Sono un pedofilo, e questo è ciò che ho da dire
Foto in apertura via Barcroft/Getty Images.

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Sono un pedofilo, e questo è ciò che ho da dire

Todd Nickerson è attratto dai bambini, ma dice di non averne mai toccato uno e che non lo farà mai.

Todd Nickerson ha 43 anni ed è vergine.

Fa il grafico, ha capelli castani lunghi fino alle spalle che cominciano a essere radi sulla fronte, e una mano prostetica. Vive solo in una roulotte vicino a Savannah, in Tennessee. Per molto tempo è rimasto chiuso nella sua camera, isolato, perché ha un segreto: è attratto dai bambini.

Nickerson è un pedofilo.

Per definizione, significa che ha pulsioni sessuali nei confronti di bambini che non sono ancora giunti alla pubertà (nel suo caso, dalle bambine). Comunque, ci ha detto Nickerson, questo non significa che abbia mai molestato qualcuno; ha ripetuto più volte che non ha mai dato seguito al suo desiderio, né lo farà mai in futuro.

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"Ho dovuto confrontarmi con molti pregiudizi, e con l'idea che avrei di sicuro fatto qualcosa di male," dice al telefono. "Ho dovuto ripetermi che no, che non l'avrei fatto, che ero in grado di controllarmi. Non siamo schiavi dei nostri ormoni."

Non esistono dati ufficiali, ma secondo le stime la pedofilia sarebbe diffusa tra lo 0,5 e il due percento della popolazione generale. Eppure non tutti quelli che si macchiano di reati sessuali contro i minori sono pedofili—stando ad alcuni dati, almeno nel 40-75 percento dei casi non lo sono. Quando si tratta di pornografia infantile, però, l'80 percento dei consumatori è rappresentato da pedofili.

"Ci sono persone che sanno di avere pulsioni sessuali nei confronti dei bambini, e che per tutta la loro vita non fanno niente, non scaricano pornografia infantile, non infrangono la legge," dice James Cantor, uno psicologo e studioso della sessualità che da vent'anni indaga anche sulla pedofilia.

"Ma succede anche l'opposto. Ci sono molestatori di bambini, persone che hanno commesso dei reati nei confronti di minori anche se dal punto di vista sessuale preferiscono gli adulti." Per queste persone si usa spesso il termine di "surrogate sex offender", che, spiega Cantor, usano i bambini in sostituzione di un partner sessuale adulto.

Il dottor James Cantor è un esperto di pedofilia. Screenshot via Age of Consent.

Raramente ci si sofferma su queste distinzioni, probabilmente perché nessuno ha particolare compassione per un pedofilo.

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Ryan Laforge, presidente di un comitato locale dei Creep Catchers (gruppo che si auto-definisce cacciatore di pedofili) spiega a VICE che, dal loro punto di vista, una persona che vuole andare in bicicletta con un adolescente è un pedofilo tanto quando chi richiede foto di nudo.

Laforge e i vigilanti come lui agiscono attraverso finti profili su Craigslist e siti per appuntamenti, dove si fingono diciottenni e solo in seguito informano gli adulti interessati di essere minorenni. Solitamente dicono di avere tra i 14 e i 15 anni, e nelle conversazioni successive inviano foto raccolte tra i volontari. Queste foto ritraggono persone oggi maggiorenni, ma che in alcuni casi risalgono a diversi anni prima.

Cantor spiega che un "vero" pedofilo è attratto da bambini dai dieci anni in giù, mentre gli ebefili sono attratti da ragazzini tra gli 11 e i 14 anni.

Le persone attratte da ragazzini di 15 e 16 anni sono tecnicamente efebofili, e non sono considerate affette da disturbi mentali. La maggioranza delle persone "prese" dai vigilanti sono ebefili o efebofili, dice Cantor.

"Pochi sarebbero considerati pedofili."

I media, che spesso confondono pedofili e persone che usano violenza sui bambini, non fanno che esacerbare la confusione.

Ma Nickerson sostiene che molti pedofili non abbiano alcun interesse a fare del male ai bambini.

La sua presa di coscienza è stata difficile.

Nickerson, nato senza la mano destra, dice di essere stato molestato quando aveva sette anni da un amico di famiglia. Pensa che questi due fattori abbiano contribuito alla sua sessualità (secondo le ricerche, i pedofili sono spesso mancini).

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"Forse mi sono identificato con l'uomo che mi ha molestato più che con gli altri uomini della famiglia. Era molto gentile e si interessava a me," dice Nickerson.

