Attualità

Le abitudini più strane che abbiamo adottato per colpa della quarantena

“Parlo con il mio cane. Continuamente.”
Daisy Jones
London, GB
Giacomo Stefanini
traduzione di Giacomo Stefanini
Milan, IT
Routine autoisolamento COVID-19 coronavirus
Foto di Bob Foster.

Stamattina, per colazione, ho mangiato dei noodles istantanei e dei pezzi di cavolo cappuccio. Quando me ne sono rovesciato un po' addosso, con il computer appoggiato precariamente sulle gambe, mi sono limitato a constatarlo e ho continuato a fare quello che stavo facendo. Ci penserò dopo, mi sono detto, prima di alzarmi e fare qualche saltino sul posto, con gli spaghetti ormai appiccicati alla maglietta. Più tardi, ho in programma di festeggiare il compleanno di un mio amico su Google Hangouts. Domani seppellirò un mazzo di rape in giardino.

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L'autoisolamento per contenere il coronavirus è ormai una realtà. Ma può spingerci a comportarci in modi davvero strani, modi in cui credevamo che non ci saremmo mai comportati. E prima che i freelancer si mettano a commentare "si vede che non hai mai lavorato da casa!", ribatterei che la situazione in cui ci troviamo è un po' più strana di così.

Per capire meglio che cosa sta succedendo, ho chiesto ad alcune persone in quarantena di raccontarmi le cose più strane che fanno da quando sono chiuse in casa.

“Ogni mattina e ogni sera, corro su e giù per le scale cinque volte"

Da quando è iniziata questa storia non ho più fatto attività fisica e la mia zona non è il massimo per correre, perché vivo su una strada molto trafficata e inquinata, quindi ogni mattina e ogni sera corro su e giù per le scale cinque volte. A volte se ho abbastanza energia salto anche il corrimano, poi corro su e lo risalto di nuovo. Sono piuttosto grosso quindi il rumore prima o poi farà impazzire gli altri inquilini, ma sono troppo gentili per dirmelo. Non mi prende troppo tempo e mi dà un po' di carica. Jake, 28.

“Abbiamo organizzato le posate secondo la piacevolezza del peso”

Ieri, come attività per il dopocena, i miei coinquilini e io abbiamo deciso di tirare fuori e rimettere in ordine tutte le posate che abbiamo. Abbiamo rovesciato il cassetto su una tovaglia e l'abbiamo riorganizzato secondo la piacevolezza del peso dei manici. Abbiamo soppesato ogni posata, facendo anche quella cosa dove la fai oscillare e sembra che il metallo si pieghi. L'illusione mi ha anche fatto un po' paura, a essere sincera. Ci sono stati un paio di dibattiti sull'accettabilità delle forchette d'oro (ha vinto il sì) e sull'opportunità di tenere o meno il coltello da carne carino-ma-ironico, visto che nessuno di noi mangia carne. A un certo punto ci siamo tutti stancati e siamo andati a dormire. Ho lavato 21 cucchiai e li ho disposti su un asciughino, e oggi è un altro giorno. Gia, 26.

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“Parlo con il mio cane. Continuamente”

Questa forse è una cosa banale, ma parlo con il mio cane. E non ogni tanto. Lo facevo già un po', ora però si tratta di veri e propri dialoghi. O monologhi, dovrei dire. Stamattina, per esempio, gli ho detto: "Allora, che cosa tiene in serbo questa giornata per noi, Dylan? Lascia che ti illustri il programma" e poi dopo un po' gli ho detto: "Bene, bene, bene, che cosa ne pensi tu di tutto questo?" Lui mi guarda con aria vacua. So che non capisce che cosa gli dico, ma visto che sono isolata per conto mio mi dà conforto poter fare queste "chiacchierate" e penso che lui apprezzi queste interazioni. Rachel, 27.

“Mi vesto elegante quasi ogni sera”

Non so se si può contare come abitudine, ma il mio ragazzo e io ci mettiamo quasi ogni sera eleganti per mantenere il buonumore. Facciamo anche serate a tema. Ieri è stato "cena a casa di Lord Byron", oggi stavamo pensando di fare una cosa solo pelle. Per domani ho suggerito "apocalypse chic". Facciamo anche il make-up completo, è una cosa che prendiamo molto seriamente. Joey, 24.

“Ho smesso di fare colazione, pranzo e cena ai soliti orari”

Io sono freelance, quindi verrebbe da pensare che per me sia cambiato poco rispetto al solito, ma da quando mi sono dovuto auto-isolare il mio comportamento è cambiato moltissimo. Una volta avevo una certa routine: mi svegliavo alle 10, lavoravo tutto il giorno, mangiavo ai soliti orari, magari uscivo la sera e facevo piani per il weekend. Ma ora che non si esce più, faccio tutto quando mi pare. Ho completamente smesso di fare colazione, pranzo e cena ai soliti orari. Ieri mi sono svegliato alle 14 e sono andato a dormire alle 4 dopo aver mangiato un panino al pollo. Finché riesco a rispettare le mie consegne (che non sono ancora finite), non importa quando faccio quello che faccio. Probabilmente dovrei cercare di stabilire un certo ritmo mano a mano che vado avanti, ma al momento non ce la faccio proprio. Thom, 26.

“Il 19 marzo, 19 cose devono finire nell'immondizia”

Sto facendo decluttering seguendo la data. Il 19 marzo, per esempio, ho destinato 19 cose alla beneficenza o l'immondizia. Sono al quarto giorno. L'ho trovato piuttosto difficile i primi due giorni perché do un grande valore emotivo anche alle cose più piccole, ma poi con tutto quello che sta succedendo nel mondo, e avendo così tanto tempo per l'introspezione, cominci a restringere il cerchio di quello che importa. Lo volevo fare in modo ordinato, così ho deciso di adottare questo metodo della data. Nat, 21.

@daisythejones