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Recensione: Quavo – Quavo Huncho

quavo huncho album

I problemi dei Migos, se di problemi vogliamo parlare, sono arrivati dopo Culture del 2017. Sia tra i fan che tra gli addetti ai lavori, in molti hanno cominciato a criticare una certa sovraesposizione, una produzione numericamente esagerata che finisce con l’essere una stanca ripetizione della stessa formula, protratta fino all’inverosimile.

All’inizio dell’anno infatti è uscito Culture II (e ora pare sia addirittura in arrivo un terzo capitolo): un mattone di 24 tracce per quasi due ore di durata. I Migos sono molto forti, e sono tra i migliori a fare quello che fanno. Hanno a tutti gli effetti codificato un genere e, per un certo periodo, sono stati il tema caldo del momento. Però è anche vero che, non essendo propriamente Stevie Wonder o Prince, un tipo di sovrapproduzione di questo tipo diventa una mappazza pesantissima soprattutto se c’è il sentore che spesso, a fianco di cose indubbiamente più potenti e riuscite, si tratti di scarti, di pezzi che potevano tranquillamente essere tagliati per ottenere un risultato migliore.

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Alla fine del 2017 Quavo ha pubblicato un disco in collaborazione con Travis Scott e anche quello, nonostante produzioni molto convincenti, non ha esattamente infiammato la critica, che ha parlato soprattutto di una ripetitività e di un sentore di pilota automatico inserito da parte dei due rapper. Ora arriva il primo vero e proprio album solista del rapper di Atlanta (noto in Italia anche per un featuring sull’ultimo disco di Sfera Ebbasta, che ne ha spiegato l’origine in un’intervista su Radio Deejay), ma le cose non sembrano migliorare.

L’intro lascia sperare in direzioni inedite, ma è una speranza che poi viene disattesa. A fianco di alcune cose interessanti infatti siamo di fronte al solito problema, che peraltro si acuisce con il passare del tempo vista la crescita della mole di uscite. Per fare qualcosa che lasci ancora veramente il segno, cosa di cui i Migos sicuramente potrebbero essere capaci, forse avrebbero bisogno di lasciar passare più tempo e di selezionare di più il materiale. Sono in molti che hanno interpretato questo disco di Quavo invece (nonostante i featuring anche di peso, come si addice a quella che è ormai a tutti gli effetti una superstar internazionale) come poco più che una raccolta di pezzi scartati dal progetto madre, e sicuramente con la sua aria da “generalismo trap” fa venire poca voglia di riascoltarlo.

In mezzo al generale anonimato musicale e testuale, è interessante notare che di QUAVO HUNCHO si sia parlato soprattutto per il testo di “Big Bro”, che conterrebbe un dissing allo scomparso Lil Peep: “Pensi di farti di Xanax ma è Fentanyl / Pensi di vivere una vita da rockstar ma ora sei morto”. Le barre hanno scatenato un’enorme discussione nella scena americana, mandando addirittura nei trend su Twitter l’hashtag #fuckquavo. Quavo ha poi placato la discussione con un suo tweet: “Lil Peep è una leggenda, una vera rockstar, non parlerò mai dei morti, credo in Dio e prego Dio ogni giorno […] RIP A TUTTI QUELLI CHE HANNO PERSO LA VITA PER UN’OVERDOSE”. Ma intanto le views, i click, i commenti, le pagine – insomma, l’esposizione mediatica – erano aumentati.

Il grosso problema, che riguarda in generale il mondo dell’industria musicale di questi tempi, è che queste problematiche toccano soltanto la critica e gli appassionati, non il grande pubblico e soprattutto non gli artisti e “la macchina”. Viviamo in un quadro generale in cui, molto semplicemente, per un discorso di numeri conviene fare uscire un sacco di roba. Per monetizzare sugli streaming, mantenere alta l’attenzione, l’hype e le cose da condividere sui social, in un circolo vizioso che genera valore economico e immateriale anche a prescindere dal risultato artistico. E pazienza se ci troviamo sempre più sommersi da musica inutile.

QUAVO HUNCHO è uscito il 12 ottobre per Quality Control.

Ascolta QUAVO HUNCHO su Spotify:

TRACKLIST:
1. Biggest Alley Oop
2. Pass Out (feat. 21 Savage)
3. Huncho Dreams
4. Flip The Switch (feat. Drake)
5. Give It To Em (feat. Saweetie)
6. Shine
7. Workin’ Me
8. How ‘Bout That?
9. Champagne Rosé (feat. Madonna & Cardi B)
10. Keep That Shit (feat. Takeoff)
11. Fuck 12 (feat. Offset)
12. Lose It (feat. Lil Baby)
13. Rerun (feat. Travis Scott)
14. Go All The Way
15. Lamb Talk
16. Big Bro
17. Swing (feat. Normani & Davido)
18. Bubble Gum
19. Lost (feat. Kid Cudi)

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