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Il segreto dei Gemelli

È stata mia nonna a convincermi. In quello che potrebbe essere definito un momento Proustiano, mi fece sedere sulla poltrona della sua casupola e mi raccontò dei segni zodiacali e del loro significato. Non ricordo bene i dettagli di quella conversazione, ma credo di aver tenuto in mano una bottiglietta di limonata del supermercato mentre ascoltavo pazientemente, versandomi ogni tanto un po’ di dolce in bocca. Probabilmente avevo cinque o sei anni quando scoprii di essere un minuscolo Acquario.

All’epoca ero convinto, come ogni altro bambino malleabile, che mia nonna avesse ragione. Le nostre vite erano nelle mani dei pianeti. Con il passare degli anni sono diventato scettico, e recentemente—da adulto—è come se fossi emerso da un periodo buio mettendomi a credere, alla Eckhart Tolle, che esista una sorta di potere più grande di noi che tira gentilmente i fili della realtà. Mi rendo conto che la cosa mi faccia passare per un mezzo matto, ma pensateci: se la luna controlla le maree e noi uomini siamo fatti per il 60% d’acqua, c’è una buona probabilità che i corpi celesti influiscano anche su di noi, scatenando delicatamente onde di energia ed emozione dentro ai nostri corpi. E se così fosse potremmo spiegarci perché molti musicisti famosi sono del segno dei Gemelli.

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Una breve e incompleta lista di artisti che sono governati da Castore e Polluce: Bob Dylan, Kanye West, Paul McCartney, André 3000 e Miles Davis; Brian Wilson, Kendrick Lamar, Tupac, Biggie Smalls e Lauryn Hill; Morrissey, Stevie Nicks, Noel Gallagher, Curtis Mayfield, Lionel Richie e Ice Cube. Di tutti i musicisti del mondo, non è un po’ strano che alcuni tra i più progressivi e iconici siano tutti dei Gemelli, governati dall’umile palla di ferro che è Mercurio? È una semplice, vuota coincidenza? O una forza significativa sta permeando l’universo, toccando anche la Terra e dando forma alle nostre vite?

Fotografia tratta dall’artwork di DAMN.

Molti sanno come funziona lo zodiaco, ma in ogni caso ecco due indicazioni di base. Ci sono dodici segni, determinati per ogni persona dalla posizione dei pianeti nel giorno della sua data di nascita. Ogni segno è portatore di tratti caratteriali. I gemelli, nati tra il 21 maggio e il 21 giugno, sarebbero espressivi, veloci con il pensiero, comunicativi e capaci di far convivere due personalità in una. Non gli piace sentirsi confinati, disprezzano la routine e la ripetizione. Sembrano tutte caratteristiche adatte a descrivere individui noti per aver allargato gli orizzonti della loro arte, per essersi rifiutati di vincolare in vari modi la loro espressività.

Durante un’intervista rilasciata a Steve McQueen nel 2014, Kanye West disse: “Sarei fazioso a pensare che chi è dei Gemelli sia più consistente nell’ascoltare quello che lo spirito gli dice di fare, o nel rendersi conto dei motivi per cui ha ancora fiato nei polmoni. Ma penso che nel corso della storia i creativi dei Gemelli siano stati davvero in armonia con questi modi di approcciarsi alla vita”. E ha ragione: i Gemelli famosi hanno costantemente comunicato la loro arte in modo incontrollato, spingendo la cultura a fare dei passi in avanti. Due esempi: Dylan che si fida dei suoi pensieri e si presenta a Manchester nel 1966 con una Telecaster nera per essere accolto da grida che lo definivano un “Giuda”; l’insistenza di Prince nell’affermare che “uno spirito forte trascende le regole”.

