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Musica

La leggenda di Lucifer Rising, il film più maledetto della storia

Lucifer Rising è un film di culto tanto quanto la sua magica colonna sonora, tra Crowley, Charles Manson e il sofferto arrivo di un nuovo eone magico.
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Quella della colonna sonora di Lucifer Rising è una storia molto interessante ma anche complicata, e non è facile capire da dove partire. Probabilmente da Kenneth Anger, uno dei più importanti e innovativi registi d'avanguardia americani: pur avendo girato quasi solo cortometraggi, è tra le persone alle quali dobbiamo l'esistenza stessa di una cinematografia underground e sperimentale in America.

Le opere per le quali è più noto sono quelle che compongono il Magick Lantern Cycle, tra cui Inauguration Of The Pleasurdome (1954) e Scorpio Rising (1963). Il surrealismo, la magia thelemica di Aleister Crowley e il satanismo, il rock and roll e l'avanguardia sono tra le sue ispirazioni più forti: il tutto espresso con colori accesi, vivida immaginazione, simbologie occulte, scene esplicite e nemmeno una parola (solitamente sovrapponeva alle immagini brani già esistenti, spesso di musica classica).

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"Colori accesi, vivida immaginazione, simbologie occulte, scene esplicite e nemmeno una parola."

Un aspetto ricorrente è l'omosessualità più o meno esplicita, quando ancora era illegale: a questo proposito è impossibile non citare Fireworks—addirittura del 1947. Il primo dei suoi film a essere sopravvissuto, viene girato in casa dei suoi genitori un weekend che erano via e gli costa un arresto per oscenità. Tra i film sopracitati, a partire dalla metà degli anni Cinquanta, e in forti difficoltà economiche, Anger trova anche il tempo di scrivere il leggendario Hollywood Babilonia, pubblicato nel 1959 in Francia e solo molti anni dopo in America.

Nel libro Anger "svuota sulla carta un grosso sacco di spazzatura", basandosi su leggende metropolitane, maldicenze e dicerie non verificate. Ma Hollywood Babilonia è anche un'opera molto affascinante, scritta con uno stile ricercato e divertente, che parla di quello che si potrebbe definire il lato oscuro di Hollywood: scandali sessuali, morti sospette, suicidi, maledizioni, violenza, persecuzioni, società segrete, trame losche…

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Le sue opere gli sono valse negli anni citazioni quale importante influenza da nomi che vanno da John Waters a Scorsese e da Fassbinder a David Lynch, ma è già alla metà degli anni Sessanta che quello di Anger inizia a diventare un nome noto, soprattutto nell'underground, e che si cominciano a organizzare proiezioni delle sue opere un po' in tutto il paese—a volte accompagnate da assunzione di LSD. L'avventura di Lucifer Rising, destinato a diventare forse il suo capolavoro, ha inizio nel 1966.

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Anger si è appena trasferito al piano terra di quella che viene chiamata "L'ambasciata russa" (dalla nazionalità dei suoi primi proprietari, che negli anni Venti lo usavano come night club), uno splendido palazzo vittoriano di San Francisco un po' trascurato, sulla cui porta di ingresso scrive in rosso la legge crowleyana "Do What Thou Wilt". Tra gli amici del regista all'epoca c'è Anton LaVey, futuro fondatore della Chiesa di Satana, che per il momento si limita ad andare in giro con delle corna sulla testa portando a spasso il suo leone da compagnia.

Tra gli amici del regista all'epoca c'è Anton LaVey, futuro fondatore della Chiesa di Satana.

Anger e i suoi amici non vanno troppo d'accordo con gli hippie della zona, che li vedono come personaggi inquietanti, matti e pervertiti—a differenza di loro che erano sì dei freak ma anche dei bonaccioni. Approcciano i ragazzi mentre se ne stanno tranquilli a mangiare un gelato e chiedono loro di seguirli per dei rituali magici. "Di cosa si tratta?" "Dovete spogliarmi e infilzarmi con degli oggetti appuntiti".

È in questo periodo che Anger comincia a pensare all'idea di un film che celebri la prossima venuta di "Lucifero"—in realtà Horus, identificato anche con Gesù Cristo—profetizzata da Crowley nel Liber Al Vel Legis, sotto dettatura da un'entità chiamata Aiwass, e con essa l'inizio del suo Eone (era), dopo quello di Osiride. Si tatua la scritta "Lucifer" sul petto e comincia a guardarsi in giro per trovare un attore che possa interpretare l'angelo caduto.

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Anger comincia a incontrare e invitare alla villa vari ragazzi che potrebbero essere adatti alla parte. Il primo candidato, un bambino di cinque anni figlio di una coppia di hippy, muore tragicamente cadendo attraverso un lucernario. Una sera del febbraio del '67, però, decide di andare all'Invisible Circus, un evento piuttosto particolare organizzato in una chiesa metodista in periferia da un gruppo di attivisti anarchici guidato da Emmet Grogan, e dalla Lega per la liberazione sessuale: si tratta di una tre giorni a base di poesia, musica, teatro e amore libero, con più di diecimila partecipanti. Uno dei gruppi della serata è l'Orkustra, gruppo di "musica psichedelica da camera", guidato dal chitarrista diciannovenne Bobby Beausoleil.

