FYI.

This story is over 5 years old.

Musica

Addio a Isao Tomita, mago nipponico del synth

Un uomo la cui genialità ebbe un'enorme influenza nella produzione di Yellow Magic Orchestra e Ryuichi Sakamoto.

Foto dal sito dell'artista.

Giovedì scorso, 5 maggio, il compositore giapponese Isao Tomita ha lasciato questa Terra. Aveva 84 anni.

Quando muoveva i suoi primi passi nel mondo dell'elettronica, Tomita iniziò a creare sonorità ambient con strumenti acustici. Li chiamava "tone poems." Utilizzò questa tecnica per sonorizzare lo show giapponese di science fiction Mighty Jack. Dopo aver acquistato un synth modulare Moog III nei primi anni Settanta, però, la sua attenzione si concentrò interamente sull'elettronica. Nel suo disco del 1974 Snowflakes Are Dancing rielaborò dieci partiture per pianoforte di Debussy utilizzando il suo Moog. L'album ottenne un successo internazionale e fu nominato per quattro Grammy Awards nel 1975.

Pubblicità

L'allievo di Tomita Hideki Matsutake fu il programmatore della Yellow Magic Orchestra dal 1978-1982. In un'intervista con Resident Advisor, Matsutake racconta quanto fu importante Tomita per lui e per la band, in particolare ebbe un'influenza decisiva sul suo leader Ryuichi Sakamoto: "In studio, la YMO passava un sacco di tempo ad analizzare il modo in cui Tomita creava i suoi suoni. Sakamoto aveva tutti i dischi di Tomita, ogni tanto ne portava uno in studio e ci diceva 'Oggi ascoltiamo questo e studiamo.' Il suono della YMO affonda le sue radici nella musica di Tomita."

Tra gli anni Ottanta e Novanta Tomita ha girato con una serie di concerti conosciuti con il nome di Sound Cloud che avvolgevano gli ascoltatori in strati di suoni provenienti da diverse fonti e direzioni. In un concerto tenuto a Sydney di fronte a uno specchio d'acqua, mentre Tomita suonava sul palco, sull'acqua passava una barca piena di suonatori di tamburo kabuki ed altri suoni venivano da un elicottero cui era attaccato uno speaker, che volava sopra la testa dell'audience.

Nei mesi precedenti alla sua morte, Tomita stava lavorando ad un progetto di musica olografica che avrebbe avuto come protagonista la star virtuale Hatsune Miku. Il progetto, intitolato Dr. Coppelius, era dedicato all'amico di Tomita Hideo Itokawa aka Dr. Rocket, padre della missilistica giapponese. "Vorrei riuscire a definire il mio Dr. Coppelius, più che posso" aveva raccontato Tomita al Japan Times, lo scorso dicembre. "In questo modo, anche se mi succedesse qualcosa, altri potrebbero finirlo."

Seguici sulla nostra pagina Facebook:

Noisey Italia