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Il primo incidente mortale di un’auto Tesla con il pilota automatico

In un post pubblicato ieri sul blog ufficiale di Tesla, l’azienda di automotive di Elon Musk ha riconosciuto il primo incidente mortale che ha coinvolto una Tesla con la funzione di guida assistita inserita.

“Abbiamo recentemente appreso che il National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) ha aperto una valutazione preliminare della performance della funzione Autopilot nell’ambito di un incidente mortale che coinvolto una Tesla Model S,” si legge nel post sul blog. “Si tratta del primo incidente mortale conosciuto che ha coinvolto l’Autopilot, su un totale di 209 milioni di chilometri percorsi negli Stati Uniti con la funzione attivata—Su tutti i veicoli negli Stati Uniti, si consuma un incidente mortale ogni 151 milioni di chilometri; globalmente, invece, ogni 96 milioni di chilometri.”

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Tesla sottolinea di aver informato l’NHTSA subito dopo l’incidente, come da protocollo. Stando alla ricostruzione offerta da Tesla stessa, il veicolo si trovava su una superstrada a doppia carreggiata con l’Autopilot attivo quando un camion con rimorchio ha svoltato a sinistra dalla corsia opposta, in senso perpendicolare alla Model S. Secondo Tesla, né l’Autopilot né il pilota dell’auto si sono accorti della fiancata bianca del camion, illuminata dalla luce del sole.

La serie di tragiche coincidenze hanno permesso alla Model S di passare sotto il rimorchio del camion, e di far impattare la parte superiore del veicolo con la parte inferiore del rimorchio, causandone il tranciamento. È questa dinamica ad aver prodotto l’incidente mortale che ha ucciso il pilota, il quarantenne Joshua Brown. “Se la Model S si fosse scontrata frontalmente o posteriormente con il rimorchio, anche ad alta velocità, il suo sofisticato sistema di sicurezza avrebbe probabilmente prevenuto i danni più gravi, come successo in molti altri incidenti simili,” si legge nel post sul blog.

Come riportato da Paolo Attivissimo sul suo blog, Il Disinformatico, “Il luogo è probabilmente quello mostrato al centro nella cartina qui sotto, secondo una mia prima ricerca veloce basata sul resoconto della polizia,” spiega sul blog. “Il camion era sulla carreggiata nord e procedeva verso ovest; la Tesla era sulla carreggiata sud e si dirigeva vesto est. La strada che attraversa verticalmente la superstrada, al centro dell’immagine, è la NE 140th Court.”

Attivissimo aggiunge nella sua analisi che, date le dinamiche dell’incidente, è bene ricordarsi che è difficile che una fatalità del genere si consumi in Europa, “dove gli attraversamenti a raso delle strade a scorrimento veloce sono molto limitati se non inesistenti e dove le norme impongono ai camion di avere barriere posteriori e laterali che impediscono l’intrusione dell’auto, consentendo alle zone di collassamento programmato dell’automobile di assorbire parte dell’energia d’impatto.”

Secondo le ricostruzioni finora disponibili, è chiaro che l’incidente sia stato una tragica fatalità e che difficilmente l’assenza dell’Autopilot avrebbe concretamente cambiato qualcosa. Ciò che è importante, però, è che un episodio del genere potrebbe cambiare sensibilmente le opinioni delle persone in merito alle tecnologie di guida assistita, benché sia Tesla Motors che il National Transportation Safety Board affermino che le sofisticazioni di Autopilot aumentino sensibilmente la sicurezza del veicolo e del conducente.