internet ci sono anche molti uomini che si domandano perché la propria ragazza non vada in bagno quando sono insieme. E anche a loro dispiace un po’ che le loro ragazze non si sentano libere con loro e che cerchino sempre di apparire perfette.
Lo ammetto, anch’io più di una volta sono corsa a casa perché nel suo appartamento non ce la facevo. Proprio come le ragazze dei forum non riuscivo ad accettare il fatto che lui, usando il bagno dopo di me, avrebbe potuto pensare anche per un solo secondo, “Oh, ma anche le donne hanno un apparato digerente?”—oltre, ovviamente, a capire che non lascio il rubinetto aperto per dieci minuti interi perché sono una maniaca della pulizia.
Può sembrare divertente, ma spesso non lo è. Conosco ragazze a cui è scappata una scoreggia davanti al proprio fidanzato e che non sono riuscite nemmeno lontanamente a metterla sul ridere, anzi, hanno addirittura desiderato non vederlo mai più per la vergogna (vedi sopra). E sono ragazze di ampie vedute. Ma la convinzione che le ragazze non fanno queste cose è radicata in profondità nelle loro menti.
Ovviamente, vedere una persona che espleta i propri bisogni fisici non è sexy, ma questo vale anche per gli uomini. Tuttavia, è una necessità fisica. Le donne respirano, sudano, fanno la pipì, vomitano quando bevono troppo, e fanno la cacca. E se non lo sapeste, ogni tanto perdono anche sangue dalla vagina—che è una cosa abbastanza fastidiosa.
È assurdo vergognarsi di una cosa del tutto naturale, e il fatto che la società non la accetti e al massimo ci ironizzi non è giusto. Il problema non sono le donne che fanno la cacca, ma sono le persone per cui questo rappresenta un problema e che si comportano come se ci fosse qualcosa di sbagliato.
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