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Musica

La Witch House vive ancora, in Russia

I teenager russi affrontano temi come la violenza, la droga, l'HIV e la morte e lo fanno con un genere che sembra scomparso ovunque, altrove.

"Immagina di essere una sedicenne violentata dal padre di fronte a tutti i suoi amici, che poi decide di fotografare quel momento e di mettere tutto su Instagram." Con queste parole, un ragazzo incontrato a una festa a Mosca ha descritto la scena Witch House a un reporter locale (i russi hanno un senso dell'umorismo abbastanza sui generis). Se queste parole vi hanno disturbato, allora hanno fatto centro. L'umorismo nero, sbagliato, estremamente cinico sta alla base della comunità Witch House russa, insieme a un irrimediabile nichilismo di fondo. Siamo chiari, però: stiamo parlando di quella sensazione di disperazione estrema che si trova stampata sulle magliette, più che di un nichilismo culturalmente fondato.

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Prima di tuffarci di testa nella particolarissima scena Witch House russa, forniamo un minimo di contesto per chi non sa di cosa parliamo: la definizione "Witch House" è stata coniata nel 2009 dal DJ di New York Travis Egedy (AKA Pictureplane), per prendere per il culo lo stile con cui lui e una sua cerchia di amici avevano iniziato a produrre. "Il mio amico Shams ed io abbiamo deciso di definire in quel modo una specie di house occulta che si costruiva attorno a concetti oscuri. Sai, house music e magia nera," mi racconta Egedy. Quando il termine è comparso in un'intervista con Pitchfork in cui si parlava di Dark Rift—l'album di Egedy che parlava del significato astrologico dell'anno 2012—si iniziò a spargere la voce, fino a portare la Witch House a tutti i blog musicali e persino alle pagine del New York Times.

È facile capire come mai la definizione "Witch House" abbia preso piede così velocemente: catturava perfettamente quella categoria di musica gotico-elettronica che stava destando parecchie attenzioni nella seconda metà degli anni 00: quella fatta di tracce rallentate che incalzavano a ritmi di rullanti trap, riverbero pesante e voci pitchate qualche ottava sotto, tanto da sembrare quasi demoniache. "In un certo senso, c'era bisogno di trovare un nome a tutto questo," dice Egedy.

Insomma, la Witch House è presto passata da inside-joke a genere musicale vero e proprio, anche grazie a Internet e all'esplosione di label come Tri Angle Records—nello specifico, di artisti come Salem, Balam Acab e oOoOO. Associato alla musica, ovviamente c'era uno specifico look: ragazzini goth costellati di pentacoli e croci, roba da American Horror Story. Per quanto mi riguarda, quella che poteva sembrare una caricatura un po' troppo calcata del disagio si salva perché, sotto sotto, c'era anche una certa ironia in tutto il giro Witch House. Due delle mie tracce preferite, il remix di 35 minuti della traccia di Justin Bieber "U Smile" ad opera di Shamantis e il remix di Salem di "Till The World Ends" di Britney Spears riescono a trasformare canzoncine pop in viaggi oscuri lungo strade perdute.

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Ma come è successo a tanti fenomeni culturali, i media hanno perso velocemente interesse per la witch house, specialmente quando è stata sostituita da altri generi iniziati per gioco e diventati semi-seri (sì, sto parlando di seapunk e vaporwave). Ma la witch house è rimasta in vita nel suo habitat originale: Internet. "Penso che in molti Paesi stranieri, e anche in America, un sacco di gente l'abbia presa sul serio", dice Egedy. "Ci sono un sacco di fan veri là fuori. Non gli interessa che sia iniziata per scherzo, perché amano la musica. È uscita un sacco di musica fighissima che si può definire witch house."

La witch house ha anche trovato la propria casa adottiva ideale in Russia, in cui la sensibilità della popolazione si adatta perfettamente all'umorismo macabro di questo genere. "Perché è così in voga? Forse perché è oscura ed estrema, il che funziona benissimo con la nostra realtà", dice Evgenia Nedosekina, che si fa chiamare Jekka quando suona musica elettronica a Mosca. "Naturalmente, se ti piace vestirti di nero e andare ai rave nelle fabbriche riconvertite, la witch house è perfetta".

