Foto di giovani italiani che vivono coi genitori
Foto a cura di Melania Andronic.

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Foto di giovani italiani che vivono coi genitori

L'Italia è ai primi posti in Europa per il numero di giovani che vivono ancora coi genitori. Abbiamo parlato con un po' di romani dai 25 ai 28 anni che rientrano in questa categoria.

La storia degli italiani mammoni è talmente vecchia che ormai i primi italiani mammoni hanno fatto in tempo ad avere dei figli (a loro volta probabilmente mammoni), eppure l'Italia è ancora al secondo posto in Europa per il numero di giovani tra i 18 e i 34 anni che vivono coi genitori.

Davanti a noi c'è solo la Slovacchia, e in attesa di essere mandato a verificare cosa pensino i nostri coetanei slovacchi del primato, mi sono messo in contatto con un po' di romani dai 25 ai 28 anni che per coinquilini hanno i propri genitori.

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Dopo aver indagato le condizioni di vita di ragazzi e ragazze che vivono da soli, il nostro obiettivo era infatti tracciare un quadro il più possibile completo delle motivazioni (spoiler: quasi sempre economiche) che spingono a rimanere nella camera in cui si è cresciuti e nella quale ci sono ancora i poster dei Green Day.

MATTEO, 25 ANNI - VIDEOMAKER E FOTOGRAFO

italiani che vivono coi genitori

Matteo nella sua stanza.

VICE: Ti pesa vivere ancora con i tuoi?
Matteo: Sì, un po' inizia a pesarmi, principalmente perché comincio a sentire la necessità di spazi maggiori da rendere completamente miei.

Quali sono le difficoltà principali del vivere coi tuoi? Condivisione degli spazi, del bagno, gli orari…
La condivisione degli spazi e gli orari completamente differenti, direi. Se faccio tardi non posso fare troppo rumore, se voglio lavorare in salotto a una certa devo sloggiare, cose così. Inoltre, i miei sono mattinieri: alle 7 sono spesso in cucina a fare un casino mostruoso… io ci dormo, sopra la cucina. Quanto al bagno, ne abbiamo uno piccolino che solitamente utilizzo io. Quello grande è, appunto, per i più grandi—insomma, io sono ancora piccolo, no?

E come fai se devi fare sesso o qualsiasi altra cosa in camera che implichi la presenza di altre persone?
Per fortuna ho un rapporto molto "open minded" con i miei genitori. Ho portato in casa davvero chiunque e negli orari più disparati, ed oltre magari a una ramanzina sul "rumore" non c'è stato molto altro. È una cosa che apprezzo, non sono troppo invadenti. Da parte mia cerco di non creare disagi, ma in ogni caso chi è che non ha mai sentito una coppia fare sesso nella stanza accanto?

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Pensi che la tua sia una situazione isolata? Non per la questione del rumore del sesso, proprio il fatto di vivere ancora coi tuoi.
Molti dei miei amici—in Italia e anche all'estero—vivono con i genitori e nessuno se ne vergogna più di tanto. Ecco, magari nel caso dell'Italia la separazione dalla famiglia che non si riesce a superare è quella psicologica, non fisica. Per quanto mi riguarda, mentalmente vivo già fuori casa e non ho paura di questo, anzi. Mi mancano solo i soldi per farlo, tutto qui.

Credi di rientrare nello stereotipo del bamboccione?
Non credo di essere un bamboccione, né di essere "in ritardo". Ho solo impiegato i miei soldi e il mio tempo per fare esperienze che magari un mio coetaneo vent'anni fa si sarebbe sognato. Sto bene con me stesso anche se vivo con i miei genitori, non è questo che rende meno uomini—né questo né la disoccupazione. Il punto è questo: non uscirei da casa mia per andare in una casa dove al posto dei miei genitori ci troverei dei coinquilini… preferirei uscire da qui e costruirmi casa il più lontano possibile.

italiani che vivono coi genitori

Il resto della casa in cui Matteo abita con la sua famiglia.

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LORENZO, 27 ANNI - BANCARIO E PROMOTER

Lorenzo nella sua stanza.