Todd Nickerson dice di aver subito molestie sessuali da bambino. Foto per sua gentile concessione.

Ricorda di quando aveva 12 anni e insieme a tre o quattro compagni di classe parlavano delle ragazzine di cui erano innamorati.

"Tutti gli altri del mio gruppo avevano una cotta per una ragazzina della mia classe, la più sviluppata. Io non ne ero particolarmente attratto," dice. "La ragazza che mi piaceva era quella piccola e non ancora sviluppata."

Ma, vista l'età che aveva, non ci ha pensato molto. Il momento rivelatore è venuto piuttosto quando aveva 13 anni, ed era a casa dei nonni. Ricorda che era seduto in salotto a disegnare, quando i vicini sono arrivati con la figlia di sette anni.

"Ho guardato su, e c'era questa bambina che mi guardava disegnare. Mi ha colpito, 'wow', ho pensato," dice. "In quel momento ho capito che era una cosa un po' diversa che essere attratto dalla ragazzina meno sviluppata della classe."

È seguito un periodo di negazione profonda, incluse visite in chiesa in cui Nickerson pregava che dio "gli togliesse quel fardello."

Todd Nickerson, qui a 11 anni, dice di essere stato attratto da ragazzine meno sviluppate anche da adolescente. Foto per sua gentile concessione.

Poi, quando aveva 18 anni, dice di essersi innamorato della bambina di cinque anni a cui faceva da baby-sitter—la figlia di amici di famiglia.

"Si toglieva i vestiti e correva per casa," dice. "Quella bambina è stata l'unica nella mia vita che mi ha messo davvero in tentazione."

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Nickerson ha smesso di fare il baby-sitter e ha cambiato città, perché si era reso conto che non poteva continuare a fingere di non provare quei desideri. Invece ha sempre tenuto alta la guardia, per non ingannarsi e cominciare a pensare che un bambino potesse ricambiare i i suoi sentimenti.

Nickerson ha anche cercato, senza successo, di avere relazioni adulte. Quando aveva vent'anni è uscito con una donna che aveva sei anni più di lui, ma non c'era chimica. Al college, che ha cominciato a 25 anni, non è mai uscito con nessuno.

"Quando due adulti si corteggiano, bisogna stare attenti agli scambi non verbali e al linguaggio del corpo. Io non sono bravo a leggere questi segni perché non sono attratto dagli adulti." Con la laurea che si avvicinava, Nickerson è entrato nel panico.

"Mi è come venuto in mente che anche se avevo accettato l'attrazione che provavo, e per un po' mi ero gingillato con l'idea che avrei potuto sposarmi e avere una famiglia e una vita normale," dice, "non sarebbe mai successo."

Nickerson dice di aver passato momenti di dolore, inclusa la depressione. A peggiorare il tutto, un cugino aveva trovato il suo diario, in cui ammetteva di essere un pedofilo, perciò sapeva che era solo questione di tempo prima che anche il resto della famiglia lo scoprisse.

"C'erano giorni in cui pensavo al suicidio, mi svegliavo e non riuscivo a pensare ad altro."

Alla ricerca disperata di aiuto, nel 2005 si è iscritto a Girlchat, un forum per pedofili della fazione "pro-contact"—ovvero che sostengono l'idea che le leggi sul consenso dovrebbero essere cambiate per rendere legale il sesso con minori. Anche se ammette che quel punto di vista lo mettesse a disagio, l'idea di essere parte di qualcosa lo attraeva.

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"Mi ci sono buttato, mi sono detto: sono come me."

Nel giro di un anno, si era esposto sul forum, aveva anche usato il suo vero nome.

"Pensavo che comunque sarei morto presto, che mi sarei ucciso. Non importava." Dice che è stato liberatorio, e che online aveva anche creato una pagina autobiografica in cui ammetteva di essere un pedofilo; ha condiviso il suo segreto con i suoi genitori.

"Non volevano capire," dice. Alla fine, però, dice che l'hanno accettato. "Sapevano che non avrei fatto mai nulla a un bambino." Oggi, dice, non è in contatto con molti bambini, perché quelli della mia famiglia sono cresciuti.

Todd Nickerson racconta che ai tempi dell'università non era in grado di avere alcuna relazione affettiva con persone adulte.

