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Musica

Lady Leshurr è la regina del rap inglese

"Avere la pelle nera è già caratterizzante. Aggiungici il fatto che sono una ragazza nera e che non vengo da Londra, e in pratica rientro in qualsiasi minoranza!"

In meno di un anno, una rapper ha trasformato l'espressione "Queen's Speech", traslandola dai saloni di Buckingham Palace alle strade di Birmingham. Per cui ora, ogni volta che la mente vola a quell'espressione, siamo portati a pensare ad un nuovo episodio della serie di freestyle ad opera di Lady Leshurr. Il suo concetto di video in cinque parti ha dato un twist anche al nostro concetto di rap, dato che il 2015 è stato dominato dalla sua persona e dal suo stile che naviga tra toni scherzosi, voli pindarici testuali e ritmi sincopati. Dopo i suoi incredibili consigli sull'igiene ("Brush your teeth!") Leshurr va a segno: «I've got a dark skin friend that looks like Rachel Dolezal / And I've got a light skin friend that looks like Rachel Dolezal». Ognuno dei freestyle in questione, dicevamo, è arrivato al pubblico accompagnato da un video one take, e il quarto episodio ha raggiunto, al momento, più di 15 milioni di visualizzazioni.

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Sappiamo bene che in questo momento storico il rap inglese ed il grime sono ad un picco massimo di potenza mediatica e musicale, e visto da fuori il fenomeno sembra quasi totalmente londinese. In realtà, all'interno del panorama musicale inglese, un'artista il cui accento è tutt'altro che londinese è percepito immediatamente come musicista di nicchia (vedi il caso di Bugzy Malone). Ecco perché è necessario guardare al percorso di Leshurr, la cui popolarità è esplosa nonostante la sua identità regionale così marcata, come ad un caso che può effettivamente insegnarci un bel po' di cose su come va la musica.

"Avere la pelle nera è già caratterizzante. Aggiungici il fatto che sono una ragazza nera e che non vengo da Londra, e in pratica rientro in qualsiasi minoranza! Ma il motivo per cui sono qui è proprio abbattere ogni barriera."

La scena rap britannica che ha influenzato Leshurr quando muoveva i suoi primi passi, e che tutt'ora ha una grossa influenza su di lei, è un ambiente dominato dagli uomini, malgrado ci siano dei precedenti e nemmeno di poco conto: parliamo di Ms. Dynamite, Shystie ed altre. "Non tutti comunque ci caratterizzano come 'rapper'—alcuni parlano di noi come di 'ragazze che rappano', il genere è sempre un bello scoglio per le ragazze."

Leshurr ha preso il volo dopo un'apparizione nel film 1 Day, girato a Birmingham. La pellicola, incentrata sulle vicende di una gang, è diventata immediatamente culto, forse per gli attori, tutti rigorosamente non professionisti, o forse per la colonna sonora la cui figaggine era già praticamente garantita. Wiley, Ghetts, Kano e tanti altri hanno espresso il loro supporto per Leshurr via Twitter, e quando la ragazza ha iniziato a girare per le strade di Londra—per andare a registrare i suoi freestyle per il canale di Tim Westwood o per SBTV—ha finito per convincere tutti quanti. "La gente per strada mi riconosce, 'Guarda, è la ragazza di quel film!' dicono," racconta Leshurr ridendo. "Immagino che il mio accento sia una ventata di aria fresca, a volte. Non conosco molti rapper a Birmingham, quindi è figo poter rappresentare la mia città."

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Arrivare a questo punto però non è stato facilissimo. Nel 2013, in un'intervista col Guardian, Leshurr aveva dichiarato che l'industria musicale "non sapeva come comportarsi con le ragazze." Le label la approcciavano perché intorno a lei c'era già un alone di successo, ma tutte le intimavano di cambiare genere musicale e stile personale. Quando l'hanno contattata da Atlantic Records, l'hanno fatto soltanto perché volevano farle registrare un pezzo contro Nicki Minaj.

"In quel momento ho realizzato che l'industria musicale non sapeva davvero che fare con noi, in termini di marketing o di costruzione di una carriera. Avevo l'impressione che la loro unica strategia fosse quella di mettere le donne una contro l'altra. I media provano a montare dei casi di beef immaginari, e questa cosa mi manda ai matti. Sono per l'emancipazione della donna—rappresento la causa, la sento mia, non mi permetterei mai di buttar giù un'altra ragazza. Non è nemmeno nel mio stile sparare a zero su qualcuno in modo così brutale."

Nove mixtape più tardi e dopo una pausa di un anno, Leshurr torna sulla scena a inizio del 2015, coi freestyle di cui sopra, in cui si concedeva completamente. Mi racconta che per un anno ha smesso di ascoltare musica, in tronco, e che, dopo aver re-integrato la musica nella sua vita, aveva però smesso di sentirne il lato divertente. Per recuperarlo, si è dovuta tirare un calcio in culo, e ha deciso di farlo autoproclamandosi "Queen of the Game". "Ho programmato tutto quello che volevo fare, i nomi da dare ai miei freestyle e ho messo tutto insieme in maniera strategica. Credo che il motivo per cui è esploso tutto all'improvviso è che nessuno al mondo faceva quella roba, quando è uscita."

