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Musica

Le migliori uscite della settimana

Ogni settimana escono dischi bellissimi e se non seguite con assiduità questa rubrica rischiate persino di perderveli. Non ci pare proprio il caso.

Aprile dolce dormire. Che palle raga, chi ha voglia di farsi un pisolino quando è uscita TANTA DI QUELLA MUSICA CHE SPACCA TUTTO QUANHGHGHBLBLBLLLLLLLBLBLBLBBLLLL scusate, abbiamo iniziato a sbavare mentre eravamo tutti i presi dal fatto che ci sono dei dischi proprio belli di cui parlarvi codesta settimana. Sarà la primavera, saranno gli ormoni, sarà che insomma siamo giovani che amano la musica, ma ora basta con le stronzate e passiamo alle vere e proprie migliori cose musicali cadute dal paradiso tra lo scorso venerdì e oggi (che è lunedì).

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BABYFATHER - Bbf Hosted By DJ Escrow

Questa nuova incarnazione di Dean Blunt chiamata Babyfather (e DJ Escrow è probabilmente sempre lui) indossa una maschera da progetto hip-hop, ma la sua vera natura è completamente diversa: si tratta di un urlo trattenuto, isolato da mura mentali spesse due metri, di monologhi depressi che si sputano addosso per aver perso anche la capacità di distruggere, di basi kitsch che si trascinano senza convinzione attorno al nulla. Questo album è il suono di un paese (il Regno Unito) che per quanto alle prese con una fortissima necessità di futuro e con le produzioni di Arca, non riesce a liberarsi dagli spettri dell’immobilità sociale, da un inamovibile conservatorismo orrendo e da livelli sempre più preoccupanti di ignoranza diffusa. Musicalmente è brutto, nel senso che non prova nemmeno ad autoconvincersi di poter generare piacere estetico, perché non è affatto quello il suo ruolo. Il che, ovviamente, lo rende molto bello.

NISENNENMONDAI - #N/A

Ci sono ben due cose assai sorprendenti che riguardano il trio di ragazze giapponesi noto come Nisennenmondai: la prima riguarda il fatto che sono in giro da più di quindici anni senza essersi però guadagnate un incrollabile cult flolowing in tutto il mondo, mentre la seconda è conseguenza della prima: quando il mondo ha iniziato a stare in fissa coi Factory Floor nessuno ha alzato la voce per urlare "hei ma sta roba postpunk/techno/electro/aerobica suonata con gli strumenti veri la facevano già le Nisennenmondai". Vabé: sta di fatto che il loro decimo album raggiunge vette di completezza estetica mai sfiorate finora. Sarà perché ci ha messo mano Adrian Sherwood, dando SPAZIO ai suoni e alle risonanze metalliche di ogni groove. Che goduria.

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ASH KOOSHA - I AKA I

Ash è Iraniano ma vive ovviamente a Londra, se ne è dovuto scappare dal suo paese quando le cose per lui rischiavano di mettersi male. I AKA I è il suo secondo album in due anni: un tripudio di sample manipolati, melodie che si spostano da tutte le parti e tuffi dentro architetture elettroniche intricate ma molto confortevoli. Nel suo futurismo c'è un tocco profondamente emotivo, una ricerca di corrispondenze tra un mondo sentimentale meno astratto e dei suoni spinti avanti nel tempo.

MILES DAVIS - MILES AHEAD [ORIGINAL MOTION PICTURE SOUNDTRACK]

Del biopic firmato Don Cheadle vi abbiamo già detto parecchio quando lo abbiamo intervistato. Ovviamente un film su un titano della musica doveva avere una colonna sonora a sua volta titanica, anche se provare a mettersi lì e tirare fuori il meglio del meglio di tutta la vita di Miles sarebbe un compito tanto difficile quanto ingrato. Don non ci ha, immaginiamo, manco provato, preferendo scegliere i pezzi che avevano più senso nell'arco narrativo del suo film, in base ai momenti e alle situazioni che gli interessava racconatare e alle immagini che si è trovato a dover rievocare. Ad ogni modo, accompagnato alla visione scommettiamo che sarebbe un più che ottimo viatico per neofiti verso l'opus del magus, quindi tanti pollici in sù per questa release di buona fattura.