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Musica

La nuova Ikonika: oscura, rabbiosa e finalmente libera

"Probabilmente penseranno tutti che la morte stia venendo a prenderli"

L'idea di compiere trent'anni fa schifo, finché poi non li compi davvero e ti rendi conto che non è poi così male. Non è tanto l'arrivo della piena maturità adulta a incasinare le cose, quanto piuttosto gli attacchi di intensa introspezione che questa età comporta: notti ad agonizzare su che cazzo tu abbia mai combinato nella vita e su che cosa ti riservi il futuro. Forse è per questo che Ikonika (aka Sara Abdel-Hamid) stava sorseggiando dell'ottimo scotch Macallan quando l'ho chiamata qualche sera fa, la bottiglia era un regalo di compleanno del suoo storico mentore e capo di etichetta Kode 9. "È da un bel pezzo ormai che sono su Hyperdub, ho firmato il contratto nel 2008 e adesso è già il 2014", racconta Sara. "Cosa ne ho ottenuto? Niente". Si abbandona ad una grave e rauca risata. "Già… Comincio ad avvertire la mia età."

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L'aspetto divertente è che la musica di Ikonika degli ultimi tempi suggerisce tutto tranne che una "età avanzata." La sua uscita più recente—un EP di sette tracce chiamato Position—è stato descritto da Hyperdub come "Ikonika in modalità bombe a mano sui denti." Ciò che si vuole intendere è che queste versioni clubbonare di Ikonika sono in realtà ammassi percussivi costruiti per corpi che si muovono freneticamente ad un rave dentro a un capannone. La title track ruota intorno a un campione di Ludacris (!), piazzato tra un beat tetro e violento e degli arpeggi incalzanti di synth. "Praxis" è luminosa ed eterea, con una melodia presa direttamente da un vecchio videogioco (Sara è stata una gamer accanitaper buona parte della sua vita) e una linea di basso che richiama le sue radici nell'dubstep inglese più oscura dei primi Duemila. Nell'EP è presente anche un remix di "Mega Church" ad opera di quella divinità industrial techno che è Perc. "Adoro l'idea di suonare una traccia di Perc nel bel mezzo di un set e buttare giù tutto, a quel punto nessuno capisce più cosa stia succedendo, probabilmente penseranno tutti che la morte stia venendo a prenderli." Entrambi scoppiamo a ridere. "Mi piace l'idea di piazzare una terapia d'urto nel bel mezzo di un DJ set", conclude.

Fa davvero ridere che Position con le sue muscolose, ringhianti tracce da club e ritmi martellanti costituisca una netta deviazione rispetto all'ultima sua release di un anno fa, Astropolis. Quest'ultimo album presentava una produzione brillante e sofisticata, ricca di spunti retro-funk concentrati sullo storico punto di forza di Ikonika: le caleidoscopiche melodie synth. Anziché concentrarsi sullo spazio fisico di un club, Astropolis nasceva da un'idea di trascendenza spirituale, di sballo droghereccio e al fatto che il lavoro di DJ ti porta a prendere un sacco di aerei per volare da una parte all'altra del mondo durante i tour. "Tutti questi concetti sono in qualche modo legati tra loro", ci racconta. Il brano si ispira ampiamente anche al film di fantascienza del '97 Gattaca, un film a metà tra il drammatico e il "biopunk", con Ethan Hawke nelle vesti di un giovane aspirante astronauta, in una società futuristica in cui la discriminazione avviene su basi genetiche.

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Da ex studente di cinema, Ikonika cerca costantemente di partire da una stimolazione visiva per comporre i suoi brani. Mentre produceva "Position", la sua attenzione gravitava attorno a "roba fantascientifica dozzinale , stronzate davvero noiose", pellicole come Metropolis e bizzarre pubblicità anni Ottanta prese da YouTube, ma ammette anche che per "Strawberry Underlay" si è ispirata ad un episodio di Masterchef. Miss Abdel-Hamid sospetta che sia proprio il suo approccio visivo alla musica ad averla aiutata ad ottenere l'attenzione di Kode9, il capoccia di Hyperdub, che ha un dottorato in filosofia e a metà anni duemila, cioé all'epoca in cui Sara gli ha inviato le prime demo, aveva una cattedra in cultura sonora all'Università di East London. Sara, comunque, era attratta soprattutto dal modo in cui la meleodia trovava spazio nei suoi DJ set. "Quando suonava pezzi di Zomby, Rustie e Joker riusciva a dare un colore molto particolare a tutta la faccenda."

Ma quindi, qual è la vera ragione dietro a questo cambiamento da produzioni synth-barocche allo queste nuove banger sporche e metalliche? La risposta sta nella ricerca di un equilibrio tra questioni pragmatiche ed esistenziali. In pratica, la producer aveva scambiato il suo Moog con un Roland Juno 106 di proprietà del suo caro amico Bok Bok, uno dei co-fondatori di Night Slugs. Quando giunse il momento della restituzione, Bok Bok non era pronto a separarsi dal Moog, perciò le passò due drum machine anni Ottanta: una Casio RZ-1 e una Sequencial Circuits DrumTraks. Uno dei microchip era lievemente danneggiato, il che ha generato i suoni aggressivi e sminchiati onnipresenti in Position. "Astropolis era venuto tanto lindo e brillante grazie a un notevole sforzo tecnico, che si è poi rivelato totalmente inutile: credo anzi che il senso di essere un producer elettronico contemporaneo consista nello sperimentare con le potenzialità dei macchinari… usandoli nella maniera sbagliata." Considerato che è da sempre nota per i suoi DJ set energici ed eclettici, in cui esplora una gran varietà di soluzioni, questo suo ritrovato coraggio non è nuovo agli occhi di nessuno.

Su un piano più intimo, Ikonika ci confida che che la sensazione di sporcizia presente in Position ha a che fare con il desiderio di sentirsi una voyeuse passiva. "Ripensavo al decennio passato e a ciò che ha significato per me. Ero davvero timida, ho sempre cercato di nascondermi dietro alla musica, per fuggire e crearmi un mondo," afferma. "La mia realtà si sta evolvendo in qualcosa di più solido ora, al posto di qualcosa di etereo e sognante." Di conseguenza, Position è più fisico proprio perché, alla soglia dei trent'anni ha capito di stare bene così. Non dimentichiamo che il profilo Soundcloud di Ikonika la descrive come la "Queen of the Kaka", e "kaka" vuol dire proprio "cacca" per cui si potrebbe pensare che questo EP stia effettivamente a significare che Ikonika sta finalmente accettando l'esistenza della Sara che tracanna whisky raccontando oscenità e che preferisce di gran lunga un club sudicio e buio a contesti più eleganti e pretenziosi.

Qual sarà la prossima mossa? Se lo chiede anche lei. All'inizio dell'anno prossimo farà uscire su Night Slugs una manciata di tracce per la serie "Club Constructions", e poi? "Che farò dopo? Chi può saperlo?", esclama ridacchiando. "Potrei finire con il vendere tutta la mia strumentazione e comprare altre stronzate. Se mi dovessi stancare di tutta quella roba mi basterebbe mettere tutto in vendita su eBay e comprare qualcos'altro con quei soldi. Figata, no?"