Uno dei più importanti tra questi Gemelli influenti è Kendrick Lamar. Come afferma West, Lamar è uno di quei Gemelli che mostra senza vergogna i suoi allineamenti, il suo sistema di credenze e le sue intuizioni. Ha parlato di segni zodiacali diverse volte—in “Wesley’s Theory” (“Sono dei Gemelli, ho due lati”); in “Untitled 06” (“Un Gemelli, personalità dualistiche sempre in conflitto in me”); “Untitled 02” (“Non riesco a prendere posizione, i Gemelli”); “The Heart Pt. 1” (“Davvero emotivo, sono dei Gemelli”). È un artista coraggioso e inflessibile i cui album sono rappresentazioni severe e oneste del suo spirito. In un’intervista con Zane Lowe, Lamar ha spiegato: “La gente può scrivere di qualsiasi cosa, ma se io non sento nulla sicuramente anche l’ascoltatore non sentirà nulla”.

Come Rick Rubin fa notare nella sua chiacchierata con Kendrick, l’approccio da minatore dell’anima de l rapper di Compton è la qualità che lo distingue dai suoi competitori. Ci permette di sentirci collegati alla sua essenza più profonda, di credere in ogni parola che dice, di percepire la profondità delle sue emozioni. Come si collega tutto questo al suo segno zodiacale? Fermiamoci un attimo e pensiamo a Drake, uno scorpione (segno denotato da una marcata gelosia e tendenza alla rabbia e alla sfiducia). Come ha scritto Sarah MacDonald, la musica di Drake incarna con precisione i tratti competitivi, manipolativi ed emotivamente sfrontati che definiscono il suo segno. Lo stesso vale per Lamar, che sembra essere conscio di come la sua musica sia in armonia con le qualità del suo segno. “Hai mai sentito parlare dei Gemelli? Hanno sempre due lati”, ha detto al Guardian nel 2015. “Fare musica è l’unico modo che ho per buttare fuori quel conflitto”.

Immagine dall’artwork di My Beautiful Dark Twisted Fantasy.

Le parole di Lamar non fanno che riecheggiare ciò che Tupac Shakur disse durante una delle sue ultime interviste: “Tutti, in quanto esseri umani, abbiamo un lato dominante e uno più tranquillo. Io sono dei Gemelli, e sono giovane e nero e vengo dal quartiere… e hai tutte queste sfaccettature”. Le due personalità di cui Pac parla sono nettamente presenti nel suo catalogo: c’è il 2Pac della Thug Life, della prigione e di “California Love”, quello che non ascoltava i reporter—e poi c’è quello contemplativo, riflessivo, quasi spirituale, quello di “Dear Mama” e “Keep Ya Head Up”, quello che scrive poesie e parla in maniera calma e ragionata. In un certo senso, Lamar è una trasposizione contemporanea dello stesso binomio, capace di risultare sia impertinente che conscious nello spazio di una singola barra.

Le due facce dei Gemelli non si applicano solo a livello di pensiero ma spaziano anche negli alter ego. Pensiamo ai Gemelli famosi e alle varie iterazioni delle loro identità: Kung Fu Kenny, Bob Dylan in quanto alter ego di Robert Allen Zimmerman, i molti lati di Kanye West. E poi c’è Prince, un uomo che ha avuto non meno di otto alter ego (uno dei quali si chiamava semplicemente Gemini, usato per la sua contribuzione alla colonna sonora di Batman nel 1989). Considerare queste persone da un punto di vista zodiacale porta a suggerire che i creativi dei Gemelli siano a loro agio nel frammentarsi in parti, da svelare e usare quando e se determinate emozioni prendono il controllo del loro io.

Ovviamente, essere di un determinato segno zodiacale non rende un individuo automaticamente un grande creativo e innovatore. Ci vuole talento. Ma se state pensando di mettere al mondo un bambino superstar nei prossimi tempi, sarebbe saggio farlo nascere tra maggio e giugno. Molte altre icone hanno altri segni zodiacali—Lil Wayne e John Lennon (Bilancia), Kurt Cobain (Pesci), George Michael (Cancro), David Bowie (Capricorno). Ma i Gemelli più famosi sono particolarmente aderenti alle caratteristiche del loro segno—e possiamo sostenere che questi tratti abbiano contribuito al marchio che la loro opera ha lasciato sulla cultura e sulle loro rispettive carriere. Dove sarebbe Kanye oggi se non avesse seguito quello che il suo spirito gli suggeriva dicendogli di mettersi a rappare sui suoi stessi beat? 808s & Heartbreak e Yeezus esisterebbero, oggi? André 3000 sarebbe mai riuscito a ridefinire il rap di Atlanta piegando il concetto di genere musicale?