Ma poco dopo, un gruppo di vigilanti chiamato Perverted Justice, che ha collaborato con Dateline per girare il film To Catch A Predator, si è infiltrato su Girlchat e ha raccolto informazioni su Nickerson. Hanno portato allo scoperto la sua identità postando il suo nome e le sue foto su un sito chiamato Wikisposure. Stando a quanto racconta, hanno anche chiamato persone della sua città, distribuito volantini con la sua faccia e diffuso falsità su di lui, tra cui l'accusa di possedere pedopornografia.

Così, Nickerson ha perso il suo lavoro da Lowe's. Anche suo padre ha perso il lavoro quando i suoi capi hanno saputo di Nickerson.

"Hanno letteralmente reso la mia vita più miserabile che potessero," racconta, aggiungendo che le conseguenze sono andate avanti per anni.

Ha iniziato anche a temere di venire aggredito fisicamente, ma non è mai successo. E nemmeno la polizia l'ha mai accusato di alcun crimine.

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Come unica nota positiva, tuttavia, racconta che il fatto di essere stato smascherato l'ha spinto a lasciare Girlchat. Adesso è uno dei moderatori di Virtuous Pedophiles, un gruppo di supporto privato per pedofili che vogliono evitare di commettere crimini. Uno dei gestori ci ha detto che il gruppo attualmente conta 1845 membri.

Alla luce di queste esperienze, Nickerson confessa di nutrire dei dubbi sull'utilità dei vigilanti. Concorda con le preoccupazioni delle autorità, secondo cui i vigilanti non hanno nessuno standard etico a cui conformarsi.

"Se qualcuno cerca di incontrare dei minori, non è sicuramente innocente," afferma. "Ma so per esperienza che in certi casi i vigilanti ti spingono a farlo, ti ci costringono quasi. E da fuori non si può sapere come si sono comportati, se ti hanno adescato così."

Todd Nickerson ora parla apertamente della sua identità di pedofilo non criminale.

È anche convinto che continuare a stigmatizzare la pedofilia non faccia altro che mettere ancora più in pericolo i bambini.

"I veri pedofili si ritrovano con quest'idea fissa in testa, cominciano a crederci, finché non diventa una profezia auto-avverante," spiega. "La società pensa che siamo la feccia peggiore che ci sia."

Concorda Cantor, secondo cui i pedofili possono tornare a commettere crimini anche dopo un lungo periodo in cui cercano di astenersi.

"Spesso sanno che c'è qualcosa che non va in loro, che sono diversi, e non vogliono assecondare questa parte di loro, per cui cercano di convincersi che non esiste, che le particolari circostanze in cui gli capita di comportarsi in quel modo sono un'eccezione, che un particolare bambino è più sviluppato e più consapevole," spiega.

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Quando vengono beccati, tuttavia, si "risvegliano" e cercano di farsi curare, a volte anche dal carcere.

Cantor è favorevole all'idea di voler prevenire gli abusi sui bambini, ma pensa che gli aspetti di shaming e giustizia sommaria del vigilantismo siano controproducenti.

"Se, quando una persona va su internet in cerca di un minore, all'improvviso gli si dicesse, 'Guarda cosa stai facendo,' ecco, quella mi sembra un'opportunità per quella persona di cominciare a pensarci… 'Vuoi parlare con qualcuno di questa cosa? Vuoi medicinali per la riduzione della libido? Vuoi uno psicologo che ti aiuti a venire a patti con questi sentimenti che non puoi esprimere in pubblico?' Questo sarebbe costruttivo," afferma.

"Credo che questo sia meglio rispetto alla gogna pubblica o a portare qualcuno al suicidio e alla depressione, cose che non fanno altro che spingere queste persone ad allontanarsi ancora di più da chi potrebbe aiutarle." Fa anche notare che le leggi canadesi che obbligano gli psicologi a segnare i propri pazienti con tendenze pedofile se hanno ragione di pensare che ci sia un bambino in pericolo, rendono ancora più difficile per i pedofili cercare aiuto.

Laforge ammette che gruppi come Creep Catchers possano spingere i pedofili a nascondersi ancora meglio. Ma secondo lui è solo una prova del fatto che servono ancora più persone come lui "finché non avranno più un posto dove nascondersi."

Afferma di rispettare una persona come Nickerson—un pedofilo che non ha mai commesso crimini e che parla apertamente della sua condizione in modo che le persone intorno a lui ne siano consapevoli. Ma pensa anche che gruppi come Creep Catchers siano necessari per difendere i bambini dai pedofili che non sono come lui.

"Almeno così le persone possono dire, 'Ok, c'è questo tizio fuori da scuola, al parco, in piscina, devo stare ancora più attento ai miei figli'."

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