L'aria, attorno a te, si elettrizza nel momento esatto in cui stai per schiacciare play su un nuovo pezzo di Arca. C'è qualcosa in questo ragazzo, nella sua semplicità, nella sua imprevedibilità, che sembra mancare in molti altri producer di musica elettronica, al momento. Con lui, invece, non sappiamo mai cosa succederà una volta che la sua traccia parte. Non sappiamo dove andrà a finire, se ti lancerà in una ninnananna inquietante o se invece inizierà a tirarti pugnalate nelle orecchie finché il tuo cervello non andrà in pappa totale. "Soichiro", che arriva dal secondo LP del produttore, Mutant, ha entrambe le cose. Inizia con un'ondata di pad melodrammatici, prima che arrivino le percussioni a mettere una punteggiatura inquietante a questo panorama. Prima che tu te ne accorga, si arriva al territorio preferito di Arca: un cataclisma giocoso. Come ha twittato lui stesso, "Soichiro" è il secondo nome, a quanto pare, del suo collaboratore fisso Jese Kanda—il che ci fa intuire che ci sia proprio Kanda dietro agli oscuri e sinuosi visual che accompagnano la traccia. Giudicate voi stessi:
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