VICE: Come mai vivi ancora con i tuoi genitori?
Lorenzo: Ho cambiato molti lavori e ho avuto un periodo di disoccupazione, perciò non avevo la stabilità per potermi permettere una casa o una stanza. Oggi però ho un lavoro stabile e finalmente a settembre prenderò una casa tutta per me.

Ottimo! I tuoi che dicono? Hanno insistito loro perché te ne andassi di casa, oppure al contrario credi che ti stiano spingendo a rimanere?
Da una parte vorrebbero mandarmi a cagare fuori di casa, dall'altra gli fa comodo avermi con loro, siccome contribuisco anche economicamente. Ad ogni modo quando sono a casa rimango sempre chiuso nella mia stanza, in pratica è un po' come se non ci fossi.

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Ma hai mai vissuto da solo o comunque fuori casa?
Indubbiamente è comodo vivere con i propri genitori: cibo pronto, vestiti profumati e zero pulizie. Tuttavia, vivere con dei sessantenni non è semplice per tantissimi aspetti—non posso farmi una canna in pace, per esempio. Comunque sì, ho vissuto da solo, ed è meraviglioso.

E poi? Come mai sei tornato a casa dei tuoi?
E poi… ho perso il lavoro.

Se vuoi portare a casa qualcuno come fai?
Non lo faccio, o spero che i miei partano per il weekend. Quando ero più piccolo li obbligavo a uscire.

Cosa pensi del fatto che tradizionalmente gli italiani sono tra quelli che rimangono di più a vivere con i genitori?
In Italia vivere coi genitori a quest'età sembra quasi la normalità, mentre all'estero sgranano gli occhi e quasi mi vergogno di dirlo. È sicuramente un problema molto complesso, ma la situazione generale è molto triste. Posso dire che è il prodotto di tre fattori: la cultura, l'educazione e le prospettive lavorative.

italiani che vivono coi genitori
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GIORGIA, 25 ANNI, STYLIST E ORGANIZZATRICE DI EVENTI

italiani che vivono coi genitori

Giorgia nella sua stanza.

VICE: Wow, hai un sacco di roba. Pulisci spesso la tua camera?
Giorgia: Diciamo che più che altro metto a posto i vestiti che ammucchio in giro, però tutti i giorni passo il mocio e l'aspirapolvere.

Cosa ne pensano i tuoi? Trovi difficile vivere con loro?
Sì, decisamente, anche se la mia stanza è al secondo piano e ho un bagno tutto per me. La cucina è il regno di mia madre e lo cede a fatica, quindi è sempre lei a cucinare. Il salotto invece per me è solo di passaggio. Al di là della condivisione degli spazi, però, mi pesa il fatto di non essere indipendente. Quando sto a casa del mio ragazzo mi rendo conto che mi piacerebbe vivere con lui e avere la mia vita stabile al di fuori di casa, e credo che mia madre sia un po' impaurita da questa cosa. Comunque, farò questo passo solo quando sarò in grado di spesarmi tutto da sola.

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Come reagiscono gli altri quando dici di vivere ancora coi tuoi?
Nessuna reazione in particolare: a 25 anni è raro il contrario, cioè di riuscire a vivere da soli.

Secondo te perché gli italiani hanno più difficoltà di persone di altre nazionalità a ritagliarsi uno spazio fuori casa?
Perché sono tra quelli che, ad oggi, hanno più difficoltà nel trovare un lavoro, ma sopratutto nel trovare un modo di poter mantenere una casa da soli e la propria vita al di fuori da questa… la mia impressione è che siamo lasciati allo sbaraglio dallo stato, senza tutele né diritti, come se fossimo dei figli illegittimi che nessuno vuole.

Ti senti una bambocciona, o comunque "in ritardo"?
No, perché mi do da fare ogni giorno, costantemente, per potermi creare un futuro degno senza essere costretta a sentirmi una "fallita".

italiani che vivono coi genitori
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DANILO, 28 ANNI, FOTOGRAFO E GRAFICO

italiani che vivono coi genitori

Danilo nella sua stanza.

VICE: La prima cosa che ho notato della tua camera sono i poster appesi alle pareti. Non ti fa strano, a quasi trent'anni, tornare a casa e trovare le locandine dei Ministri e dei Verdena che avevi messo lì da adolescente?
Danilo: Be', sicuramente sì, mi destabilizza. Alcuni di questi poster li ho appesi a 15 anni—il poster dei Green Day addirittura a 14. Proprio ieri mia madre mi ha detto: "Vogliamo togliere questi poster? Diamo una sistemata a questa casa, adesso che sei tornato."