Anche se i miei piedi sono ben piantati sul terreno di chi crede che ci sia qualcosa oltre alla nostra esistenza terrena, è comprensibile che molti non siano convinti dall’astrologia. Gli oroscopi—scritti in buona parte da fashion blogger in trip spirituale o eccentrici editorialisti che lavorano da casa—sono spesso poco più che false guide alla vita. Anche se possono essere utili nel convincere chi li legge a sviluppare una consapevolezza di sé e del presente in cui vive (il che è fantastico!), come può una singola lettura essere corretta quando ogni oroscopo è diverso dagli altri? Incastonati nella loro spina dorsale, però, ci sono i dodici segni dello zodiaco e il loro significato, che sembra un minimo più autentico, collegato a millenni di insegnamenti filosofici e osservazioni planetarie.

La storia dello zodiaco è quasi lunga quanto quella degli esseri umani. I dodici segni risalgono al 500 A.C., ai tempi di Babilonia, cioè un botto di tempo fa. Sono radicati nella cultura di tutti gli MVP della storia: gli antichi Greci, gli Egiziani, i Romani hanno tutti perseguito una forma dello zodiaco molto simile rispetto a quella usata oggi, usandola come forma di analisi interpretativa. E queste culture non sono sole: gli antichi Hindu crearono uno zodiaco indipendente ma basato sugli stessi 12 segni. Ancora: è una coincidenza? O queste civiltà, la cui esistenza ha formato gran parte della vita moderna, sapevano più del mondo di quanto ne sappiamo noi? È certamente probabile che fossero più vicine ai suoi meccanismi interni, e che avessero scoperto qualche teoria e invenzione incredibile in mezzo a tutte le loro osservazioni del cielo.

In quanto Acquario dal’ascendente Capricorno e dal segno lunare dei Gemelli sono—a quanto hanno deciso le stelle—una persona dalla mente aperta, voglio spiegare le cose, mi sento a mio agio nel seguire pratiche spirituali e vorrei usarle per rendere il mondo un posto migliore (o almeno che abbia più senso). È una cosa a cui ho sempre creduto, ma è anche il risultato combinato di questi tre segni astrologici, a quanto credo dal momento in cui mia nonna mi ha parlato per la prima volta dello zodiaco. Ma come questi artisti dei Gemelli dimostrano, non solo rappresentando le caratteristiche del loro segno ma anche parlandone apertamente nei loro testi e nelle loro interviste, c’è qualcosa di più significativo in gioco. È il segreto dei Gemelli, è il potere creativo che il segno detiene quando viene usato coscientemente, è il modo in cui possiamo trarne vantaggio.

È ok se tutto questo vi sembra il delirio di un santone sporco di fango che predica in mezzo a un festival musicale. Ma il succo della questione è che la vita è qualcosa di più della somma delle sue parti. Gli antichi Egizi lo sapevano quando costruirono le piramidi, e io credo che sapessero anche di tutto quello di cui ho parlato qua. Gli oroscopi possono essere il male, certo. Ma essere consci del proprio segno zodiacale, o anche solo delle qualità positive e negative che ti definiscono è una pratica sensata che tutti possiamo adottare per migliorarci lungo il nostro personale cammino, Gemelli o meno.

Senza andarci giù troppo pesante, basti dire che viviamo in tempi impegnativi, e che quindi avere una maggiore coscienza di noi stessi e della nostra presenza può tornarci utile. Come ha dichiarato Kendrick nella sua intervista con Zane Lowe sul suo ultimo album: “L’idea dietro a DAMN è: ‘Non posso cambiare il mondo se non cambio me stesso.’”

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(Illustrazione di Esme Blegvad)