A fine gennaio, l’acclamato chef Yannick Delpech ha aspramente criticato i manifestanti francesi, facenti parte del movimento dei Gilet Gialli, che hanno invaso con le loro proteste la Francia in questi tre mesi. In un post su Facebook, lo chef ha parlato di “teorici delle cospirazioni, anarchici e razzisti”, che avevano dirottato il movimento, e aveva inoltre ribadito che non avrebbe abbassato le saracinesche del suo ristorante stellato, L‘Amphitryon, a causa delle violente rivolte.
“No, non mi arrenderò. No, non mi fermerò davanti agli insulti, alle intimidazioni, alla distruzione e alle violenze di una minoranza che vuole solo il chaos” ha scritto, firmando il suo appassionato post come “un mercante e artigiano, un cittadino che difende il dialogo di fronte al caos.”
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Ma i Gilet Gialli sembrano aver scelto il caos invece che una buona chiacchierata. Un giorno dopo, L’Amphitryon è stato svaligiato e vandalizzato da scritte firmate “GJ” e le parole “rivoluzione”, “prostituta” e “collaborazionista”, un termine quest’ultimo che ci ricorda molto la Seconda Guerra Mondiale, durante il quale veniva usato per indicare gli amici dei Nazisti. Una settimana dopo l’episodio, degli incendiari hanno dato fuoco alla macchina di Delpech, e le fiamme si sono propagate fino al ristorante, danneggiando la cucina abbastanza da far chiudere L’Amphitryon.
Ma prima ancora che la polizia potesse completare le sue indagini, Delpech è stato attaccato un’altra volta. Mercoledì scorso, il ristorante è stato incendiato un’altra volta. France24 ha riportato che non sono ancora stati identificati dei sospetti, e che si crede che sia “troppo presto” per stabilire una correlazione fra i due eventi.
“Nella prima mattina, un nuovo incendio si è scatenato nel mio L’Amphitryon a Colomiers, con i miei impiegati ancora all’interno, e pochi giorni dopo il primo incendio”, scrive così Delpech su Facebook. “La SRPJ (N.d.R. Service régional de police Judiciaire) sta investigando per determinare l’origine dell’incendio […] Oggi le mie uniche preoccupazioni riguardano solo la salvaguardia del mio personale, deiclienti e di me stesso. Nelle prossime ore prenderò una decisione sul futuro della mia attività, per la sicurezza di tutti.”
Delpech – che già a 24 anni ha ricevuto la sua prima stella Michelin – ha dovuto ricostruire il ristorante già una volta. Nell’Agosto 2011, L’Amphitryon è stato completamente distrutto da un incendio che è stato descritto da La Depeche come “un problema tecnico.” Il ristorante è stato ricostruito nella stessa location, ed è stato riaperto nove mesi dopo.
“Lo chef non ha accusato i Gilet Gialli di aver causato il primo incendio e non ha sottolineato che ci fosse nessun legame fra i due eventi”, ha dichiarato a Reuters uno dei collaborato di Delpech. “Quello che ha criticato è stata la violenza dei teppisti delle frange più estreme del movimento”.
Purtroppo questi due incendi potrebbero aver dimostrato troppo bene il punto di vista di Delpech.
Questo articolo è apparso originariamente su Munchies US.
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