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Musica

Abbiamo riesumato il profilo MySpace di Kesha del 2008

Ed è così meravigliosamente di cattivo gusto che non abbiamo alcun timore nel definirlo la Monna Lisa di internet.
Emma Garland
London, GB

C'è stato un tempo in cui nessuno era fico su internet. Può sembrare difficile da credere ora che tutti ci siamo abituati ad agghindare i nostri social network come piccoli musei del nostro ego, esposizioni che mostrano solo la parte più meravigliosa e luccicante della nostra vita di modo da farci sentire meglio. “Guardate che meraviglioso incrocio di filtri ho utilizzato per fotografare la mia collezione di cactus, plebei,”—è così che vi sentite, quando postate una foto sui vostri social—“Guardate, bifolchi trogloditi, ecco qui la mia mano mentre si appoggia casualmente su un libro che parla della storia dei tatuaggi da marinaio, ben posizionato accanto alla mia tazza di caffè da cinque euro.”

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Questa è la nostra epoca, questi sono i nostri social media. I nostri profili sono come delle scoregge: piacevoli da annusare solo finché siamo noi ad emetterle. Dieci anni fa, però, la storia era un pochino diversa, e più innocente. Non avevamo consapevolezza di internet e c'era una sola piattaforma per condividere il nostro ego, il maledetto MySpace punto com.

Su MySpace abbiamo imparato ad aggiungere il suffisso “core” alla fine di qualsiasi parola possibile. Abbiamo pubblicato sei quiz della personalità al giorno e usato espressioni come “sex hair.” Facevamo tutti schifo, schifo come la cacca dei cani, ed era meraviglioso, una golden age irripetibile. La parte migliore, tuttavia, era che anche le celebrità facevano schifo.

Purtroppo oggi le celebrità camminano a un metro da terra anche sui social network e spuntano sulle nostre timeline solo impeccabilmente vestite o mentre stringolo la mano ad Obama, quindi è facile dimenticare che star come, che ne so, Tom Hardy, – un uomo che è stato costruito con la stessa dovizia di un cesso di mattoni e che è diventato sinonimo di "ipersessuale" e “stoico” – una volta scriveva su MySpace cose come questa “My head is like a dangerous neighbourhood I should never be in it without an appropriate adult”. Nel frattempo Kim Kardashia si faceva dei selfie di una bruttezza impareggiabile e faceva i props al cantautore Conor Oberst, che amava riferirsi a se stesso come “Conizzle Obizzle”.

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Kesha, come abbiamo già scritto, è la quintessenza della donna indisciplinata. È la tipa che fa-festa-tutta-la-notte e torna-a-casa-alle-sei-di-mattina, è la tipa che si lava i denti “con una bottiglia di Jack” e che decide il proprio destino. Kesha è una maestra di incoscenza che ha parlato apertamente e senza remore di sessualità, depressione e disturbi dell'alimentazione. Non capita spesso che qualcuno sia capace di mantenere salda la sua personalità e la propria immagine pubblica mentre conduce una carriera mainstream/pop come la sua, ma Kesha è una tipa piuttosto tosta, e lo è sempre stata, proprio come dimostra il suo profilo MySpace che naviga in internet dal 2008. Ecco alcune considerazioni che ci sono sorte durante l'opera di riesumazione…

IL SUO LAYOUT È UN CAPOLAVORO

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Ecco! Un template personalizzato che si chiama “Gold cash", scaricato da pimp-my-profile.com, la cui unica caratteristica è il simbolo dei dollari sopra altri simboli dei dollari. La sua URL è ‘keshaishot’ e nel posto in cui la gente scriveva “Femmina, 21 anni” o qualcosa così, lei ha scritto "k$.damnit.wit afog machine&lazerlight show." Se Alien di Spring Breakers avesse un account MySpace sono piuttosto sicura che avrebbe il template "Gold cash", e lo dico con l'entusiasmo di un grande complimento. Credo che l'insieme cromatico sia la più grande collezioni di decisioni creative azzeccate subito dopo la copertina di Daydream Nation dei Sonic Youth disegnata Gerhard Richter.

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Inutile sottolineare che nella sezione “Band Members” abbia scritto “eddie murphy”, e nulla di più.

