Non sono particolarmente claustrofobico, ma mi basta pensare a pareti che si chiudono intorno a me e blocchi rotanti sopra la mia testa per assumere la posizione fetale. Quindi, Memory, questo video di animazione sperimentale di Daniel Marciniak, basta e avanza per farmi avere un crollo psicologico.
Il video, creato all’Accademia di Belle Arti di Varsavia, mostra una ragazza in una stanza bianca. Quando si siede sul pavimento appaiono intorno a lei delle strutture animate che la fanno apparire come chiusa tra delle sbarre, circondata da stranezze geometriche e attaccata da altre forme aggressive. Senza contare la colonna sonora martellante degli intensissimi Death Grips.
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Sulla pagina Vimeo del video (che è stata notata anche dallo Staff di Vimeo) Marciniak ha scritto che il video parla di ricordi, di emozioni e di solitudine. E il messaggio arriva forte e chiaro, anche se i ricordi a cui allude il video non sono quelli a cui mi piace troppo pensare il venerdì mattina—ma sono sicuro che in molti potranno immedesimarsi e cogliere la potenza del video.
Qui sotto potete vedere alcune immagini un po’ angoscianti del video, e per saperne di più del lavoro di Marciniak visitate il suo sito.
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(Photo by Alison S. Braun / CORBIS / Corbis via Getty Images)