Beausoleil l'anno prima aveva suonato nientepopodimeno che con Arthur Lee nei Grass Roots, che in seguito sarebbero diventati i Love, ma li aveva mollati per questo progetto condiviso con il violinista David LaFlamme, che in seguito avrebbe trovato migliore fortuna con gli It's A Beautiful Day. La Orkustra, dal nome chiaramente ispirato a Sun Ra, suonava particolari strumenti acustici (come per esempio il bouzouki) elettrificati in modo che creassero improvvisati muri di suono, tanto figli del rock and roll quanto delle musiche orientali e indiane, musica ondulatoria e sensuale, per un gruppo che si dice fosse davvero avanti sui tempi.

Una sorta di raga-rock molto diverso dal classico rock blues che andava per la maggiore al tempo, un progetto nel quale Beausoleil—che aveva scambiato la sua chitarra per un sitar—credeva fortissimamente, ma che al tempo trovava riscontro principalmente come colonna sonora della liberazione sessuale. In pratica la leggenda vuole che, in quella sera di febbraio, Anger abbia notato Beausoleil nel bel mezzo di un'orgia—che, ricordiamo, si stava svolgendo all'interno di una chiesa—mentre Bobby stava suonando la chitarra e contemporaneamente leccando il seno di una ragazza. E pare che dopo questa performance, Anger abbia raggiunto di corsa il gruppo nel parcheggio per dire a uno sconcertato Bobby: "Tu sei Lucifero!".

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Come quasi tutto quello che racconta Anger, anche questa storia non è del tutto attendibile, ed esistono almeno tre diverse versioni del primo incontro tra il regista e il musicista. Questa, oltre ad essere la migliore, sembra essere anche la più accreditata. Beausoleil, dopo una breve spiegazione e la rassicurazione "dovrai solo essere te stesso", si fa convincere a recitare, ma pone una condizione: l'intera colonna sonora avrebbe dovuto essere affidata all'Orkustra.

La leggenda vuole che Anger abbia notato Beausoleil nel bel mezzo di un'orgia—che, ricordiamo, si stava svolgendo all'interno di una chiesa—mentre questo stava suonando la chitarra e contemporaneamente leccando il seno di una ragazza.

L'idea di comporre una colonna sonora è un vecchio sogno di Bobby, la cui idea è quella di poter suonare ispirandosi contemporaneamente a due suoi grandi amori: la musica che da bambino lo aveva affascinato guardando Fantasia o Ai Confini Della Realtà, e quella che, agli albori del rock, lo aveva fatto diventare un appassionato chitarrista, prima di scoprire la psichedelia, le droghe, gli strumenti elettrici e le lunghe jam strumentali.

Il musicista si fa coinvolgere dal progetto al punto da andare a vivere con Anger all'"Ambasciata Russa": avrebbe recitato gratis in cambio di vitto e alloggio. Una sera il regista gli mostra, con commenti in diretta, tutta la sua filmografia, e Bobby ne rimane estremamente colpito. Diventa quindi per Anger una specie di accompagnatore ufficiale: lo segue nei suoi progetti, lo accompagna alle feste, e tra i due si crea un carico non indifferente di tensione sessuale, anche per via del differente orientamento e dell'abitudine di Bobby a portare amiche a casa.

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The Magick Powerhouse of Oz

Bobby Beausoleil

Anger gli conferisce totale libertà artistica, senza alcuna interferenza, ma l'ossessiva dedizione di Bobby al progetto e a Anger stesso porta in breve tempo alla fine dell'Orkustra. Poco male: Bobby si mette presto alla ricerca di nuovi musicisti, fondamentalmente nei parchi e agli angoli delle strade. Ne trova di non particolarmente dotati e principalmente non più nell'ambito del rock ma in quello del free jazz, ma è sufficiente per dare vita alla Magick Powerhouse of Oz.

Il 21 settembre, l'equinozio d'autunno del 1967, allo Straight Theater è previsto il loro debutto live, con visual che proiettano le prime immagini del film insieme a una vecchia pellicola del Mago di Oz, seguito da un rituale crowleyano che verrà celebrato da Anger. Le cose si complicano allorché il regista nel pomeriggio decide di prendere una grossa dose di LSD, che lo porta a presentarsi alla serata in pieno delirio.

Le cose si complicano allorché il regista nel pomeriggio decide di prendere una grossa dose di LSD, che lo porta a presentarsi alla serata in pieno delirio.

Questo non aiuta il suo autocontrollo quando insorgono problemi tecnici durante la performance, e il tutto si risolve in una specie di esaurimento nervoso dal vivo, che conclude prendendo a bastonate un membro del pubblico. In seguito a questa sfortunatissima serata (che si può considerare a pieno titolo tra i momenti che sanciscono il finale della cosiddetta Summer Of Love), le strade dei nostri due protagonisti si separano per un po'.