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Una partecipante a una festa VV17CHOU7 (Foto Stanislav Mytarov/Furfur)

La festa witch house più pesa della Russia al momento si chiama VV17CHOU7, che poi sarebbe "witch house" scritto strano con dei numeri che non c'entrano un cazzo. La prima festa è stata in novembre 2013, quando "un paio di ragazzi che adoravano Salem e White Ring decidettero di spargere il virus in Russia", dice Valery Nikolskaya del gruppo gabber di Mosca Kaigerda. "Crearono il VV17CHO7 party, dress code solo nero, in cui i rappresentanti di questo genere da tutta la Russia venivano a fare i DJ attirando sempre più persone".

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I producer witch house russi stanno ampliando questo genere a larghezze inaspettate. Questa traccia di Summer of Haze non sarebbe fuori posto nel catalogo PC Music.

L'isolatezza della Russia a volte rende difficile far arrivare artisti dall'estero, e la witch house ha riempito questo vuoto. "I Crystal Castles hanno provato a venire in Russia due volte. La gente comprava i biglietti, ma qualcosa andava sempre storto e il concerto veniva annullato", continua Nikolskaya. "Ma ai russi rimaneva la voglia di questo stile drammatico alla Skins. Per cui VV17CHOU7 si è trasformato, da un posto in cui ascoltare witch house, in un rave gigantesco con centinaia di persone. È stato il festival più grande della Russia tra il 2014 e il 2015, di conseguenza anche la witch house è diventata famosa".

Secondo i giornali locali, la scena witch house russa al momento sarebbe piena di teenager che si fanno chilate di droga ascoltando roba tipo HEALTH e Crystal Castles. Ma la più grossa stranezza viene da una questione linguistica. In russo, HIV si scrive "VIH" e si pronuncia "vic", praticamente uguale a "witch". Grazie a questo simpatico gioco di parole, qualcuno ha creato una pagina chiamata "Witch House con l'HIV" sul social network più usato in Russia, Vk.com, per prendere in giro la scena.

Ancora una volta, però, lo scherzo ha preso un significato profondo, e l'associazione con il virus mortale è diventata una delle caratteristiche fondamentali del genere. (L'intera sezione commenti di questo post sulla witch house russa è pieno di lettori indignati dal fatto che questi giovani celebrino la cultura dell'HIV).

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Eppure, esistono video come questo (che si chiama "v17chou7 pvrty" ed è stato filmato in un manicomio):

La macabra ossessione della cultura giovanile con la malattia non è poi così strana, se pensiamo che la Russia al momento sta attraversando un'epidemia di HIV/AIDS, e il programma conservatore del Cremlino non aiuta a contrastare la diffusione della malattia. Il numero di russi infettati dal virus è aumentato da 500.000 a 930.000 negli ultimi cinque anni, secondo il centro nazionale per la ricerca sull'AIDS. Quando ho chiesto a Seva Granik, un promoter di serate a New York, perché i giovani, sani, benestanti fan della witch house sono così appassionati di barzellette sull'HIV, ha sminuito: "Tipica roba da adolescenti. C'è il culto del nichilismo là, comprensibilmente, per cui ha perfettamente senso". Con 90 mila russi contagiati dall'HIV nel 2014, forse non è così strano che la gioventù nazionale abbia sviluppato un senso dell'umorismo piuttosto macabro.

(Foto Stanislav Mytarov/Furfur)

Perlomeno secondo i conoscitori delle tendenze urbane, la witch house russa sembra avviarsi alla fine. "Tanti adolescenti vogliono solo essere fichi e alla moda; pantaloni aderenti strappati e giacche Adidas classiche sono ovunque", dice Nikolskaya. "Di conseguenza, varie associazioni organizzano feste witch house solo per fare soldi. Ma la gente con un senso estetico delicato (lol) ha capito che la scena sta morendo".

"Oggi, i clubber di Russia preferiscono un 'nuovo stile'", prosegue. "Musica gabber-rave-hardcore con vestiti sportivi colorati, MDMA e pelati rissosi. Vedremo come andrà!"

Anche se l'espressione "witch house" dovesse passare di moda, sono pronta a scommettere che la musica deprimente, sintetica e dark rimarrà viva in Russia nello stesso modo in cui è rimasta viva negli USA per decenni, evolvendosi e cambiando con i tempi, prendendo e scartando una miriade di etichette. Egedy concorda che è sempre la stessa cosa, in un certo senso. "Una volta che la witch house è diventata famosa, tutti sono diventati seapunk, quella era la novità. Passato di moda il seapunk, tutti hanno cominciato a parlare di health goth". Il ciclo dell'hype fa il suo corso, ma la seduzione della musica oscura è per sempre.

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