LA SUA SEZIONE ABOUT ME È UN MANTRA CHE DA OGGI RECITERETE DAVANTI ALLO SPECCHIO PRIMA DI OGNI RIUNIONE

La sua bio si apre allo stesso modo in cui gli Slipknot iniziano i loro concerti e non fa altro che migliorare frase dopo frase. Chi non si vanterebbe di aver lavorato con “a lot of hot bitches”? Chi non ha sperato, ad un certo punto, di essere imparentato con una rock star da Hall of Fame? Che cos'è questa bio se non una lista di life goal che tutti vorremmo avere il coraggio di ammettere di desiderare?

“My music is rad”; “I’m fucking rad”; “I’m taking over”: questa pagina contiene più ego dell'intera discografia di Kanye West. Probabilmente è la fonte di ispirazione per quel discorso motivazionale di Shia LaBeouf che è diventato virale. Kesha era senza alcun dubbio il DJ Khaled del 2008 e probabilmente lo è ancora. Il tutto si chiude magnificamente con la foto di un gattino in un cesso.

LA SUA LISTA DI INFLUENZE COMPRENDE JAWBREAKER, BUTTHOLE SURFERS E AFRIKA BAMBAATAA, ED È LUNGA UN CHILOMETRO

È rassicurante scoprire che una volta altre persone copiavano la propria intera library di iTunes nella propria sezione "Influenze", come me. Nel mio caso, mi trovavo al tramonto del mio periodo di formazione e non avevo ancora trovato "la mia gente" per cui ci avevo messo semplicemente TUTTE le cose che mi piacevano insieme, sperando che le mie anime gemelle mi trovassero (sto ancora aspettando, ragazzi). Ma Kesha non ha tempo per una crisi d'intentità come quella; è una pura enciclopedia musicale. Questa lista è così lunga che ho dovuto allontanare lo zoom al massimo, e anche così non è bastato uno screenshot, me ne sono serviti due e ne è comunque avanzata. Jawbreaker, Casiotone for the Painfully Alone e Ornamental Wigwam? Queste non sono influenze buttate lì per cercare di apparire fichi. Queste sono le confessioni di una pop star che ha passato l'adolescenza da sola nella sua stanza, immersa completamente nella musica più strana, più triste, più fuori dal comune che riuscisse a trovare. Chiedetemi se c'è un altro artista con un singolo in Top Two di Billboard negli ultimi quattro anni che citi Butthole Surfers e Afrika Bambaataa come ispirazione, e io vi mostrerò una sedia vuota.

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Kesha, per favore, vieni al prossimo quiz musicale di Natale nell'ufficio di Noisey. Probabile che tu vinca.

I COMMENTI ALLA SUA PAGINA SONO UNA FOTOGRAFIA DI COME INTERNET AVREBBE POTUTO ESSERE, MA NON È

Non c'è un solo commento negativo sulla pagina MySpace di Kesha del 2008. Neanche uno. Questa cosa è letteralmente incredibile, visto che uno degli argomenti più discussi nell'ultimo anno è stato quello delle artiste donne che rispondono a tutti gli sfigati mammoni che dirigono verso di loro insulti da ogni direzione. Solo pochi giorni fa, una musicista black metal ha dovuto bloccare i messaggi privati su Facebook a causa delle minacce e degli insulti che riceveva. Forse questo ci fa capire più cose sull'evoluzione dei social media e del loro rapporto con la misoginia di quanto ci faccia capire su Kesha, però guardate qua sopra e immaginate come sarebbe se vivessimo ancora in un mondo in cui la maggioranza delle persone che si prendono la briga di interagire con te online lo facesse per dirti che sei sexy e che le tue canzoni la fanno felice e che NON ti odia.

Questa frase è stata usata moltissimo di recente, ma non ha mai avuto un significato così forte come quello che ha parlando di MySpace: what a time to be alive.

Bei tempi.

Belle HAIM.

QUESTA PARTE

Non tutti sanno che Kesha ha sostituito i Blink-182 come produttrice di battutine a sfondo sessuale mentre questi ultimi erano in pausa.

Ecco, tutto qui. Grazie Kesha per essere rimasta te stessa.

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