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In una delle versioni raccontate da Anger, il regista sostiene invece di aver cacciato di casa Beausoleil dopo che questo si era fatto prestare 700 dollari per comprare degli amplificatori, ma poi era ritornato a casa con un chilo di marijuana. Anger lo accusa inoltre del furto delle bobine del girato di Lucifer Rising. Beausoleil risponde dicendo che a farle sparire è stato lo stesso Anger, che aveva finito i soldi a disposizione senza avere quasi nulla da mostrare ai seccati investitori. I casini grossi, però, devono ancora arrivare.

Anger, dopo essere ritornato allo Straight Theater per lanciare maledizioni su tutti i muri e gli oggetti, prende un'intera pagina del Village Voice per annunciare la sua morte, poi dichiara pubblicamente di aver bruciato tutti i suoi lavori e se ne va prima a New York e poi a Londra. Lì fa amicizia con i Rolling Stones e Anita Pallenberg (che lo aiuta anche economicamente) e con loro realizza Invocation Of My Demon Brother, usando quasi tutto quello che aveva fin lì girato per Lucifer Rising (comprese scene con Beausoleil). Impiega i suoi nuovi amici come attori per le scene girate ex novo, e Jagger al Moog per la colonna sonora. A questo punto Lucifer Rising deve ripartire da zero.

Anger convince nientemeno che Marianne Faithfull a recitarvi, e a questo punto vorrebbe Jagger come Lucifero, ma Mick non si lascia convincere e gli manda invece suo fratello Chris. In seguito i due litigheranno pesantemente, e il regista—mai davvero convinto del rimpiazzo—ne approfitterà per tagliare quasi tutte le sue scene. Filma una decina di minuti e con questi riesce a ottenere, tra le polemiche, un finanziamento statale che gli permette di andare a girare in Germania, in Italia e in Egitto.

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Il film infatti mescola vari piani: vengono filmati alcuni luoghi ritenuti magici in giro per l'Europa (compreso l'Etna), le evocazioni di Lucifero da parte di Iside, Osiride (che rappresentano rispettivamente fecondità e morte), Lilith (interpretata da Marianne Faithfull), un mago (Anger stesso) e un adepto che legge testi di Crowley; e poi vulcani, templi egizi, dischi volanti, celebrazioni pagane e riti magici, tutto in frenetico montaggio alternato. Se questo non bastasse, Anger specifica che il film contiene veri maghi, una vera cerimonia, veri altari, vero sangue umano e un vero cerchio magico consacrato con vero sangue e vero sperma.

Se il film oggi vi sembrasse tutto sommato qualcosa di già visto, va anche considerato che nel corso di questi anni è poi stato fonte di ispirazione per un infinito numero di registi, mentre all'epoca era qualcosa di davvero nuovo e potente. Visti poi i personaggi coinvolti, ovviamente esistono una serie di aneddoti sulle riprese del film.

Vulcani, templi egizi, dischi volanti, celebrazioni pagane e riti magici, tutto in frenetico montaggio alternato.

Marianne Faithfull, per esempio, sostiene di essere stata ipnotizzata da Anger e indotta a fare cose contro la sua volontà. Il regista risponde che l'attrice era solo a ruota di eroina, al punto da essersela portata in Egitto nascosta sotto la cipria, all'insaputa di tutti e mettendo così a rischio l'incolumità dell'intera troupe. Tra tutte queste storie resta fuori un dettaglio: dopo la fuga di Beausoleil, a chi affidare la colonna sonora? E qui entra in ballo un altro pezzo grosso.

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Anger è diventato amico nientepopodimeno che di Jimmy Page, in nome del comune amore per Crowley. Page ha da poco comprato una casa (Boleskine House) sulle rive del lago di Loch Ness, dove in passato aveva vissuto proprio il mago inglese, e ha contattato Anger per aiutarlo a compiere un esorcismo (di un fantomatico fantasma senza testa). Anger nel '72 annuncia pubblicamente il coinvolgimento di Page e che il film è quasi finito, addirittura a un certo punto si trasferisce nel seminterrato della casa dei Page a Londra. Ma nell'ottobre del 1976, a seguito di una lite con la moglie del chitarrista, Charlotte (per la quale si dice nutrisse un interesse particolare, al limite della morbosità), viene buttato fuori di casa.

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Marianne Faithfull in Lucifer Rising.

Anger, sempre piuttosto teatrale nelle sue prese di posizione, indice una conferenza stampa dicendo che Page è finito e distrutto dall'eroina, che non è più un musicista, che non ha più alcuna idea o ispirazione e che ci ha messo tre anni per produrre una cantilena tutta uguale di venti minuti, quando a lui ne servono almeno il doppio e si è stufato di aspettare. Se ciò non bastasse, gli dà anche del pezzente, dicendo che era solito non offrire nemmeno il pranzo. A poco valgono le dichiarazioni di Page che ricorda di avergli offerto casa sua e tutta la sua strumentazione per portare a termine il film: Anger dichiara che sta realizzando un film che sarà l'inizio e la fine del mondo, e che ha bisogno di una musica adeguata.

