Il centro di gravità mutante di Edisonnoside

Nonostante abbia deciso di espatriare, Davide Edisonnoside Cairo rimane uno dei nostri artisti italiani preferiti. Il suo lavoro è talmente ricco di strati interpretativi che lui stesso continua a riguardarlo come una statua che ancora non è formata e a cesellarlo, o a prenderne parti per creare nuove realtà sonore e visuali a partire da esse. Forse questo è il processo creativo in generale, o forse è il metodo di Davide, fatto sta che si ha l'impressione che le sue produzioni abbiano un fondo aporetico che permette di rielaborarle all'infinito, non se ne vede bene il confine e anzi si aprono nuove prospettive ogni volta che ci si ha a che fare.

Quello che vi presentiamo oggi è il video di "CdG", la prima traccia del suo ultimo lavoro Spikes EP, uscito lo scorso novembre (in cui, oltre a "CdG", c'era "Lost," uscita su Bad Panda Records). Il video è stato realizzato da Christian Coppe di Fabrica e sembra una specie di "Take On Me" 3.0, in cui l'immaginazione del producer, quella del videomaker e quella delle forme rizomatiche della realtà virtuale si intrecciano, senza un centro di gravità permanente. Per inquadrarlo meglio, abbiamo chiesto a Davide di farci una piccola introduzione:

L'idea del video è nata da qualche forma di frustrazione che poi diventa ispirazione: stavo parlando con Christian (autore del video) di come mi trovassi in difficoltà a rendere la mia performance dal vivo un'esperienza interessante, di come fosse difficile far capire al pubblico che il musicista elettronico non preme play su un laptop ma piuttosto non alza mai gli occhi dalle sue macchine perché la performance è un continuo mix di improvvisazione e controllo.
Dopo questa chiaccherata abbiamo iniziato a parlare del videoclip di "CdG", ci tenevo che fosse lui a farlo in quanto mi piace molto come motion grapher e abbiamo già un passato luminoso con il video di "If You Leave"- perciò siamo partiti dall'ultima cosa discussa, ossia la performance. Dopo svariate ipotesi più o meno interessanti abbiamo deciso che l'idea della performance fosse il punto centrale su cui lavorare.
Alla fine "CdG" è un viaggio digitale all'interno della mia performance dove il musicista diventa egli stesso musica nel dominio digitale e il segnale sonoro elettronico è un tessuto sintetico costruito su una serie di strati digitali complessi che respirano attraverso il suono scuro e impulsivo della traccia.
Il videoclip è un’elaborazione 2d e 3d della performance live registrata nello studio di Fabrica, completamente rielaborata in After Effects aggiungendo livelli di noise e sequenze 3d elaborate con Cinema 4d.
Abbiamo realizzato il video in bianco e nero per enfatizzare l’atmosfera oscura del brano.
Penso il risultato sia un'ottima spiegazione visiva di come dev'essere vista una performance elettronica o quanto meno la mia :)

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