Senza casa, traumatizzati e inadatti alla vita civile

Il fotografo Stuart Griffiths, che di recente è andato con il nostro Andy Capper a stare in mezzo ai parà, di cui un tempo faceva parte, ha documentato per anni gli effetti della guerra sui veterani dell’esercito inglese. Questo mese esce il suo film Isolation, un documentario che racconta la storia di centinaia di veterani che ritornano dalla guerra traumatizzati, mutilati e anche senza casa (a quanto pare capita a circa il 25% di loro). L’ho chiamato per saperne di più…

Vice: Ciao Stuart, sei diventato una star del cinema eh?
Stuart:
Sì, certo. Se vuoi posso raccomandarti i miei sushi bar preferiti a Beverly Hills.

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Parlami del tuo nuovo progetto, Isolation.
È un film che parte dai miei precedenti lavori, in cui ho fotografato i veterani. È un po’ una combinazione di tutte le questioni che li riguardano: esclusione sociale, mutilazione, l’assenza di una casa. Qualche anno fa Luke Seomore e Joseph Bull mi hanno contattato, avevano visto il mio lavoro su alcune riviste. All’inizio abbiamo fatto delle registrazioni sonore con i veterani, ma poi hanno deciso di usare il mio lavoro in maniera più consistente.

Quindi questo non è proprio un tuo progetto, sembra piuttosto una collaborazione.
È una specie di collabo organica con i due registi. In passato sono stato avvicinato da molta gente interessata al mio lavoro e ai soggetti da me ritratti, ma sono sempre stato riluttante a dare informazioni su di loro o contatti vari, perché è comunque gente molto vulnerabile. Ma Luke e Joey sono stati i primi a volere un mio reale coinvolgimento nel progetto, non solo per usare i miei contatti.

È incredibile come un quarto dei soldati che ritornano in patria si ritrovino senza casa. Come mai, visto che anche tu sei stato uno di loro, succede?
È molto semplice. Nell’esercito sei addestrato a stare senza casa, vivi con uno zaino, ti sposti da un posto all’altro in continuazione. Ritornare alla vita civile è piuttosto problematico, tutte le procedure burocratiche da affrontare, ottenere un deposito per la casa e tutte queste cose… è facile che qualcosa vada storto, e che i soldati lascino perdere.

Questo fenomeno riguarda solo il Regno Unito?
No, gli americani hanno lo stesso problema. Ho sentito che in Virginia c’è una foresta in cui è andato a vivere un gruppo di veterani, volevo andarci ma era troppo costoso per me. Molti veterani trovano lavoro nel settore della sicurezza privata, l’unico mestiere per cui sono “istruiti”. Alcuni, come me, sono molto fortunati e riescono ad imparare qualcos’altro. Anche io ho fatto parte di quel 25% di senzatetto per un periodo.

Se volete saperne di più sul film, visitate il sito di Picturehouse Cinemas.