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Ma—e qui arriviamo al punto cruciale—dove è finito Bobby? Lo avevamo lasciato in fuga da un infuriato Anger dopo la serataccia dello Straight Theater. La solita leggenda (ovviamente raccontata da Anger) vuole che, in fuga da San Francisco a Los Angeles, la sua macchina si rompa proprio davanti allo Spahn, il ranch già set di film western e serie come Zorro e Bonanza, in quei giorni occupato dalla "famiglia" di Charles Manson. Versioni più affidabili dicono che Manson e Beausoleil, che condividevano l'interesse per le belle ragazze e quello per la musica, si conoscessero già da tempo e avessero anche suonato insieme. Sta di fatto che Beausoleil finisce per frequentare spesso la Family nel loro ranch a Topanga Canyon, dove le ragazze abbondano e dove contribuisce a portarne altre, grazie alla sua avvenenza. Pur non avendo mai fatto propriamente parte dela gang, i più sostengono che tra lui e Manson il rapporto fosse quasi paritario. Bobby dice addirittura che Manson, considerato soprattutto dalle ragazze come una sorta di capo, non fosse mai riuscito a essere altrettanto rispettato dai maschi, e che per questo ammirasse molto lui, che era un musicista migliore e un bel ragazzo.

Beausoleil finisce per frequentare spesso la Family nel loro ranch a Topanga Canyon, dove le ragazze abbondano e dove contribuisce a portarne altre, grazie alla sua avvenenza.

I dintorni del Ranch erano frequentati spesso anche da alcune gang di motociclisti (un'altra sottocultura ritratta nei film di Anger, in particolare in Scorpio Rising), attratte pure loro dall'ambiente libertino e dalle frequentazioni femminili. Beausoleil mitizzava un po' questi gruppi, considerandoli "gli ultimi veri uomini liberi", e desiderava fortemente fare colpo su di loro. Nel luglio del 1969 si offre di trovare della mescalina agli Straight Satans (una di queste gang), e qui cominciano i suoi problemi. Per trovare la droga contatta Gary Hinman, sua vecchia conoscenza. Hinman è un attivista comunista, buddhista zen, assistente di sociologia alla UCLA, insegnante di piano, nonché (a sentire Bobby) piccolo produttore casalingo di mescalina. Beausoleil ci ha vissuto insieme per un po', pur senza essergli amico ("era semplicemente uno che conoscevo del giro di Topanga Canyon"): Hinman lo aveva ospitato per qualche settimana nella sua cantina, e gli aveva dato qualche lezione di musica.

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Il 24 luglio Beausoleil va a trovarlo sapendo che avrebbe potuto trovare da lui quello che gli serviva, e gli dà mille dollari (appartenenti alla gang) per un migliaio di pastiglie. I motociclisti però si accorgono presto che si tratta di stricnina, e il giorno dopo Bobby, piuttosto spaventato, torna da Hinman insieme a due ragazze della Family per farsi ridare i soldi. La storia qui si complica, ma sappiamo che i tre hanno una pistola, e che staranno da Hinman per almeno una giornata. Secondo la versione giudiziaria (negata da Beausoleil, che sostiene che le autorità volessero coinvolgere Manson a tutti i costi) a un certo punto arriverà anche Manson, che taglierà un orecchio a Hinman con una spada. Beausoleil poi cercherà di riattacarglielo con del filo interdentale. Nella versione del chitarrista ci sono scontri fisici per accaparrarsi la pistola, ma la storia sembra concludersi più o meno positivamente (Hinman avrebbe pagato cedendo due automobili di sua proprietà alla Family) fino a quando il sequestrato non minaccia di andare a sporgere denuncia. Nella verità giudiziaria invece è Manson a ordinare di ucciderlo.

A un certo punto arriverà anche Manson, che taglierà un orecchio a Hinman con una spada.

Quale che sia il movente, sta di fatto che Bobby si avventa su Hinman con un coltello e, mentre questi intona un canto buddhista, gli pianta due coltellate nel petto, uccidendolo. Per alcuni anni Beausoleil ha rilasciato dichiarazioni contraddittorie sull'accaduto: a volte si è dichiarato innocente, a volte ha detto di non essere pentito, ed è solo nel 1981 in una famosa intervista al mensile Oui che racconterà quella che resta poi la sua versione definitiva. Va detto anche che la testimonianza chiave del suo processo fu quella di Danny DeCarlo, un membro degli Straight Satans che dichiarò di avere ricevuto una piena confessione da Bobby. Nel suo racconto non c'è nessuna storia di droga: il chitarrista e le due ragazze da Hinman volevano solo e semplicemente soldi.

