Vi ricordate di Richard Spencer? Famoso per i saluti romani ai suoi comizi e per essersi preso un pugno in faccia durante un’intervista televisiva, Spencer è riconosciuto come uno dei leader dell’Alt-Right americana, una nebulosa che racchiude al suo interno nazionalisti bianchi, sovranisti, neo-nazisti, estremisti di destra, nemici del “politicamente corretto” e troll di Internet.
Questi personaggi ebbero un boom mediatico con l’elezione di Trump, e oggi mantengono ancora una piccola influenza all’interno dell’estrema destra americana e—soprattutto—nell’ambito della comunicazione su internet e i social.
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Ma perché ne parliamo ora? Perché in queste ore il profilo Twitter di Spencer ha esibito l’emoji di una bandiera italiana nel suo nickname. Spencer non ha dato nessuna spiegazione, ma non è difficile collegare il gesto al clima politico nazionale—con tanto di populismi e destre nazionaliste che hanno giudicato la caduta di Conte un’eversione guidata dai diktat europei ai danni della sovranità nazionale italiana.
Prova dell’interesse da parte dell’Alt-Right per la situazione presente dell’Italia è del resto il numero di articoli che le sta dedicando in questi giorni il sito Breitbart, il sito dell’estrema destra complottista americana un tempo gestito dall’ex chief stragist di Trump, Steve Bannon—che tra l’altro in questi giorni si trova a Roma, secondo Bloomberg per incontrare Salvini.
Spencer, che comunque usa inserire spesso emoji nel suo nickname—a volte raffiguranti altre bandiere, come quelle della Norvegia (stato da cui è bandito) o della Siria baathista, ma a volte anche cervi—non è però l’unico a sfoggiare il tricolore su Twitter.
Anzi, si potrebbe dire che il Twitter italiano sia letteralmente invaso da utenti con bandiere tricolori, con picchi proprio in questi giorni. Quasi tutti i portatori di bandiera interagiscono con gli altri in maniera sistematica sulle questioni che riguardano la caduta del governo Conte, l’euro e l’Unione Europea, in gruppo, e il milieu politico è culturale da cui provengono è, se non apertamente neofascista, quello della destra populista.
Il tricolore viene per esempio sfoggiato dall’account di CasaPound Italia e da quello dei suoi membri.
Alcuni patrioti affiggono ben due tricolori ai loro nickname.
Altri sovranisti invece ne copincollano addirittura tre uno dopo l’altro.
Nel frattempo, per tutta risposta, alcuni ferventi europeisti hanno deciso di controbattere al tricolore mettendogli accanto una bandiera dell’Unione Europea.