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In più o meno diciotto mesi, abbiamo visto Skepta sulla copertina di Fader, Drake con un tatuaggio di BBK (Boy Better Know, la sua crew), Novelist che se la viaggia coi Ratking, Kanye West che tira sul palco con sé l'intera scena grime ai Brit Awards, e tanti altri elementi che ci fanno credere che il grime sia la next big thing della musica internazionale. E Leshurr è molto ferma sull'importanza della centralità britannica. "Se gli americani si vogliono interessare a ciò che facciamo, rispettandoci e dedicandosi a un ascolto attento, che lo facciano pure, ma non abbiamo certo bisogno del loro appoggio. Sappiamo tutti che quello che facciamo qui è una bomba, per questo esiste da così tanto tempo."

Questo non esclude un'eventuale carriera oltreoceano: "Per me è di fondamentale importanza che la gente venga impressionata da ciò che dico, da ciò che faccio. Ed è abbastanza raro al giorno d'oggi, per come vengono girati i video—sembra che in alcuni casi il senso venga perso. Ecco, io voglio fare esattamente il contrario. Voglio che quello che dico si senta forte e chiaro. Se hai una storia potente, probabilmente il tuo accento o il fatto che provieni dal Regno Unito ti aiuterà a distinguerti da tutti i rapper americani."

Qui sopra abbiamo menzionato la perfornance di Kanye ai Brit Awards in cui i più grossi nomi del grime e del rap inglese lo accompagnavano sul palco mentre presentava il suo pezzo "All Day" in mezzo ai lanciafiamme. E perché, tra tutti quei nomi, non ce n'era nemmeno uno di un'artista femminile, come ad esempio Leshurr o Little Simz?

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"Non ci ho mai veramente riflettuto, ma sì, non abbiamo mai l'attenzione che meritiamo. Siamo sempre lì, sul margine, e non veniamo mai nominate a fianco a nomi come quello di Skepta. Siamo sempre messe sullo scaffale del giudizio 'mica male per essere una ragazza!' e questa cosa fa schifo. È uno dei punti su cui dobbiamo insistere maggiormente nel 2016. Voglio essere sicura che i nostri nomi raggiungano il livello di quelli degli artisti affermati in Gran Bretagna o negli Stati Uniti."

Leshurr è stata nominata ai MOBO awards del 2015 e la sua felicità è ancora tangibile quando ne parla: "Avevo l'abitudine di prender nota su un pezzo di carta tutti i miei obiettivi, e questo era uno dei miei obiettivi principali dell'anno passato. Mi dicevo che se avessi fatto un po' di casino con i miei 'Queen's Speech' sarei stata nominata per un MOBO, ed è esattamente quello che è successo."

Quest'anno Leshurr finalmente pubblicherà il suo primo full-length. Abbiamo buone speranze di credere che sarà un concentrato di tutte le figate di cui si è arricchito il suo stile finora, oltre ad elementi presi da altre due discipline cui Leshurr è molto legata: la commedia e la danza. L'artista ha in programma anche un film e una linea d'abbigliamento da cui sarà possibile acquistare il celebre crop top con la scritta QUEEN che vediamo nei suoi video.

In questi ultimi mesi abbiamo visto cosa succede se un grosso nome della musica internazionale posa i suoi occhi su un artista. Oggi, ad esempio, il grime è un'importante pedina del gioco della musica e nessuno si stupisce più se artisti come Stormzy o Skepta spaccano a livello internazionale o se una coppia di rapper inglesi (Krept & Konan) scrive i pezzi per Wiz Khalifa e Jeremih.

Quello che manca è, però, una stabile presenza femminile a quei livelli. Il documentario uscito da poco che si intitola Through the Lens of Hip-Hop : UK Women ci mostra che in tante, là fuori, stanno tentando di farcela. Per un sacco di tempo le donne inglesi che fanno rap sono state viste come un'anomalia anziché una parte integrante di quel mondo. Ora, però, grazie al successo di Little Simz e al disco in arrivo da Lady Leshurr, stiamo iniziando a sperare che la breccia stia diventando una porta aperta per donne inglesi che hanno le palle di alzare la voce e mettere frasi in rima, perché siamo fiduciose che il loro sarebbe un impatto fortissimo sulla narrativa anglofona dei giorni d'oggi.

Fino al momento in cui le donne avranno anche questo potere, possiamo goderci i piani che ha in mente la nostra regina Leshurr. Poco fa è uscito il suo "Queen Speech 5", a breve uscirà la sua linea di abbigliamento, e per quanto riguarda la domanda con cui ho concluso l'intervista, per alleggerire i toni (anche perché Leshurr ci tiene a ribadire che la scena intorno a lei è fin troppo seriosa) ho pensato a qualcosa che in tanti si chiedono. Quante volte, secondo la Queen, bisogna lavarsi i denti, ogni giorno? "Almeno due: alla mattina e alla sera. Oltretutto ho questo super dentifricio che si chiama Boca, che ho comprato da uno che vende dentifrici ai vip, tipo a Brad Pitt o Kirsten Dunst. La roba dentro alla versione serale di quel dentifricio ti aiuta anche a dormire, quella dentro al dentifricio diurno ti tira una bella botta di vitalità. E poi è un buon dentifricio!"