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Prima di fuggire, scrivono sui muri della casa della vittima frasi ("political piggy") che lo facciano sembrare un omicidio politico. C'è anche un dettaglio affascinante ma controverso, negato dall'interessato: Beausoleil avrebbe immerso la mano nel sangue della vittima per lasciare sul muro un'impronta che collegasse l'azione alle Black Panthers. Il corpo viene scoperto cinque giorni dopo, e il 5 agosto Beausoleil viene trovato a dormire nella macchina di Hinman, sulla strada per San Francisco. Non ha la patente e ha una carta d'identità falsa, l'arma del delitto è nascosta in un parafango: non ci vuole molto per collegarlo all'omicidio, e viene arrestato immediatamente.

Le notti dell'8 e del 9 Agosto sono quelle dei celeberrimi omicidi Tate-La Bianca: alcuni membri della Family si introducono la prima notte nella villa di Roman Polanski (assente, a differenza della moglie Sharon Tate) e in quella del manager Leno LaBianca la seconda. Ne risultano sette morti (compresa la Tate, incinta), uccisi in modo efferato, per una storia che ovviamente sconvolgerà l'opinione pubblica. Le tesi, le controtesi, le teorie, le verità giudiziarie su questa vicenda sono infinite. Si tratta di uno dei processi più lunghi e famosi nella storia degli Stati Uniti

Anche in questo caso sulle pareti vengono lasciate scritte come "Pig", "Death to the pigs" e "Healter (errore per Helter) Skelter": mentre la versione ufficiale dice che queste scritte affermano le intenzioni politico-esoteriche del disegno criminale di Manson, è stato anche ipotizzato (e l'interessato ha appoggiato la lettura) che servissero a scagionare Bobby - secondo la logica che, se questi omicidi erano stati compiuti con lui in galera, e seguivano lo stesso schema di quello di Hinman, lui non poteva essere colpevole neanche del primo. Un'ipotesi è anche che gli omicidi stessi fossero stati compiuti proprio per tirare fuori l'amico dal carcere.

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Beausoleil, non aiutato dal suo legame con la Family, viene condannato alla pena di morte, commutata in carcere a vita nel 1972, quando la California abolisce la pena capitale. Detenuto prima a San Quentin e poi nella prigione di Stato di Tracy, non smette di suonare, e riesce a fare istituire un programma di musica per i detenuti. Nel frattempo non si è dimenticato di Lucifer Rising e, quando legge che Anger vuole ritornare sul progetto, decide di scrivere al vecchio socio. "Da quando ci eravamo separati nel '67, l'ho sempre sentito come un lavoro lasciato a metà. Credevo ancora nel progetto come mi era stato presentato all'inizio: proclamare l'alba di una nuova era, ritualizzare quel processo, i suoi aspetti mitologici e tutto quanto. Mi diceva qualcosa; faceva vibrare delle corde in me. Volevo completare il progetto perché lo consideravo interrotto, e non mi piace lasciare le cose a metà".

I due non si parlavano dalla famosa serata allo Straight Theater, anche se Anger aveva mandato a Bobby una cartolina quando questi era nel braccio della morte. Era una cartolina egiziana con un arpista che suona per Horus, con scritto "Servono anche quelli che stanno seduti e aspettano". Beausoleil gli scrive di avere letto che la colonna sonora era stata affidata a Page e che i piani erano saltati, che lui l'aveva sempre sentita sua, e gli manda anche un demo. Anger, che nel frattempo è rimasto a piedi, si lascia convincere, al punto che parlando entusiasticamente alla stampa non sostiene più che Beausoleil gli avesse rubato le bobine del primo girato ma accusa degli anonimi e non meglio precisati giovani ladri. Se anche fosse finito tutto in un nulla di fatto, almeno avrebbe avuto una bella storia da raccontare.

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Grazie alla benevolenza del direttore del carcere, R.M. Rees, e all'aiuto di un'insegnante interna, la dottoressa Minerva Bertholf, il progetto di Beausoleil viene approvato, e gli viene permesso di ricevere il materiale per costruire tastiere e effetti. Il budget datogli da Anger è di circa tremila dollari, e per starci dentro con i costi Beausoleil comincia a interessarsi di elettronica e a studiare come gestire tutta l'attrezzatura, praticamente costruendosi un piccolo studio di registrazione. Compra microfoni, un registratore a quattro piste, un registratore a bobina aperta, un mixer a sei canali, una batteria e un impianto di diffusione. Trova una tromba malandata sotto gli spalti della palestra, e costruisce tutto il resto: una chitarra, un basso, una chitarra con due manici (uno per le corde da basso), sintetizzatori, un riverbero e alcuni amplificatori. Sviluppa circuiti elettronici e modifica quelli che trova spiegati sulle riviste. Nei decenni a venire si costruirà anche un controller/synth fatto come una chitarra, che chiamerà Syntar, per avere la suonabilità di uno strumento a corda ma su un oggetto che possa controllare qualunque tipo di suono.