Ah, quindi per un po' hai vissuto fuori?
Mi sono laureato due anni fa, e fino ad allora sono rimasto a casa dei miei. Però l'estate scorsa, siccome dopo la laurea ho lavoricchiato abbastanza e ho anche vinto un concorso a Mosca, sull'onda delle soddisfazioni mi sono detto che era il momento di andare a vivere da solo e ho preso una casa.

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Tutto molto bello, finché una delle società con la quale collaboravo ha chiuso, un'altra non mi ha pagato mesi e mesi di lavoro con un sacco di scuse, e siccome non sono riuscito a trovare lavoro da altre parti sono tornato qui.

Come vivi questa situazione?
Non faccio i salti di gioia, diciamo… mia madre dice di essere preoccupata per me, soprattutto che io possa vedere il ritorno a casa come un fallimento. Ma io non mi sento così, perché comunque provare ci ho provato e sono stato anche sfortunato.

E i tuoi amici, che ne pensano?
Sono quasi tutti a casa coi genitori, in realtà. Chi ha la mia età e abita da solo o è un fuorisede, e quindi ha avuto la fortuna di avere una famiglia che gli ha dato un'indipendenza lontano da casa, oppure… boh, della mia età ne conosco veramente pochi che vivono da soli.

Qual è la cosa che patisci maggiormente del vivere coi tuoi?
Gli orari del rientro a casa. Cioè, poi i miei genitori ovviamente non mi dicono niente, però magari se torno alle sei del mattino si preoccupano, mi chiedono "a che ora torni?". Infatti di solito quando devo tornare troppo tardi dormo da un amico. Per il resto, fortunatamente ho una situazione familiare tranquilla.

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LORENZO, 26 ANNI - ART DIRECTOR E GRAPHIC DESIGNER

italiani che vivono coi genitori

Lorenzo nella sua stanza.

VICE: Hai mai vissuto da solo o comunque fuori casa?
Lorenzo: Mi è capitato per piccoli periodi di stare all'estero, e mia madre si stupirebbe nel vedere come me la cavo bene.

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Come mai allora vivi ancora qui?
Da quando ho iniziato ad avere i soldi necessari per andare a vivere da solo ho sempre avuto situazioni molto pesanti dal punto di vista emotivo, che hanno fatto passare questo desiderio in secondo piano.

E i tuoi genitori che dicono? Ti spingono mai a lasciare casa?
Non penso che si facciano troppi problemi a riguardo. Sicuramente non spingono per mantenermi a casa, ma non si può neanche dire il contrario. In fin dei conti non penso di essere un peso per loro, perché—cucina a parte—sono indipendente da parecchi anni, economicamente e non.

Poi per quanto mi riguarda, sono sempre stato abbastanza pigro, quindi direi che stare coi miei non mi pesa particolarmente. È un piccolo prezzo da pagare. Ovviamente a volte mi capita di arrivare quasi al punto di rottura e di avere dei momenti in cui la situazione attuale mi sembra insostenibile, ma poi passa

Hai fratelli o sorelle?
Ho un fratello più piccolo di due anni. La convivenza con lui è sempre stata molto tranquilla, andiamo molto d'accordo nonostante siamo completamente diversi. L'unico problema è la musica che ascolta, spesso mi fa venire voglia di spararmi, ma penso che lui direbbe lo stesso di quello che ascolto io.

Quali sono le difficoltà maggiori che incontri?
L'unica difficoltà è che spesso ho bisogno di stare da solo. Se ho avuto una giornata di merda voglio solo stare sul divano a deprimermi, e avere qualcuno che arriva con l'assurda pretesa di sapere cosa c'è che non va mi fa completamente impazzire. Probabilmente sono una brutta persona, lo so.

Credi di rientrare nello stereotipo del bamboccione che vive coi suoi?
Agli occhi degli altri probabilmente sì, agli occhi dei miei genitori anche, probabilmente—però poi ci penso meglio e mi dico che in realtà no, dai.

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