FYI.

This story is over 5 years old.

Musica

X_____X - Albert Ayler's Ghosts Live at the Yellow Ghetto

A quasi quarant'anni dallo scioglimento, gli X____X hanno registrato il disco punk/free jazz definitivo.
Giacomo Stefanini
Milan, IT

Foto di Harriet Roberts.

Che Cleveland, Ohio, sia la città più importante degli USA per la musica rock strana è ormai il segreto di Pulcinella; grazie alla persistenza di band come Devo e Pere Ubu nell'immaginario musicale anche (quasi) popolare e soprattutto grazie alla loro ostinazione nel calcare i palchi del mondo a circa quarant'anni dalla formazione, tutti sanno che nella cittadina in riva al lago Erie si respira un'aria diversa. E piano piano, grazie a Internet e al culto delle ristampe viniliche che assicura quantomeno vendite dignitose a prodotti di questo tipo, la storia musicale di Cleveland nell'età d'oro dei primi anni Settanta si sta ricostruendo. Ma questa non è una noiosa storia di un nastro che si credeva perduto ma oggi finalmente bla bla bla. Cleveland vive, e gli X____X vivono (anzi, saranno presto in tour negli USA insieme a Obnox) e questo disco, in uscita oggi per Smog Veil Records è una delle bombe migliori dell'anno.

Pubblicità

Chi sono gli X____X? Ufficialmente sono esistiti solamente per sei mesi nel 1978, giusto il tempo di registrare due 7" che sono dei testi sacri di no wave ostile e assurdista, influenzati tanto dal free jazz e dal dadaismo quanto dagli Stooges e dai Ramones. Nel 2014 la label finlandese Ektro pubblica X Sticky Fingers X, una raccolta di registrazioni d'epoca. L'attenzione data da questa ristampa ha spinto il chitarrista e cantante John D Morton (fondatore degli electric eels, la band pre-punk più violenta della storia) a recuperare il co-fondatore Andy Klimeyk (che nel frattempo si teneva occupato con gli Scarcity Of Tanks), reclutare Craig Bell (ex-Mirrors e Rocket From The Tombs) e il batterista Matthew Harris e realizzare l'LP che avrebbe sempre voluto registrare. Albert Ayler's "Ghosts" Live at the Yellow Ghetto parte proprio da quello che dice nel titolo: una cover del capolavoro free jazz del 1965. Morton spiega di essere ossessionato da quel pezzo da quando da ragazzino gli capitò tra le mani un sampler della ESP. E la versione degli X____X, che potete ascoltare qui sotto, è gloriosa. Frammenti di melodie infantili vengono scagliati da una parte all'altra di una sala prove ammuffita come se basso, batteria e chitarre si stessero prendendo a cuscinate. L'effetto rende davvero onore al capolavoro di Ayler, pur mantenendo intatta la prerogativa dissacrante di qualunque cosa porti le due X all'inizio e alla fine; in questo caso, X The Jazz Destroyers X.

Pubblicità

Attorno a "Ghosts" (piazzata strategicamente al centro della tracklist) ruotano grandi pezzi di "no rock'n'roll" come "The Social Whirlpool", tre minuti di basso ipnotico in primo piano, con chitarre dissonanti, batteria che sembra un sample di Scott Asheton manipolato e voce sprezzante, una reinterpretazione degli altri grandi contemporanei e concittadini di Morton, gli Styrenes; "Transmography", con un ritmo talmente martellante che rischia di scalfirti il cranio; "Felt Hammer", che romba e roccheggia durissimo, tanto da ricordare i Rocket From The Tombs. E poi ci sono le schegge impazzite come il tributo a Sun Ra "I Am An Instrument", le due sberle punk rock'n'roll "Black Leather Rock" e "My Terranean Home" (con dito medio finale) e i quaranta secondi di "Tool Jazz", già sentita sul finale di "You're Full Of Shit" in X Sticky Fingers X, ma sempre rinfrescante per quanto "inutile" come una merda d'artista.

Albert Ayler's "Ghosts" Live at the Yellow Ghetto esce oggi, 20 novembre, per Smog Veil Records, all'interno della serie Platters de Cuyahoga vol. 1 (che comprende altri dischi Cleveland-centrici: Robert Bensick Band e Mr. Stress Blues Band). Ordina la tua copia dal sito della label o su Amazon, oppure acquistalo in digitale su Spotify e iTunes.

Ascolta qua sotto le due tracce "Ghosts" e "Transmography".

Segui Giacomo su Twitter @generic_giacomo.

Segui Noisey su Twitter e Facebook.