Riesce a mettere insieme una band di musicisti carcerati di dodici elementi, tra cui un altro assassino del giro di Manson, l'ottimo chitarrista Steve Grogan. Stavolta i musicisti hanno una formazione più rock che jazz: dice che se avessero deciso loro avrebbero probabilmente suonato cover di Santana o degli Allman Brothers, ma fortunatamente, e con sua immensa gratitudine, lo hanno seguito nel suo folle progetto. "Come leader ero un po' un tiranno, lo ammetto". Battezza l'ensemble, con una certa ironia e un fondo di verità "artistica", The Freedom Orchestra.

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"Il bisogno è la madre dell'invenzione e quello era l'unico modo in cui potevo dare a me e agli altri gli strumenti che potevano permetterci di creare una colonna sonora che avesse delle variazioni timbriche."

"Il bisogno è la madre dell'invenzione e quello era l'unico modo in cui potevo dare a me e agli altri gli strumenti che potevano permetterci di creare una colonna sonora che avesse delle variazioni timbriche, e non soltanto chitarre suonate attraverso i loro begli amplificatori. Avevo questa grandiosa idea in testa di come volevo che suonasse la colonna sonora. Non volevo che suonasse come se fosse stata fatta con un mucchio di giocattoli, anche se in realtà era così! In ogni caso, siamo riusciti a fare cose piuttosto straordinarie."

Viste le circostanze, ovviamente, ad essere cambiata non è solo la band, ma anche lo spirito di Bobby, ora sicuramente più tendente verso l'oscurità e l'asprezza. Anger gli spedisce una versione non finita e in bianco e nero del film, che viene proiettata nella cappella del carcere. Vulcani, divinità, elefanti, riti magici: immagini a caso per gli altri carcerati, qualcosa di diverso per Bobby, che si riconosce un po' in Lucifero, punito con l'esilio dal mondo: "Il mio obiettivo era quello di raccontare la storia di Lucifero attraverso il linguaggio emotivo della musica. Sapevo che per farlo avrei dovuto interpretare la storia in modo molto personale. Le circostanze e le esperienze della mia vita ne sarebbero state la base. Per l'ispirazione potevo contare sui problemi e le tribolazioni che avevo conosciuto negli anni precedenti: i miei errori e le loro conseguenze, i disordini e i conflitti che si manifestavano in prigione e dentro di me—tutto questo doveva essere convertito in benzina che muovesse il motore del desiderio. Il desiderio di libertà, riconciliazione e amore ha dato forma al lavoro fino alla fine."

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Si approccia al lavoro con dedizione totale, registra da solo e in gruppo: dichiara che voleva assolutamente poter lavorare a qualcosa, per riaffermare la sua identità come artista e non soltanto come omicida. Mentre Bobby e i suoi viaggiavano con la musica e trascendevano l'oscurità grazie alla loro spinta creativa, quella di Tracy era una prigione difficile: gli omicidi, le proteste e le guerre tra bande erano quasi quotidiane. Solo nel 1980, dopo quasi quattro anni (e più di tredici dopo la prima idea del film), dopo poche ore a settimana in cui era concesso suonare, dopo vari trasferimenti o libertà vigilate dei detenuti, dopo disordini che fermavano il lavoro perché impedivano ai musicisti di lasciare le celle, dopo che Bobby avrà lavorato ogni notte in prima persona anche al mix e all'infinito lavoro di editing, con le cuffie e un piccolo rasoio per tagliare i nastri, solo allora il film sarà finalmente pronto con la sua colonna sonora, e potrà essere presentato al Whitney Museum of American Art di New York.

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"Il progetto ha preso molto più tempo del previsto perché il processo di portare la musica alla luce aveva preso vita propria. Io, l'artista—un mero strumento della sua realizzazione—ero al suo servizio. Al completamento di ogni sezione o di ogni movimento l'ispirazione creativa per il successivo si srotolava spontaneamente davanti a me fino a che, dopo aver riempito vari nastri di registrazioni, capivo che il mio lavoro era compiuto." Il primo movimento si apre con suoni spaziali, percussioni idiofone e poi la chitarra in un riff classico, morriconiano, wah wah, note alte e un senso di attesa che sfocia in un crescendo, nella sensazione di imminenza, qualcosa che ricorda il post rock più spaziale, fino all'ingresso di una batteria molto secca e decisa, ma sempre con l'elettronica sotto a richiamare il suono dell'universo in movimento, mentre le chitarre tessono le loro trame, tra salite e momenti di tensione, fino alla calma e allo stop.

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Il secondo movimento vede l'ingresso della tromba, melodie in lenta salita e un senso di calma fluttuante, come di un suono che acquisisce una certa epicità ma sempre immerso in un liquido. Ci sono assoli e divagazioni acide per un terzo movimento che parte chitarroso per poi, passando attraverso momenti da colonna sonora di giallo e altri arabizzanti, tranquillizzarsi fino a diventare placido e calmo, quasi sognante (con il passaggio dalla chitarra all'elettronica al Fender Rhodes), e diventare poi più acido preludendo al quarto movimento, che è astratto e fatto di gocce di synth, echi, richiami, campanelli, riverberi e suoni che si moltiplicano. È brevissimo e impressionante.

Il quinto parte come il più rock e movimentato, ci sono assoli di chitarra ma non scompare l'elettronica, è una cavalcata che cresce fino a diventare liquida e psichedelica, con l'arrivo della tromba ad aggiungere meraviglia a un quarto d'ora sublime, ricco di dettagli e idee, un brano impossibile, conoscendo le condizioni in cui è stato creato.

E poi il sesto movimento, l'ultimo e il più epico, con l'arpeggio e gli assoli lenti, le onde del mare e la chitarra che ne emerge. Se non si fosse capito siamo di fronte a un capolavoro della psichedelia, un Morricone imbevuto nell'acido e lanciato nello spazio. Un punto importante è che se vi piace il genere (quella psichedelia molto free e fatta di lunghe strumentali, non di canzoni, dai Popol Vuh in poi) questo è uno dei dischi più belli che possiate ascoltare, a prescindere dalla storia incredibile che ha dietro. Un'opera composta in carcere ma piena di libertà, una musica che è allo stesso tempo forza distruttrice e grande manifestazione di speranza, che dopo tutti questi anni non perde un briciolo della sua forza. Anche se non si può non pensare a quanto fosse in anticipo sui tempi, rivoluzionaria e originalissima.

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"Quello che mi distrugge di più è che uccidere Gary Hinman ha negato tutti i miei sforzi creativi. Il mondo non si concentra su nient'altro che su quell'errore che ho fatto nella vita. Ed è un grosso errore. Non puoi ridare indietro una vita. E se sono in prigione è soltanto colpa mia. Non posso guardare alla mia vita con rimpianto. È quella che è. Ma spero che la mia musica possa continuare a toccare chi dovesse scoprirla. Cos'altro posso sperare? Solo di riuscire a entrare in contatto con le persone attraverso il mio lavoro. Ricevo un sacco di riscontri molto lusinghieri da parte di persone che scoprono la mia musica. Non ho una grande distribuzione che lavora per farla conoscere, quindi tocca alle persone che sono appassionate di musica trovarmi. Essere conosciuto a questo livello è abbastanza. È quello che è."

A lavoro finito, i 43 minuti verranno però tagliati pesantemente da Anger, che realizzerà un film molto più breve del previsto (meno di mezz'ora) e avrà quindi bisogno di molta meno musica. Guardando il film, la colonna sonora sembra studiata chirurgicamente per accompagnare le scene, gli stacchi e tutto il montaggio, ma la cosa incredibile è che si tratta praticamente solo di un caso, essendo stata realizzata pressoché alla cieca. "Considerate le condizioni e le modalità in cui è stata fatta, è solo alla serendipità che si deve il fatto che coincidano così bene. Ci sono vari punti in cui chi guarda pensa che sia tutto orchestrato alla perfezione e intenzionale, ma non lo è. È parte di quell'incantesimo che Kenneth sosteneva fosse in azione. La creazione dell'intero film per lui era un'invocazione, un incantesimo".

La colonna sonora non ottiene grandi attenzioni, viene stampata in mille copie da un'etichetta canadese ma non viene notata granché dal pubblico e dalla critica. Viene poi ristampata in cd-r nel 1999 da Bobby stesso sulla sua etichetta personale White Dog Music. Nel 2004 esce in cd per l'americana Arcanum, e nel 2005 l'italiana Qbico la stampa in formato picture disc. Nel 2014 esce per una label canadese anche un'edizione limitatissima in cassetta, compresa una die hard edition che include adesivi, poster, una borsa e una spilla.

Tra il 2009 e il 2014 l'americana The Ajna Offensive pubblica la versione definitiva dell'opera, attraverso il quadruplo cofanetto The Lucifer Rising Suite, uscito dapprima solo in vinile e poi anche in cd e contenente, oltre alla colonna sonora integrale, anche una serie di materiali delle stesse session e la prima versione del 1967, registrata con la Magick Powerhouse of OZ e ritrovata decenni dopo da David LaFlamme in uno scatolone consegnatogli da Bobby il giorno che aveva lasciato San Francisco per Los Angeles.

Negli anni, Anger è tornato a trovare Beausoleil una sola volta, dicendogli che non c'era mai stato nessun altro Lucifero.

Negli anni, Anger è tornato a trovare Beausoleil una sola volta, dicendogli che non c'era mai stato nessun altro Lucifero. Ma tempo dopo ha ripetuto ancora in un'intervista la storia delle bobine rubate da Bobby. "Tutto quello che c'era che si sarebbe potuto rubare è quello che è finito in Invocation Of My Demon Brother. Ma ha ripetuto quella bugia talmente tante volte che deve avere finito per crederci".

Parlando di Jimmy Page, Beausoleil racconta: "Qualche anno fa c'è stato un articolo sulla colonna sonora, mi pare su Classic Rock, per il quale siamo stati intervistati tutti e due. E lui era rancorosissimo: ero sconvolto. Avevo questa specie di sogno che prima o poi avremmo fatto uscire un album con tutte e due le versioni. Non in maniera competitiva: pensavo sarebbe stato davvero bello, per dimostrare come per la stessa colonna sonora potessero esistere due diverse visioni allo stesso tempo simili e differenti. Ma era un desiderio soltanto mio: in pratica lui è la superstar, il dio del rock… ed è invidioso di me, che sto in galera."

Nel 2012 Jimmy Page si è autoprodotto un disco contenente la musica che aveva realizzato per il film, nel frattempo circolata per anni in forma di bootleg e investita di un'aura mitica. Ad ascoltarla oggi, con tutto il rispetto per Page, sembra soprattutto una gran pacchianata. Forse la sua sfortuna è stata solo quella di avere a che fare con un regista che era già quarant'anni avanti, e che cercava un musicista altrettanto appassionato.

Beausoleil è un detenuto modello e si è sposato nel 1982, ma la moglie, che ha gestito il lato imprenditoriale dei suoi progetti per molti anni, è morta nel 2012; gira documentari e coltiva vari interessi artistici. Vende le sue opere tramite il suo sito e ha imparato anche a lavorare con l'animazione digitale: sta portando avanti un progetto di cartoni animati, interamente realizzati da lui, dal titolo Ask Professor Proponderus, per aiutare i bambini che hanno qualche parente in carcere ad affrontare la situazione (e su Internet si leggono commenti tipo "questo mostro non dovrebbe di certo avere in nessun modo a che fare con i bambini"). Dalla fine degli anni Novanta ha pubblicato altri sei album, per la sua White Dog Music e per altre label come Qbico e Sagittarius A-Star. Nel 2013 il suo album Orb è stato ristampato dall'italiana Black Moss.

Nei quarantacinque anni che Beausoleil ha passato in carcere gli è stata regolarmente negata la libertà condizionata, per diciassette volte.

Nei quarantacinque anni che ha passato in carcere gli è stata regolarmente negata la libertà condizionata, per diciassette volte. Il suo avvocato sostiene che sia per l'ombra di Manson, ancora uno spettro troppo forte sull'opinione pubblica. Beausoleil nega di aver mai fatto davvero parte della Family, anche se lo aveva affermato in precedenza in una famosa intervista con Truman Capote, che ha sempre accusato di essersi inventato le risposte. Uno dei suoi più grandi crucci è quello di essere da sempre considerato dall'opinione pubblica un vero e proprio membro del gruppo di Manson, e di conseguenza legato agli omicidi Tate-LaBianca, svoltisi però quando lui era già in galera.

L'allora capitano della Omicidi di Los Angeles Frank Merriman ritiene che, per l'efferatezza del delitto e delle torture riservate a Hinman prima della morte, per il detenuto Bobby Beausoleil la condizionale dovrebbe essere fuori discussione. In un corsivo di un anno fa sul Los Angeles Daily News a firma Thomas Elias si può leggere la conclusione "Persone come queste non dovrebbero mai essere liberate. È tempo che i legislatori creino una nuova categoria di detenuti al di là del diritto alla condizionale, impedendo che il loro destino possa essere deciso da politici che potrebbero perfino non ricordarsi di loro e dei loro misfatti".

Tra le righe di alcune interviste a Bobby possiamo trovare una risposta: "Quando mi fu offerto originariamente il ruolo di Lucifero, mi venne descritto come il ritratto dell'angelo disobbediente che rappresenta lo spirito dell'amore che sorge ad annunciare l'alba di una nuova era. Quando ho composto e registrato la colonna sonora per un Lucifer Rising ripensato dieci anni dopo, mi sono appoggiato alle mie esperienze per raccontare in musica una storia che evocasse il mitico risveglio di Lucifero nel suo pozzo di disperazione, che riaccende la sua torcia e si solleva come la fenice dalle ceneri per cominciare il suo lungo viaggio dagli oscuri recessi dell'inferno, abbandonando il proprio orgoglio lungo la strada, nell'insopprimibile desiderio di riconquistare l'amore. In un modo strano e inaspettato, ma molto concreto, quello che Kenneth mi aveva chiesto la prima volta che ci siamo incontrati—di interpretare questo Lucifero apocrifo essendo semplicemente me stesso—è quello che è finito per succedere".

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Le principali fonti di questo articolo sono il ricco libretto del quadruplo CD The Lucifer Rising Suite, la famosa intervista di Truman Capote a Bobby Beausoleil inserita nel libro Musica Per Camaleonti, quella del novembre 1981 a Oui Magazine e una uscita per VICE Canada a firma Adam Kovac; l'articolo Lucifer, Arisen di Lessley Anderson per il San Francisco Weekly e il pezzo How I made Lucifer Rising di Kenneth Anger per il Guardian.